Turismo: Patto, urge legge per istituire rete regionale cammini
Scritto da Davide Macor il 26/09/2020
Il Gruppo Consiliare del Patto per
l’Autonomia chiede l’istituzione di una rete regionale dei
Cammini con un progetto di legge che, da un lato, mira a un loro
riconoscimento formale attraverso un apposito comitato tecnico,
mentre dall’altro è volto a individuare gli strumenti, anche
finanziari, utili alla loro valorizzazione e a un coordinamento
della loro promozione, con ricadute positive su tutto il
territorio regionale e a una fruizione anche a persone che
presentano forme di disabilità o di mobilità ridotta.
Lo riporta una nota del Patto per l’Autonomia, evidenziando che
sono sempre di più coloro che scelgono di ripercorrere anche in
Friuli Venezia Giulia le orme degli antichi pellegrini e
riscoprire una forma di viaggiare lento, all’insegna della natura
e della spiritualità ma anche alla scoperta del territorio e
delle sue risorse culturali, paesaggistiche, storiche ed
enogastronomiche.
Alla luce di questo interesse che può trainare un modello di
sviluppo alternativo del territorio nel pieno rispetto
dell’ambiente, si legge nella nota, nasce il progetto di legge
del gruppo consiliare del Patto per l’Autonomia che si pone come
obiettivo la valorizzazione e la promozione dei cammini locali,
riservando grande attenzione alle azioni di individuazione,
gestione e manutenzione degli stessi, senza dimenticare le
attività di ricerca storica volte alla valorizzazione dei
tracciati con particolare riguardo a quelli che traggono la loro
origine da percorsi antichi.
Il pdl individua nei Comuni i soggetti gestori dei cammini locali
di interesse regionale, che potranno stringere accordi di
partenariato e collaborazione con soggetti pubblici e privati
interessati alla tenuta e alla valorizzazione dei tracciati. La
norma prevederebbe che gli enti locali interessati dai tracciati
accedano ai finanziamenti europei, pubblici e regionali per gli
interventi necessari e per la valorizzazione dei territori
attraversati dai cammini.
Da parte sua, per promuovere e valorizzare i cammini la Regione
potrà mettere in campo diverse azioni: dall’adozione di un logo
di riconoscimento alla creazione di una apposita app,
all’incentivo al recupero di immobili e beni pubblici
inutilizzati lungo i tracciati, perseguendo l’obiettivo della
rigenerazione dell’esistente.
“La Regione, che, nell’ambito del Piano paesaggistico
recentemente approvato, ha già individuato nella mobilità lenta
molti cammini, legiferi su questi aspetti inserendoli entro una
cornice istituzionale – suggerisce il consigliere regionale del
Patto, Giampaolo Bidoli, primo firmatario del pdl -. Il
riconoscimento normativo dei cammini va considerato come un primo
passo verso una nuova concezione del turismo e della
valorizzazione territoriale. Una rete dei cammini regionali –
prosegue Bidoli – a ben poco serve se non viene adeguatamente
potenziata l’intermodalità, se non viene garantito un efficace ed
efficiente trasporto pubblico locale (su gomma o su rotaia) e se
non si presta particolare attenzione alla sicurezza stradale
laddove i cammini incrociano strade trafficate. In altre parole –
conclude – a ben poco serve una norma se non c’è un sistema
complessivo in cui inserirla. È quindi fondamentale un’azione
corale da parte di molti soggetti pubblici e privati che potrebbe
portare grandi benefici a tutto il tessuto economico”.