Università, Rosolen: dialogo con atenei su lezioni, trasporti e mense
Scritto da Davide Macor il 20/10/2020
Trieste, 19 ott – L’individuazione della formula migliore per lo svolgimento delle lezioni trovando un compromesso tra la didattica tradizionale e le attività on line. Una linea comune sui trasporti per ridurre il rischio di contagio e garantire agli studenti la possibilità di muoversi in sicurezza. L’effettuazione del servizio mensa, contemperando le esigenze dei ragazzi e la necessità di rispettare i protocolli sanitari e le direttive dell’ultimo Dpcm. Sono questi i temi affrontati oggi in videoconferenza dal Comitato regionale universitario alla presenza dell’assessore regionale all’Istruzione Alessia Rosolen, dei rettori degli Atenei di Trieste e Udine, del direttore della Sissa e dei vertici della Direzione regionale competente e dell’Agenzia regionale per il diritto agli studi superiori (Ardiss). “Abbiamo riunito il Comitato all’indomani del Dpcm per un confronto preventivo sulle priorità da affrontare – afferma Rosolen -. Questo il quadro che ci è stato tratteggiato: l’Università di Trieste predilige le lezioni in presenza (circa il 55%) rispetto a quelle a distanza, mentre i numeri dell’Ateneo di Udine sono diversi; nei dipartimenti a indirizzo scientifico siamo al 50%, mentre per quelli umanistici le lezioni a distanza salgono al 70-80%. Nel caso della Sissa – al netto dei numeri più contenuti – siamo attorno al 30-40% di lezioni in presenza”. “L’obiettivo – sottolinea l’assessore regionale – è garantire una prosecuzione delle attività universitarie, naturalmente nel rispetto delle linee guida, delle direttive e dei protocolli sanitari. Proprio per questo, ci sono due temi che, in questo momento, risultano particolarmente rilevanti: trasporto pubblico e mense. Nei prossimi giorni ci riaggiorneremo per raccogliere dati più precisi e valutare eventuali provvedimenti e misure ad hoc”. “Rispetto alle residenze Ardiss, al momento, siamo a una capienza superiore al 90% complessivo, con circa 1.000 alloggi occupati su una disponibilità di 1.100. Questo risulta essere un tema estremamente delicato nei confronti del quale – rimarca Rosolen in chiusura – continueremo a prestare la massima attenzione”.