Università: consentito rientro in residenze atenei per studio
Scritto da Davide Macor il 13/06/2020
“Con l’ordinanza del governatore Fedriga saranno consentiti il rientro o la permanenza nelle residenze
universitarie da parte degli assegnatari degli alloggi per
motivate esigenze connesse al percorso di studio ma ogni
movimento dovrà rispondere alle misure organizzative previste
dall’Agenzia regionale per il diritto agli studi superiori
(Ardiss) per ridurre al massimo il rischio di prossimità e di
aggregazione nella fruizione degli alloggi”.
Lo rende noto l’assessore regionale all’Istruzione e Università
Alessia Rosolen, specificando che “verranno presi accorgimenti
specifici per le esigenze delle persone con disabilità”.
“Allentiamo i vincoli – spiega Rosolen – che abbiamo dovuto
applicare per consentire agli studenti con reali esigenze di
rientrare nel proprio alloggio: saranno consentiti solo utilizzi
individuali degli spazi e nel pieno rispetto dei protocolli
sanitari e delle normative. Complessivamente, saremo in grado di
accogliere, già dalla prossima settimana, un centinaio di ragazzi
nelle strutture del campus universitario di Trieste e di Udine”.
Le decisioni sono state concordate, nei giorni scorsi, dalla
direzione dell’Ardiss e dai rappresentanti degli studenti.
“La Regione, tramite l’Ardiss, ha previsto – ricorda Rosolen –
una serie di interventi straordinari di supporto agli studenti
universitari e alle loro famiglie: oltre un milione e mezzo di
euro per riconoscere ai ragazzi dei bonus come parziale o totale
ristoro di attività non godute e di quelle che non sono state
realmente effettuate per cause di forza maggiore, borse di studio
rideterminate e arricchite alla luce dei servizi non fruiti a
causa dell’emergenza Covid-19, pasti gratuiti e il rimborso delle
spese sostenute per l’acquisto di generi alimentari nei mesi
della sospensione delle attività didattiche per gli studenti
rimasti negli alloggi Ardiss”.