VINO FVG: BILANCIO DEL 2020 DE LA DELIZIA ED ESIGENZA SOSTEGNO COMPARTO
Scritto da Davide Macor il 07/12/2020
Un anno complicato ma che ha messo in essere risposte alle difficoltà che saranno alla base per il futuro: bilancio di un 2020 impegnativo ai Viticoltori Friulani La Delizia, cantina di Casarsa della Delizia (Friuli Venezia Giulia). Dal direttore Mirko Bellini arriva l’analisi di 12 mesi intensi e l’esigenza immediata di attivare al più presto dei sistemi di sostegno al credito e alla liquidità delle aziende (tramite la legge 80 già esistente e in attesa del Recovery Fund) per sostenere tutta la filiera vitivinicola dai produttori fino ai ristoratori. Inoltre da segnalare la partenza superiore alle attese sul mercato della grande distribuzione per il nuovo Prosecco Rosè e il nuovo spumante in edizione speciale marchiato La Delizia dedicato a tutti coloro che hanno sofferto a causa del Covid-19.
MERCATI – “Commercialmente abbiamo vissuto una doppia annata. Nella grande distribuzione organizzata (GDO) sia in Italia che all’Estero abbiamo avuto una forte crescita, fino al 30% delle bottiglie vendute in più rispetto al 2019. Di contro però il settore degli hotel, ristoranti, caffetterie e bar (HORECA) a parte i mesi estivi è risultato completamente bloccato, con flessione del 50% delle vendite e una perdita secca della marginalità. In pratica ci sono stati solo 5 mesi di attività a singhiozzo e 7 di chiusura, tra lockdown e restrizioni varie. È chiaro che il settore HORECA non potrà ripartire pienamente fino alla prossima primavera, con l’arrivo dei vaccini anti Covid-19 e dell’aumento delle temperature meteorologiche”.
SOSTEGNO – “Le aziende del comparto vitivinicolo e dell’agroalimentare in generale hanno bisogno di interventi di sostegno da parte della politica vitali per affrontare il 2021. In primis riducendo il costo del lavoro, il costo di produzione e soprattutto la riduzione dei costi di energia, in modo da aumentare la competitività delle aziende. In questi mesi la filiera commerciale è stato tenuta in piedi dai sistemi territoriali e non dai sistemi centrali: le singole aziende hanno fatto la loro parte, in particolare sostenendo in prima persona le vendite nell’HORECA, fornendo la merce ai clienti a fronte di difficoltà negli incassi. Ecco quindi che l’intervento auspicabile è il sostegno alla liquidità del credito, visto che soprattutto nell’HORECA l’esposizione all’incasso è in queste settimane l’elemento di maggior allarme. Azioni da realizzare tramite gli strumenti finanziari che ci sono già: per esempio la legge 80, con il sostegno al credito delle aziende da parte della Regione Friuli Venezia Giulia, relativo alle fatture di vendita regolarmente emesse e non incassate, fino ad arrivare al Recovery fund. Sarebbe una boccata d’ossigeno non indifferente di cui beneficerebbe l’intero comparto e ci permetterebbe di affrontare i mercati e sostenere l’intera filiera come fatto finora”.
EVOLUZIONE “Il 2020 nelle stime iniziali pre-coronavirus sarebbe stato un annata di ripartenza dei mercati. Ma in ogni caso questi mesi, a partire dal lockdown di primavera, sono stati utili per organizzare il nuovo futuro che ci attende: li stiamo mettendo a frutto, cambiando la nostra struttura e modificando la “macchina” produttiva e organizzativa in funzione delle criticità che il Covid-19 ha evidenziato, in modo da essere pronti alla ripartenza, speriamo definitiva, del 2021. Ora siamo sempre più orientati verso l’industria 4.0, la sostenibilità ambientale e qualità del prodotto, l’efficienza, nuovi sistemi di lavoro e di gestione. Ringrazio i nostri dipendenti, soci e la forza vendita che ci hanno seguito su questa strada in una grande lavoro di squadra”.
PROSECCO ROSÉ “Il Prosecco Rosè era molto atteso dai mercati, dopo l’adozione del disciplinare da parte del Consorzio del Prosecco Doc. Non solo sui mercati esteri, ma anche su quello italiano della Grande distribuzione, essendo l’Horeca attualmente fermo, stiamo avendo una partenza superiore alle previsioni, con il 15% sul totale delle vendite di Prosecco. È un vino che nasce dalla sapiente unione tra uve Glera e Pinot nero, che risulta elegante, raffinato, fragrante e sicuramente non banale. Uno spumante che completa la gamma del brand Prosecco riempiendo quella “casella” di prodotto alla moda e che ci permette di compiere lo stesso percorso fatto da altri brand come lo Champagne”.
EDIZIONE SPECIALE “Abbiamo creato uno spumante Pinot Chardonnay con un metodo Charmat lungo 4 mesi di autoclave, specificatamente per il Natale 2020. Un’edizione limitata che vuole essere un messaggio di speranza per guardare al futuro con cui auspichiamo maggiore serenità. Per questo, al centro della grafica, risalta un cuore, dedicato sia a chi ha sofferto per la pandemia, a chi non c’è più e a chi continua la lotta”.