Zalukar, indicazioni ministero Salute disattese da ASUGI | EFFE RADIO

Zalukar, indicazioni ministero Salute disattese da ASUGI

Scritto da il 29/04/2020

L’esponente del Gruppo Misto in Consiglio regionale Walter Zalukar ha presentato una interrogazione alla Giunta per conoscere i motivi che hanno spinto ASUGI a non attenersi alle indicazioni del Ministero della Salute dato che tale scelta rischia di determinare un’espansione difficilmente controllabile dei contagi in caso di recrudenscenza dell’epidemia, ma che già adesso rende difficile la protezione dal virus sia dei degenti che degli operatori sanitari. Il consigliere regionale sottolinea in una nota che la letteratura scientifica accreditata paventa una possibile recrudescenza dell’epidemia in autunno, quando la maggior parte della forza lavoro avrà ripreso la propria attività ed evidenzia che la plausibile seconda ondata colpirà probabilmente una fascia di popolazione più giovane, la quale, stando ai dati attuali, dimostra di avere un bassissimo tasso di letalità da Covid-19 e potrà beneficiare per fortuna delle aumentate capacità di risposta clinica (medicina territoriale in primis). “Sarà comunque fondamentale – avverte Zalukar – proteggere ancora la fascia demografica più vulnerabile (anziani over 65 anni) e altresì gli individui con patologie preesistenti (in particolare ipertesi, obesi, diabetici, cardiopatici) e data la probabilità che questi due gruppi di persone siano ospiti di strutture per anziani o ospedali, che si sono dimostrati i principali focolai del virus, è importante rendere sicuri tali luoghi”. Il consigliere ricorda di aver detto come le strutture per anziani siano state spesso “vittime” di un tardivo intervento di ASUGI (il piano per queste strutture è datato 27 marzo) e fors’anche della Direzione Salute, e al proposito chiede se mai sia stata fatta una pianificazione di risposta operativa all’epidemia. “Quanto all’ospedale – aggiunge Zalukar -, rilevo che a fronte di chiare determinazioni ministeriali che indicavano l’importanza di “identificare prioritariamente stabilimenti dedicati alla gestione esclusiva del paziente affetto da Covid”, la scelta di ASUGI è stata quella di ristrutturare a Cattinara due piani, dei cinque demoliti, per collocare reparti Covid di terapia intensiva e semintensiva e gli Infettivi trasferiti dal Maggiore, dove sembra restino un reparto di Medicina e la Geriatria dedicati ai malati da coronavirus”. “Da quanto mi risulta, al Maggiore potevano essere riattivati i letti di terapia intensiva funzionanti fino a 2 anni fa e oltre a ciò, questo nosocomio dispone di almeno 180 testiere letto. Trieste, pertanto – sottolinea ancora l’esponente del Gruppo Misto -, presenta una condizione ideale per un assetto organizzativo coerente con le indicazioni ministeriali, essendovi due stabilimenti, Cattinara e Maggiore, quest’ultimo sottoutilizzato. “Aggiungo inoltre – conclude Zalukar -, per esperienza professionale, che l’ospedale di Cattinara non consente percorsi separati tra infetti e non, e pertanto mescolare reparti Covid e no-Covid rischia di favorire l’espandersi dell’epidemia”.


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