Zannier, Fvg sostiene agroalimentare con Anticrisi Covid-19
Scritto da Davide Macor il 20/05/2020
È la prima forma di aiuto in Italia espressamente pianificata per la concessione di prestiti e sovvenzioni a vantaggio del comparto agricolo e agroalimentare, nonché tra le assolute capofila anche a livello di Unione europea. Questo programma di interventi straordinari, denominato Anticrisi Covid-19, è stato istituito dalla Regione Friuli Venezia Giulia applicando le condizioni previste dalla Comunicazione 2020/C 91 I/01, adottata dalla Commissione europea per consentire agli Stati membri di realizzare misure di aiuto straordinarie. I punti principali del provvedimento (che prevede l’attivazione di specifiche tipologie di finanziamento agevolato a sostegno delle imprese, autorizzate ai sensi del quadro temporaneo) sono stati illustrati oggi dall’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e alla Montagna, Stefano Zannier, nel corso dell’audizione davanti alla II Commissione consiliare, presieduta da Alberto Budai (Lega), riunita in modalità telematica. Intervenendo in merito alle parti di competenza legate al programma di interventi straordinari Anticrisi Covid-19, l’assessore ha evidenziato come “si sia cercato di dare vita a provvedimenti per rendere funzionali gli indirizzi della Commissione europea, nonostante l’organismo internazionale si sia contraddetto più volte in termini applicativi, creando insidiosi scogli burocratici”. L’obiettivo prioritario del programma è quello di sostenere le esigenze di liquidità del sistema produttivo agricolo e agroalimentare in difficoltà finanziaria. La Giunta regionale ha provveduto a individuare prioritariamente le misure di aiuto alle quali applicare le condizioni previste dalla Comunicazione con riferimento al Fondo di rotazione regionale per interventi nel settore agricolo, definendo i relativi criteri e le modalità di erogazione. Entrando nello specifico, le nuove tipologie di finanziamento attivate sono aggiuntive e non sostitutive di quelle operanti in regime de minimis. Il programma Anticrisi Covid-19 attiva inoltre una nuova tipologia di finanziamenti per l’anticipazione delle spese di conduzione aziendale che possono essere concessi sia sotto forma di sovvenzioni dirette e prestiti, sia sotto forma di tassi di interesse agevolati per i prestiti. “Sono state create delle tabelle – ha spiegato Zannier – per aiutare le scelte relative ai meccanismi più convenienti, ottenendo quindi i massimi benefici”. Tra queste anche quella legata alla determinazione del regime degli utili con valori massimi consentiti (800mila euro per impresa, ridotti a 100mila per il settore della produzione primaria di prodotti agricoli e a 120mila per quello della pesca e dell’acquacoltura), senza porre limiti di durata o con durata massima stabilita per ciascuna casistica dai criteri e modalità regionali oppure dalle convenzioni tra Regione e banche. In certi casi, è anche consentito cumulare a questi finanziamenti eventuali altri aiuti di Stato, concessi sotto forma di garanzia. In altre circostanze, invece, il quadro temporaneo non individua un importo massimo, ma i finanziamenti devono comunque risultare compatibili con il fabbisogno (autocertificato) di liquidità dell’impresa per i successivi 18 mesi nel caso di Pmi e per i successivi 12 mesi nel caso di Grandi imprese. A tal fine, per fabbisogno di liquidità si intende sia quello relativo agli investimenti che quello relativo al capitale di esercizio. Ai finanziamenti, possono essere cumulati aiuti de minimis e altri aiuti compatibili, a condizione che siano rispettati determinati requisiti e parametri. In sede di dibattito, il consigliere regionale Sergio Bolzonello (Pd) ha evidenziato che “manca il denaro per sostenere un’ottima legge realizzata con ottime tempistiche”, chiedendo anche “quando e di quanto verrà incrementato il fondo di rotazione”. “A oggi – la risposta di Zannier – i capitoli del fondo di rotazione non hanno subito neppure un centesimo di taglio. Abbiamo 30 milioni di euro da poter utilizzare subito. Per quanto concerne i costi per le imprese, l’accordo con il sistema del credito farà sì che i beneficiari non abbiano alcun tipo di onere”.