VIBRAZIONI POSITIVE DA DIVERSE PROSPETTIVE
Scritto da Alessandro Sasha Flora il 24/08/2018
Avete mai provato la sensazione di andare in un luogo convinti di sapere cosa vi aspetterà e invece trovare tutto l’opposto?
È ciò che è successo a me ieri sera al concerto delle Vibrazioni, che si è svolto sulla Diga Nazario Sauro, a Grado nell’ambito del “Sun&Sounds Festival”. Sì, esatto, quelle Vibrazioni, quelle di “Dedicato a Te” e di “Vieni da Me”, che nell’estate del 2003 ci hanno fatto ballare tutti. Ero convinto di sentire un bel concerto di musica pop, dove il piatto forte sarebbero stati i classici della band milanese.
Mi sbagliavo.
Ho assistito ad un concerto diretto, grezzo, energico, tutto fuorché il pop che mi aspettavo. Fin dalle prime note del concerto, aperto con “Seta” dal primo album della band del 2003, si capisce dove il quartetto milanese vuole puntare. L’obiettivo della band è suonare un rock puro e granitico, a volte trascendente nell’hard rock, per dimostrare che la loro musica non scende a compromessi con le sonorità moderne. Il resto del concerto è proseguito con pezzi tratti da quasi tutti gli album della band, alternati da momenti in cui uno dei due chitarristi rimaneva sul palco per una introduzione strumentale al pezzo successivo. Molto apprezzati sono stati “Ovunque Andrò” (con un outro che richiama la colonna sonora de “Il Padrino” da parte del chitarrista e frontman Francesco Sarcina), “Insolita” e il finale del concerto con “Su un altro Pianeta” allungata fino a oltre 12 minuti per contenere gli assoli di batteria, basso e chitarra dei vari membri della band. Da menzionare sono state anche le esecuzioni perfette dei classici: “Dedicato a Te”, “In Una Notte d’Estate” e “Vieni da me”.
Durante il concerto si sono notati più volte i richiami a band come i Led Zeppelin e i Deep Purple ma nonostante ciò non erano riscontrabili in maniera diretta, in quanto mescolati e inseriti sapientemente all’interno del sound proprio delle Vibrazioni. Come dicevo prima, l’inizio del concerto mi ha spiazzato e per i primi 4 o 5 pezzi sono letteralmente rimasto imbambolato a osservare la band, cercando di capire cosa realmente stessi ascoltando, dato che la proposta musicale del gruppo era totalmente lontana dalle mie aspettative.
Al termine dell’esibizione ho finalmente capito che, grazie alle Vibrazioni, questa serata si è trasformata da un semplice concerto a un graduale cambio di prospettiva. Perché a volte cambiare la prospettiva con cui si guardano certe cose è il modo migliore per riscoprirle ed apprezzarle maggiormente. Quindi: cosa mi è piaciuto del concerto delle Vibrazioni a Grado? La prospettiva diversa che hanno saputo dare alla loro musica durante tutti questi anni sul palco e che li ha portati oggi a essere una sorta di “unicum” all’interno della scena musicale italiana. Al termine dell’articolo trovate la Photogallery con le foto di Alessandro Flora.
SETLIST:
(Così Sbagliato Summer Tour)
Seta
Sani pensieri
Raggio di sole
Dimmi
Ogni giorno ad ogni ora
Voglio una macchina del tempo
Insolita
Portami via
Ovunque andrò
In orbita
Se
Sono più sereno
Amore zen
Angelica (First Verse Only)
Dedicato a te
In una notte d’estate
Così sbagliato
Encore:
Vieni da me
Su un altro pianeta
LA BAND
Francesco Sarcina – voce, chitarra
Stefano Verderi – chitarra solista
Marco Castellani – basso
Alessandro Deidda – batteria