SANREMO 2018, anche la seconda serata è andata! Il pagellone
Scritto da Stefano Pontoni il 08/02/2018
Anche la seconda serata un presentatore, cinque concorrenti in gara tra i Big, due superospiti. Tutto perfetto. Il suo bagno, il suo leaving, la sua cucina.
Gli autori del Festival Voto: 2
Facciamo a intenderci, se l’effetto di tutto quello che abbiamo visto è frutto di un disegno ci sono due possibilità, o siamo di fronte a dei nuovi Monty Python incompresi, o qui qualcuno ci sta prendendo per il culo.
Claudio Baglioni Voto: 5,5
Claudio ha capito che presentare non è il suo forte. Quindi si limita a interagire coi superospiti. Senza brillare. Ma senza neanche sembrare la salma che abbiamo visto nella prima puntata. L’immagine di lui a “culo puzzone” che fa la gag copiata da Shirley Bassey sarà difficile da cancellare. Anche La vita è adesso fatta con Il Volo.
Pierfrancesco Favino Voto: 3
Sembra che anche Favino si sia rotto i coglioni e sia rimasto in albergo a guardare una serie su Netflix. Poi arriva e fa questa roba di Despacito per cui servirebbero i due scagnozzi strafatti di crack armati per fare un lavoretto con un paio di pinze e una saldatrice.
Michelle Hunziker Voto: 3
Tutto bene?
No, male male. (Cit.)
Giovani
Lorenzo Baglioni Voto: 6
Baglioni non è parente di Baglioni, Claudio. A sentire la canzone si capisce che non hanno neanche un anello del codice genetico in comune. Questo Baglioni qui, per dire, è ironico. La canzone che presenta è un po’ in quota Gabbani, ma gira bene. Avessi 20 anni mi piacerebbe pure.
Giulia Casieri Voto: 7
Un po’ di R’n’B arriva da Monza e spazzola il palco dell’Ariston. La ragazza ci sa fare, anche se il genere non spicca per originalità. Buona tecnica, buona presenza, buone speranze. Bene.
Mirkoeilcane Voto: 7,5
Ecco una canzone che potrebbe superare l’incedere del tempo, non solo tra i giovani. Molto derivativa da Daniele Silvestri, come del resto spesso capita a questo cantautore, ma decisamente di qualità. Bene.
Alice Caioli Voto: 6,5
Alice ha una bella voce, una bella presenza, e dalla sua anche la giovanissima età. La canzone è forse un passo indietro rispetto al resto, ma sicuramente supera la sufficienza. Ha grandi margini di miglioramento. Avanti così.
Big
Le Vibrazioni Voto: 5
Il destino sa essere bastardo. Hai un buon successo, forse ottimo. Ti sciogli perché certe radio non ti passano, per far esplodere una band concorrente. A un certo punto la band ormai emersa si scontra con le radio in questione, e ecco che per la band che si è sciolta torna uno spiraglio di luce. Ecco la reunion. Solo che di colpo le Vibrazioni sembrano davvero i Modá. Pensa che devastazione psicologica, per loro.
Nina Zilli Voto: 2
Il Dio che gestisce le scalette mi odia. Infatti piazza subito dopo la canzone che nella mia classifica ideale dovrebbe arrivare penultima quella che dovrebbe arrivare ultima. Anzi, quella che neanche dovrebbe entrare in classifica, brutta come può essere brutta una canzone davvero brutta. Un motivetto italiano di quelli melensi e scontati con un testo, se possibile, anche peggiore. Brutta, se non si fosse capito.
Diodato e Roy Paci Voto: 7,5
In un Sanremo molto lento, una marcia epica ci sta come una puntura di adrenalina se sei Uma Thurman e hai tirato roba sbagliata. Bella.
Elio e le Storie Tese Voto: 6,5
Al secondo ascolto la canzone perde un po’, perché è ben scritta, ben suonata, soprattutto con dei cori della Madonna. Ma sembra una lezione di stile. Serata interlocutoria in attesa di un guizzo che potrebbe non arrivare.
Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico Voto: 8
La classe. La storia. Lo stile. E a dirla tutta, soprattutto la canzone. Una delle migliori in gara. Con un Bungaro che riesce anche a rubare la scena, a tratti. Bellezza donata come la bellezza andrebbe sempre donata.
Red Canzian Voto: 7,5
Red si mangia il palco, con un brano che ti si inchioda alla testa e non se ne vuole andare. Un hook di mestiere che i giovani dovrebbero studiare. Una sana sferzata di ritmo che ci risveglia dal torpore del programma tv.
Ron Voto: 9
Riuscire a commuoversi guardando questo Festival è quasi impresa impossibile, almeno finché non arriva Ron, che nel giro di un arpeggio e di mezza strofa già ti proietta in una malinconico mondo di poesia e di classe. Ron è Ron, innanzitutto, e Dalla è, non era ma è, Dalla. Insieme fanno ancora miracoli. Grazie a Dio.
Renzo Rubino Voto: 7,5
Un uomo d’altri tempi dentro un giovane uomo. Un grande autore e un grande interprete. Una splendida canzone, con un testo sentito, autobiografico. Uno dei migliori cantautori tra quelli nati sul volgere del secolo scorso. Abbiamone cura.
Annalisa Voto: 7,5
Dimmi tu se nella vita mi doveva toccare di parlare bene di una canzone prodotta da Canova. Però con Annalisa il produttore veneto di stanza a Los Angeles ha fatto un ottimo lavoro, perché finalmente la si vede a fuoco, la si sente a fuoco. Una voce davvero bella bella. E non ricordo di averla mai sentita stonare da che la si sente cantare.
Decibel Voto: 9,5
La maledizione della SIAE arriva implacabile, infatti i Decibel escono a mezzanotte passata. Del resto già li aveva colpiti quella della Sala Stampa, dove qualcuno ha avuto da ridire su un certo amore incondizionato nei loro confronti. Ma di fatto la loro è la canzone migliore in gara, amicizia o non amicizia. E la citazione estetica dei Kraftwerk, con le camice rosse e le cravatte nere meriterebbe forse il 10.
Ospiti
Il Volo Voto: 2
La rivincita dei nerd. Ma no, magari fosse la rivincita dei nerd. Qui si tratta di tre vecchiminkia che in un mondo normale verrebbero trattati per quel che sono, tre cantanti mediocri che abbiamo mandato in giro per il mondo per dimostrare, ce ce ne fosse bisogno, che siamo un paese da cui raramente esce qualcosa di buono. Altro che cervelli in fuga. Il peggio uscito da Sanremo negli ultimi sessantotto anni. Povero Endrigo. Povero Baglioni. Poveri noi.
Pippo Baudo Voto: N.C.
La carriera e la professionalità di Pippo Baudo è fuori discussione. Se uno poi la confronta con questi due scappati di casa che affiancano Baglioni quest’anno siamo nella leggenda. Ma sentirlo celebrare la sua carriera non è esattamente una botta di adrenalina. Piuttosto un fazzoletto intriso di cloroformio appoggiato sulla bocca.
Biagio Antonacci Voto: N.C.
Ci abbiamo provato. Ci siamo stretti la mano. Ci siamo detti, vediamoci davanti a un bicchiere di vino. Ci siamo fatti pure un selfie simpatico. Ma tu poi mi parli di citofoni, cazzo. No.
Sting Voto: 6
Sir Gordon canta Muoio per te e manda a casa tutti superospiti. Poi dice di essere amico di Nek e qualcosa vacilla. Infine arriva Shaggy e ti passa la voglia di svegliarti domattina.
Roberto Vecchioni Voto: 7
Confesso che dopo aver visto Antonacci sul palco dell’Ariston sentire Vecchioni che intona “o-ho cavallo, o-ho cavallo” prende una piega surreale. Speriamo non vada a citofonare a Biagio.
Mago Forrest Voto: 9
L’unico che fa ridere in due puntate fatte di tentativi più imbarazzanti che vani arriva che è praticamente in onda Uno Mattina. W la lungimiranza degli autori.