Coronavirus: Riccardi, con nuova fase rivedere sistema Asp in Fvg | EFFE RADIO

Coronavirus: Riccardi, con nuova fase rivedere sistema Asp in Fvg

Scritto da il 02/05/2020

“Osservando attentamente i dati, quello che emerge non è la differenza tra pubblico e privato, quanto la diversità tra un’Azienda di dimensioni ridotte e una più grande e dunque più strutturata. Da qui parte una riflessione per capire come mettere mano al sistema delle Aziende di servizi alla persona per superare quelle criticità che la pandemia ha fatto venire a galla”. Lo ha detto oggi a Palmanova il vicegovernatore con delega alla Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi, nel corso dell’incontro in videoconferenza con i vertici delle Aziende di servizi alla persona (Asp) e il presidente di Federsanità Fvg, Giuseppe Napoli. “L’emergenza – ha spiegato Riccardi – ha messo in evidenza una serie di limiti che tutti conoscevamo e che sono il risultato pluridecennale di una serie di compromessi ai quali non ho intenzione di dare continuità nel futuro”. Il vicegovernatore ha sottolineato come ci sia la necessità “di fare ordine”, partendo dal fatto che la risposta data dalle Asp ai problemi generati dal coronavirus sia stata condizionata dalla dimensione, dal regime di promiscuità, dalle competenze e dalla solidità patrimoniale. “Ciò non significa che in una piccola organizzazione non ci siano importanti professionalità – ha detto Riccardi -, ma le competenze per rendere al meglio devono lavorare in una struttura adeguatamente dimensionata”. Come esempio il vicegovernatore ha citato quello dell’Itis di Trieste, che ha saputo affrontare i casi di contagio, con il supporto dell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina, circoscrivendo e limitando la diffusione del Covid-19 all’interno delle residenze dell’Asp. Riccardi ha poi stigmatizzato l’atteggiamento di chi, proprio sul tema delle Aziende di servizi alla persona declinato all’emergenza, “ha politicamente messo in atto una strumentalizzazione senza ricordare che le disposizioni regolamentari che regolano la materia siano del 2015 e quindi non ascrivibili all’attuale amministrazione. Da chi ha governato questa Regione – ha concluso – mi sarei aspettato un atteggiamento più responsabile e costruttivo”.


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