Zalukar (Misto), inesatti dati epidemia ospedali triestini P

“Una quota piuttosto rilevante dei contagi da Coronavirus avvenuti a Trieste ha riguardato medici, infermieri e oss dell’Azienda sanitaria che, evidentemente, hanno contratto l’infezione in ospedale o in occasione dei servizi di assistenza territoriale. I dati ufficiali, tuttavia, conteggiano solo il personale con rapporto di lavoro dipendente infettato in ospedale e non tutti gli altri operatori di cooperative, onlus e associazioni che lavorano in convenzione con l’azienda ospedaliera”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale Walter Zalukar (Misto), aggiungendo che “non sono stati conteggiati neppure i familiari degli operatori sanitari che, proprio da questi, sono stati a loro volta infettati. E nessuno sa quanti pazienti ricoverati negli ospedali cittadini si siano infettati proprio durante il ricovero”. “I dati dovrebbero invece essere resi pubblici nella loro totalità – suggerisce Zalukar – per consentire ai cittadini di conoscere il reale evolversi dell’epidemia e anche per consentire l’elaborazione delle cifre da parte dei ricercatori indipendenti”. “Ho interrogato la Giunta regionale – evidenzia il consigliere – per conoscere i numeri completi relativi a tutti i contagi da Covid-19 negli ospedali dell’Azienda sanitaria triestina (Asugi)che riguardano medici, infermieri e gli altri lavoratori, sia dipendenti che convenzionati, compresi i loro familiari e, infine, anche i pazienti che hanno contratto l’infezione durante il ricovero. L’interrogazione risale al 29 maggio scorso ma, nonostante l’attualità e importanza della questione, a tutt’oggi da assessore e Giunta il silenzio rimane totale”. “L’ampiezza dell’epidemia negli ospedali triestini – conclude il rappresentante del gruppo Misto – rimane a noi sconosciuta. Si nascondono i dati e poi ci si lamenta se Austria e Slovenia non aprono le frontiere? Se i turisti stranieri disertano le spiagge regionali? La prima fondamentale arma per contenere il rischio è sapere dove il virus si manifesta. Se tutto ciò viene secretato, che fiducia possiamo offrire?”.