PORDENONELEGGE, MERCOLEDÌ 6 SETTEMBRE ANTEPRIMA A PRAGA
Scritto da Davide Macor il 06/09/2023
Pordenonelegge, festa del libro e della libertà: la 24^ edizione riparte con un’anteprima nel cuore dell’Europa ed è attesa dal 13 al 17 settembre a Pordenone e in altri centri del Friuli Venezia Giulia, forte di 570 protagonisti, 334 eventi e 65 anteprime italiane e internazionali, per cinque memorabili giornate in oltre 40 locations, Per il secondo anno pordenonelegge apre i battenti a Praga con un evento concepito “sull’uscio della storia”, mercoledì 6 settembre, alle 19 nel centralissimo spazio Opero della capitale ceca. Focalizzato sul tema “Economia e libertà”, una questione cruciale per l’Europa stretta nella morsa dei conflitti internazionali e dell’inflazione, il dialogo di Praga vedrà protagonisti Tomáš Sedláček, l’analista bestseller di “Economia del bene e del male”, più volte relatore al World Economic Forum, e il Presidente di Fondazione Pordenonelegge.it e di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti, in un dialogo condotto dal direttore artistico di pordenonelegge, Gian Mario Villalta. Collaborano all’evento, sostenuto da Banca 360 FVG, l’Istituto italiano di Cultura di Praga, il Centro Ceco di Milano, la Camera di Commercio Italo-Ceca, Confindustria Alto Adriatico e la Camera di Commercio di Udine-Pordenone.
LE DICHIARAZIONI DELLA CONFERENZA STAMPA DI OGGI, PRIMO SETTEMBRE
«Ci apprestiamo a inaugurare un’edizione nel fiore degli anni, la numero 24. Ma anche un’edizione forte di quasi un quarto di secoo, nel segno dei libri, che regalano sguardi preziosi sul mondo e ci ricordano che il valore letterario è sempre presidio di libertà», ha spiegato il Presidente Michelangelo Agrusti, che ha pubblicamente ringraziato il direttore artistico Gian Mario Villalta e i curatori Alberto Garlini e Valentina Gasparet, insieme al direttore di Fondazione Pordenonelegge Michela Zin e alla squadra operativa, ma anche tutti i sostenitori del festival e le forze dell’ordine che vegliano sulla sicurezza della manifestazione, quest’anno parte del programma nella serata di giovedì 14 settembre (Teatro Verdi, ore 21) con il Concerto della Banda Nazionale dell’Arma dei Carabinieri.
«Pordenonelegge ha scelto di restare sull’uscio della storia – ha ancora sottolineato il Presidente Agrusti – calando nel contesto che stiamo vivendo molti dei libri che sfoglieremo con gli autori. Saremmo partiti volentieri da Kiev, se le condizioni lo avessero consentito. Ma l’Ucraina sarà comunque nei nostri cuori grazie all’evento inaugurale del 13 settembre (Teatro Verdi Pordenone, ore 18.30), affidato ad Andrei Kurkov, la voce letteraria più nota dell’Ucraina del nostro tempo: al festival presenterà, in anteprima nazionale, il nuovo romanzo “Api grigie” (Keller), ambientato nel Donbass, e ci aiuterà a comprendere meglio quanto accade proprio vicino a noi, nel cuore dell’Europa: sarà il nostro modo di essere partecipi di una vera e propria lotta di liberazione. E prima ancora, mercoledì 6 settembre, ripartiremo da Praga con l’anteprima di pordenonelegge. Così come avevamo fatto lo scorso anno, identificando questa città come simbolica: una capitale che nel 1989, attraverso la Rivoluzione di velluto, ha saputo liberarsi e ha riconquistato la sua libertà senza spargimento di sangue, guidata da uomo di cultura, un drammaturgo e poi anche il presidente della Repubblica Ceca, Vaclav Havel, grande coscienza dell’Europa, Quell’esempio resta fortemente evocativo del tempo che viviamo: stiamo costruendo una connessione duratura con il mondo che ruotava intorno a Vaclav Havel e Praga farà sempre parte del palinsesto del festival. Così come pordenonelegge resterà quest’anno, e forse anche per le stagioni a venire, la. Festa del libro con gli autori e della libertà. Rispecchiando così i valori di inclusività che da sempre esprime, quelli di una manifestazione che vuole essere unitiva e non divisiva, dare segnali di positività e coesione, permettendo a tutte le componenti economiche e sociali, a tutti i cittadini di ritrovarsi, occhi negli occhi, e confrontarsi intorno ai libri, come primo grande segnale di libertà. Gettando il seme di una unità intellettuale che potrà trasformarsi in unità civile per le nostre comunità. Nel frattempo – ha ricordato il presidente Agrusti – il festival cresce grazie all’impegno congiunto e straordinario delle categorie economiche che hanno dato vita a Fondazione Pordenonelegge.it: al punto che i supporters privati sono oggi la maggioranza delle entrate del festival, testimoniando lo stretto connubio cultura e mondo economico. Un circolo virtuoso che il festival consolida e potenzia, di anno in anno. Ma pordenonelegge vuole andare oltre, e costruire un patto generazionale, investendo nel capitale umano di chi oggi rappresenta il nostro futuro. Per questo abbiamo voluto come ospiti d’onore, in platea all’evento inaugurale, ben 200 giovani 16-26enni che rappresentano, idealmente, il futuro del festival e degli anni che viviamo».
Il direttore artistico di pordenonelegge, Gian Mario Villalta, ha ricordato che «obiettivo di questa edizione era il ritorno a una città che si possa schiudere al pubblico, accogliente e viva come prima del covid. Abbiamo potenziato l’offerta per accogliere tanti lettori e visitatori che vorranno incontrarsi a Pordenone. E per tutti ci sarà una gamma di appuntamenti diversificata e attenta alla pluralità degli interessi e degli orientamenti, in modo da garantire a tutti la massima opportunità di scelta. Con l’auspicio che il pubblico voglia anche lasciarsi “stupire” e voglia calarsi nel confronto con le più vaste visioni e gli sguardi più disparati. Grazie alla collaborazione avviata fra istituzioni culturali e all’impegno dell’amministrazione comunale i visitatori in arrivo potranno contare anche su una generosa offerta di percorsi espositivi in città. Una bella notizia per il pubblico che sarà insieme a noi. Ci siamo focalizzati quest’anno – ha osservato ancora Villalta – su molti ospiti della vicina Europa centrale: un pianeta in movimento, che vogliamo monitorare con attenzione. A partire dall’evento inaugurale con lo scrittore Andrei Kurov, che ci aiuterà a guardare alla quotidianità delle aree di guerra, dove cadono le bombe ma esiste, fra le righe del conflitto, una dimensione di vita che si perpetua, giorno dopo giorno. Salutiamo il ritorno anche delle scuole, che potranno muoversi liberamente, quest’anno, e sarà una festa rivedere le classi sotto i tendoni del festival. E salutiamo i giovani che sono la spina dorsale del festival di oggi e di domani: a cominciare dai nostri meravigliosi Angeli, che piano piano diventano anche scrittori, presentatori e promotori culturali. Alle testate giornalistiche tutte va il nostro ringraziamento, con menzione per la RAI e le tante dirette che attiverà nel corso del festival».
Intorno al valore del confronto culturale si sono oggi soffermati anche il Sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, che ha ricordato l’importanza di pordenonelegge, «patrimonio e festa del territorio, non solo della città, e il suo ruolo come occasione di confronto per interpretare gli accadimenti del nostro tempo e consolidare, o cambiare la propria opinione, grazie agli interventi di intellettuali, storici, filosofi e giornalisti». Un valore aggiunto evidenziato anche dal vicepresidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e Assessore regionale alla Cultura Mario Anzil: «pordenonelegge – ha spiegato – come una capitale internazionale della cultura e il Friuli Venezia Giulia come una regione non più decentrata, ma cuore pulsante al centro dell’Europa: Le relazioni economiche e sociali con le altre nazioni non possono prescindere dalle relazioni culturali – ha spiegato ancora Anzil e la prospettiva del confine si è oggi trasformata, diventando grande opportunità per le giovani generazioni».
PORDENONELEGGE 2023, INCONTRI E PROTAGONISTI NEL CUORE DEL NOSTRO TEMPO
Nel radar della 24^ edizione di pordenonelegge scorrerà il nostro tempo, con autrici e autori che sono simbolo di resilienza e di libero pensiero: basti ricordare l’intervento a Pordenone di Michael Žantovsky, amico personale ed erede morale di Vaclav Havel, oggi Direttore della Biblioteca Nazionale di Praga che proprio ad Havel è intitolata. E ancora, fra gli altri, il Premio Nobel per la pace e storica Irina Scherbakova, fondatrice di Memorial, che sarà impegnata in un focus sulla Russia che coraggiosamente resiste, al festival grazie alla collaborazione dell’Associazione Friuli Storia. E la poetessa romena Ana Blandiana, icona dei diritti civili e simbolo della resistenza nel periodo di Ceausescu: a pordenonelegge presenterà in anteprima per l’Italia l’ultima e intensa raccolta, “Variazioni su un tema dato” (Donzelli). Pordenonelegge l’attualità e racconta il nostro tempo mentre la storia si compie: uno dei più noti interpreti del presente, Federico Rampini ci parlerà dell’attualità economica e politica di un continente per noi in gran parte sconosciuto, presentando in anteprima il nuovo saggio “La speranza africana” (Mondadori). Sempre in anteprima arriva l’intenso reportage della giornalista irlandese Sally Hayden, “E la quarta volta siamo annegati” (Bollati Boringhieri), guidandoci sul sentiero della morte che porta al Mediterraneo: un libro d’inchiesta unico nel suo genere, che documenta in presa diretta vittime, aguzzini e collaboratori, attraverso testimonianze biografiche, interviste e dati inediti, un atto di accusa alle istituzioni europee, alla NATO e al silenzio di organizzazioni non governative. Mentre Cecilia Sala, voce emergente del giornalismo italiano, racconterà la nuova pubblicazione “L’incendio. Reportage su una generazione tra Iran, Ucraina e Afghanistan” (Mondadori), dove ripercorre le esperienze e gli incontri più significativi dei suoi ultimi viaggi. A proposito di Ucraina e delle notizie che filtrano sul conflitto, le distorsioni dell’informazione saranno messe in luce nell’analisi della giornalista russa Anna Zafesova, a lungo corrispondente da Mosca e oggi cittadina italiana, con il giornalista e scrittore Mario Corti, per molti anni responsabile del servizio russo di Radio Liberty, l’emittente statunitense nata negli anni della Guerra fredda. E ancora: la giornalista e direttrice di Radio Bullets Barbara Schiavulli ripercorrerà la storia di tre donne dopo la riconquista del potere dei talebani in Afghanistan; Renato Mannheimer e Giorgio Pacifici affronteranno, attraverso un approccio multidisciplinare, l’impatto della pandemia di Covid-19 e della guerra russo-ucraina sulla società europea e americana; e la direttrice dell’Istituto Affari Internazionali Nathalie Tocci ci guiderà in una riflessione attualissima: dobbiamo abbandonare le ragioni della transizione ecologica in nome dell’indipendenza dall’energia russa? Sempre in chiave di assestamenti globali, il corrispondente RAI da Londra Marco Varvello spiegherà perché la morte della Regina Elisabetta dà inizio ad una resa dei conti psicologica per la Gran Bretagna e per le ex-colonie raggruppate nell’anomalia storica del Commonwealth. Come la Cina ha turlupinato e depredato l’Occidente sarà invece il tema al centro dell’incontro con Michele Mengoli e Fabio Scacciavillani.
Straordinario a pordenonelegge lo sguardo internazionale, con la presenza di grandi autrici e autori: a cominciare dal Premio Nobel per la Letteratura Annie Ernaux, che sabato 16 settembre riceverà il Premio Crédit Agricole “La storia in un romanzo”. In anteprima assoluta lo scrittore Éric-Emmanuel Schmitt racconta “La sfida di Gerusalemme. Un viaggio in Terra Santa” (e/o con Libreria Editrice Vaticana), diario di un mese fra Betlemme, Nazareth, la Galilea, Gerusalemme, integrato da una lettera inedita di Papa Francesco all’autore. E la spagnola Elísabet Benavent sempre in anteprima presenta “Il racconto perfetto” (Salani), il romanzo dal quale è tratta la serie in vetta a Netflix da qualche settimana. L’autrice georgiana Nino Haratischwili con “La luce che manca” (Marsilio) racconta la storia di quattro amiche per la pelle, adolescenti a Tbilisi negli anni Novanta, e fra le grandi anteprime internazionali c’è anche lo statunitense Michael Bible, nuovo caso letterario negli Stati Uniti dove sembra raccogliere il testimone di Flannery O’ Connor con “L’ultima cosa bella sulla faccia della terra” (Adelphi). L‘autrice bestseller vietnamita Nguyễn Phan Quế Mai porta il nuovo romanzo “Dove vola la polvere” (Nord edizioni), la scrittrice Prix Goncourt Lydie Salvayre firma “La conferenza” (Prehistorica), e Michel Bussi in anteprima presenta il nuovo giallo “Tre vite, una settimana” (e/o), mentre lo scrittore croato Robert Perišic porta al festival la variopinta galleria di personaggi descritti in “Disastri esistenziali e spese folli” (Bottega Errante): Sono tanti gli autori e autrici internazionali che hanno scelto pordenonelegge per la prima presentazione italiana del loro ultimo libro: la bestseller R.J. Palacio, autrice di ‘Wonder’, un fenomeno pubblicato in 50 Paesi con 16 milioni di copie vendute, racconterà il suo ultimo romanzo, ‘Pony’ (Giunti). E arriva al festival Emilia Hart, l’autrice dell’esordio internazionale dell’anno: il suo “Weyward” (Fazi) ha conquistato l’editoria mondiale. A pordenonelegge ci saranno anche i francesi Philippe Forest e Laurent Mauvignier, l’autore argentino Alberto Manguel, allievo di Borges, lo scienziato britannico Anil Seth e l’accademico Steven Umbrello.
Pordenonelegge nel cuore della letteratura e saggistica con Mariolina Venezia, cui va la 4^ edizione del Premio Letterario Friuli Venezia Giulia “Il racconto dei luoghi e del tempo”, promosso con la Regione autonoma FVG. E con una straordinaria rappresentanza di narratrici, narratori e saggisti italiani: fra gli altri, Michela Marzano, Emanuele Trevi, Viola Ardone, Mariolina Venezia, Paolo Di Paolo, Corrado Augias, Mauro Corona, Antonio Manzini, Giancarlo De Cataldo, Ilaria Tuti, Francesco Piccolo, Antonia Arslan, Mauro Covacich, Daniele Mencarelli, Giuseppe Culicchia, Tiziano Scarpa, Massimo Recalcati, Vittorio Sgarbi, Marco Balzano, Marcello Veneziani, Pier Aldo Rovatti, Giorgio Vallortigara, Ilaria Capua, Piergiorgio Odifreddi, Pietrangelo Buttafuoco, Toni Capuozzo, Vittorino Andreoli, Malika Ayane, Dante Spinotti, Cecilia Sala, Davide Toffolo, Tullio Avoledo, Nicola Gardini, Marco Missiroli, Andrea Molesini e Gianni Biondillo, Evelina Santangelo, Romana Petri, Elisabetta Rasy, Paola Mastrocola, Cristina Battocletti, Roberta Scorranese, Annalena Benini, Mariapia Veladiano, Matteo Bussola, Enrico Galiano, Elena Loewenthal, Marco Malvaldi, Romolo Bugaro, Gabriella Caramore, Lidia Ravera, Alberto Casadei, Luca Doninelli, Sandrone Dazieri, Piergiorgio Pulixi. E poi il caso letterario dell’anno, l’autrice Erin Doom, che si è rivelata come “Matilde” nel programma di Fabio Fazio, e ha scelto pordenonelegge come cornice festivaliera in cui incontrare il suo pubblico, occhi negli occhi.
La guida completa del festival è scaricabile in formato stampabile sul sito www.pordenonelegge.it.
Pordenonelegge diventa come sempre casa della poesia, con oltre 60 voci italiane e internazionali e più di 30 incontri, oltre alla Libreria della poesia con oltre 3mila titoli inclusi gli “introvabili”. Con l’omaggio a uno dei più grandi poeti del Novecento, Giorgio Caproni e la presentazione in anteprima dei “Registri di classe” in uscita per Garzanti, a cura della saggista Nina Quarenghi. Un altro grande omaggio è dedicato al poeta irlandese Seamus Heaney, Premio Nobel per la Letteratura 1995. Fra i nomi in cartellone anche i cinque finalisti del Premio Strega Poesia: Silvia Bre, Umberto Fiori, Stefano Simoncelli, Christian Sinicco e Vivian Lamarque, anche vincitrice del terzo Premio Saba Poesia.
La letteratura fa spettacolo a pordenonelegge con Parole in scena: ci saranno lo scrittore Sandro Veronesi e il regista Edoardo De Angelis, che insieme firmano l’avvincente romanzo biografico “Comandante” (Bompiani) da cui è tratto il film che ha appena inaugurato il cartellone della Biennale Cinema 2023. E ancora il Maestro della fotografia Dante Spinotti, la cantante Malika Ayane, l’attrice Sabina Guzzanti, la Banda Osiris con il nutrizionista Pier Luigi Rossi, la scienziata e divulgatrice Ilaria Capua in dialogo con l’attrice Antonella Attili, lo scrittore Mauro Covacich con uno speciale reading, il pianista iraniano Ramin Bahrami in dialogo con Alessandro Milan promotore del Premio Wondy; il fumettista, Davide Toffolo, e torna il rave letterario carnediromanzo con Massimo Cirri e Natalino Balasso, mentre nella serata del 14 settembre riflettori sul concerto della Banda dell’Arma dei Carabinieri di Roma.
Per il cartellone Junior dei giovani lettori under 14, proprio sullo squillo della campanella che riporta a scuola, ci saranno a pordenonelegge oltre 100 protagonisti: gli omaggi a Calvino e Alessandro Manzoni e le lezioni d’autore a cura di Piergiorgio Odifreddi, Gherardo Colombo e Fabio Caon, Matteo Saudino, Luisa Mattia, Giovanni Nucci, Costantino D’Orazio. Con il linguista Giuseppe Antonelli si presenterà il Piccolo dizionario (immaginario) delle ragazze e dei ragazzi. Pordenonelegge Junior ospiterà anche Paolo Di Paolo, Guido Sgardoli, Chiara Carminati, Federico Taddia, Pierdomenico Baccalario, Espérance Hakuzwimana, Francesco Musolino, Alessando Sanna, Lucia Scuderi e i 4 protagonisti di “Caro autore, ti scrivo …”: Enne Koens, Davide Morosinotto, Silvia Vecchini e Francesco D’Adamo.
E ai giovani pordenonelegge guarda con occhio speciale: pensati per loro i percorsi dedicati a TikTok – con protagoniste tre delle più amate Tiktoker italiane: Megi Bulla, Valentina Ghetti e Angelica Siciliani Fendi. E proprio i giovani sono protagonisti del podcast “Angelo chi legge” disponibile su Rai Play Sound e sulle frequenze della sede RAI FVG. Molti gli incontri sulle nuove tecnologie, e la riflessione che le accompagna: scienza con Chiara Valerio, videogiochi con Fabio Viola, metaverso con Lorenzo Capannari. Dell’economia e del nostro tempo tratteranno anche, fra gli altri, Carlo Cottarelli, Nando Dalla Chiesa, Leonardo Becchetti, Mariangela Pira, Luigino Bruni, Zeno D’Agostino.
Pordenonelegge, i numeri e le partnership.
La 24^ edizione di pordenonelegge, Festa del Libro con gli Autori è promossa dalla Fondazione Pordenonelegge.it. Il cartellone “fuoricittà” spazierà da Trieste a Lignano e nei Comuni della provincia: Azzano Decimo, Casarsa della Delizia, Cordenons, Maniago, Sacile, San Vito al Tagliamento, Spilimbergo e Prata di Pordenone.
Sul piano dei numeri: 334 sono gli eventi, 584 i protagonisti del festival, 620 le notti in hotel, 110 i partner e sostenitori di pordenonelegge 2023. E ancora: saranno 213 gli Angeli, dei quali 57 volontari del festival, e sono 464 gli Amici iscritti nella fase di Natale, quando il programma non era noto, per conoscere quelli di settembre si deve attendere il giorno 4 e la riapertura della campagna “Amici”. Per implementare le informazioni del sito e renderlo ricco di contenuti sono stati generati oltre 50.000 file (testo dell’evento, biografia, foto, relazione con il luogo, logo del partner…), per un totale di 6 milioni di righe di codice che devono sempre funzionare perfettamente.
La RAI è Media Partner della 24^ edizione di pordenonelegge. Una collaborazione che si è consolidata nel tempo, e coinvolge le testate e le reti radio e tv del Servizio Pubblico, che anche quest’anno dedicheranno un’attenzione speciale alla Festa del Libro con gli Autori. La RAI sarà in diretta da Pordenonelegge in una postazione speciale e dedicata, in Piazza della Motta, dove i programmi trasmetteranno live, diventando parte integrante del festival, veri e propri eventi fra informazione e attualità, intrattenimento e approfondimento. Come sempre molto generosa la partecipazione di Rai Radio3, che anche quest’anno ha previsto una mobilitazione speciale con tre puntate di Fahrenheit, il programma dedicato al libro, come sempre curate da Susanna Tartaro e condotte da Loredana Lipperini nelle giornate di venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 settembre, live dalle 15 alle 17.30. E Radio3 sarà al festival anche con Hollywood Party, per declinare la letteratura in chiave di suggestione cinematografica: appuntamento nelle serate di mercoledì 13, giovedì 14 e venerdì15 settembre, dalle 19 alle 19.45, conducono Dario Zonta e Roberto Silvestri. Rai. Rai Radio1 sarà in onda sabato 17 settembre, dalle 12.30 con Prima Fila, il magazine culturale della rete: la puntata dal festival sarà curata e condotta da Paola D’Angelo. Per la prima volta arriva a pordenonelegge, in diretta, il programma Re Noir, tutti i colori del giallo: condotto dal giornalista e scrittore Stefano Tura, porterà ai suoi microfoni domenica 17 settembre, dalle 9.05, molte autrici e autori di giallo che faranno tappa al festival. Radio1 si collegherà con il festival anche dai microfoni di Radio Anch’io, il programma quotidiano di attualità condotto da Giorgio Zanchini. Sarà la Sede Rai per il Friuli Venezia Giulia diretta da Guido Corso a coordinare il palinsesto delle dirette: e proprio a cura della sede saranno le puntate dello “Speciale pordenonelegge” condotte, venerdì 15 dalle 14.15 alle 14.55 e sabato 16 settembre dalle 11.20 alle12.30, da Vida Valencic e Maria Pedone, per il coordinamento di Mario Mirasola, responsabile di Struttura dei programmi in lingua italiana della sede RAI FVG. E con il festival sarà intensa la collaborazione della Testata Giornalistica Regionale, attraverso le edizioni quotidiane del TGR e del GRR e gli inviati che forniranno costanti aggiornamenti. Anche Rai Kids sarà a pordenonelegge 2023, domenica 17 settembre, con lo spettacolo “Amico Libro Live”, che vedrà in scena Lorenzo Branchetti, volto noto della TV dei Ragazzi. A pordenonelegge è anche in programma la presentazione di una assoluta novità, edita RAI Libri, la nuova riflessione del giornalista Corrado Augias dedicata a “Paolo, l’uomo che inventò il Cristianesimo”. Sempre a cura di RAI Libri sono editi il libro “Esistono gli italiani?” del giornalista Giorgio Zanchini, conduttore del programma cult “Radio anch’io”, e “Passo falso. Come cambia l’Inghilterra fuori dall’Unione Europea”, del giornalista Marco Varvello, entrambi attesi a pordenonelegge 2023. A suggello della collaborazione 2023 fra RAI e pordenonelegge, torna, dopo il grande successo della prima edizione, la produzione podcast “Angelo chi legge”, a cura di Mario Mirasola e Riccardo Cicconetti, prodotto da Fondazione Pordenonelegge.it con la sede regionale RAI Friuli Venezia Giulia per la piattaforma nazionale RAI Play Sound.
Pordenonelegge, la città come una libreria diffusa in occasione della 24^ edizione. Una Festa di Autori, Editori, Lettori e decine di migliaia di libri.
I libri come filo rosso di ogni incontro, a pordenonelegge: e la 24^ edizione del festival come occasione di incontro speciale con il libro. Nella centralissima Piazza XX Settembre: la tradizionale tensostruttura anche quest’anno si sdoppia, offrendo le migliori proposte editoriali del territorio in un ampio spazio dedicato, “La casa dei libri”, con 29 case editrici, curato da Biblioteca dell’Immagine con Paola Tantulli e Massimiliano Santarossa. Altra sede, a breve distanza, avrà “Tutti i libri di pordenonelegge e … oltre”, la mostra mercato a cura di LibrerieCoop, con tutti i libri del festival – ben 8.000 titoli – e una vasta scelta delle piccole case editrici di qualità. Sempre LibrerieCoop garantisce il bookshop diffuso, con desk dedicati ai libri nei 334 incontri di pordenonelegge. Ritorna naturalmente anche Fuoricatalogo, con i libri che vorremmo leggere e che non riusciamo più a trovare, curata da Martincigh libreria antiquaria di Udine con 9 case editrici provenienti da tutta Italia. Una Piazza, quindi, che tornerà rinnovata nella distribuzione degli spazi, nei volumi e nei colori.
All’interno dello spazio dell’Ex Tipografia Savio da venerdì a domenica si terrà BookLook: sette case editrici indipendenti di tutta Italia, selezionate dall’Associazione Obliquo: esporranno in una mostra-mercato le proprie pubblicazioni, portando uno spaccato del mondo editoriale italiano specializzato in comunicazione visiva. Book Look, inoltre, porta in dialogo con il pubblico all’interno del programma del Festival due nomi importanti nell’ambito della grafica e del design: Armando Milani, che ha letteralmente disegnato la storia della grafica italiana e Francesco Franchi, grafico, giornalista e caporedattore di La Repubblica, i quali al Ridotto del Verdi presenteranno due libri dedicati al loro lavoro.
Infine, ritrova il suo ormai storico spazio dedicato a Palazzo Gregoris La libreria della Poesia, che propone un numero di titoli di opere poetiche non riscontrabile altrove, con 3.000 titoli dedicati solo alla poesia, fra i quali gli “introvabili”.