TONES ON THE STONES 2021: dal 14/07 al 5/09, 2 mesi di suoni, idee, Natura in un teatro di pietra ai piedi delle Alpi
Scritto da Davide Macor il 20/05/2021
Dopo l’edizione di transizione del 2020 Before and After, il festival di produzione contemporanea a carattere immersivo Tones on the Stones nel 2021, per la sua XV edizione, si trasforma in una vera e propria stagione articolata in diversi format che si alterneranno nell’arco di due mesi e dà vita a Tones Teatro Natura.
In questo nuovo scenario, infatti, Tones on the Stones si stabilisce definitivamente in una cava di Gneiss ai piedi delle Alpi, un ex spazio industriale trasformato in un vero e proprio teatro stabile di pietra immerso nella Natura, grazie a un intervento di progettazione architettonica sviluppato all’insegna della sostenibilità e di un diverso rapporto con il paesaggio naturale.
Tones Teatro Natura non sarà soltanto teatro ma spazio dedicato alla ricerca artistica e al benessere individuale e collettivo.
Riverberi è il primo format che aprirà la stagione a luglio: due giorni, il 14 e il 15, di performance sonore in orari diversificati e con allestimenti essenziali per scoprire il teatro nella sua forma più naturale. Fra i riverberi sonori generati dalle maestose pareti di pietra, le contaminazioni musicali di Gianluca Petrella e Pasquale Mirra, il bandoneon di Daniele di Bonaventura, il quartetto di percussioni Waikiki, l’ensemble vocale The Blossomed Voice.
Lungo i mesi di luglio e agosto ampio spazio, inoltre, ai progetti multidisciplinari e ai grandi artisti internazionali, due elementi che hanno sempre contraddistinto Tones on the Stones.
Tra questi il concerto del pianista armeno Tigran Hamasyan il 22 luglio; No(t)te di stelle, un grande evento multimediale e immersivo dedicato al repertorio operistico, in programma il 24 luglio: fra danzatori aerei e il videomapping firmato dal regista Paolo Miccichè – celebre per le sue interpretazioni multimediali all’Arena di Verona e a Caracalla – si esibiranno star internazionali come il soprano Barbara Frittoli e il baritono Ambrogio Maestri; e, infine, il 27 agosto il concerto multimediale del trombettista Luca Aquino, con il percussionista francese Manu Katchè, le opere visive di uno dei padri della transavanguardia Mimmo Paladino e i racconti del giornalista sportivo Giorgio Terruzzi, sulle storie della grande Boxe.
Tra il 27 luglio e il 1° agosto, torna invece Nextones il festival internazionale nato nel 2014 che alla sua tradizionale identità sperimentale nel campo dell’arte audiovisiva e della musica elettronica incorpora da quest’anno lo spirito di ricerca e di indagine sul territorio di Before and After. Fra i progetti di punta la prima assoluta della performance/opera multimediale The End of the World, che indaga gli effetti dei cambiamenti climatici, e una serie di altre performance sonore e A/V firmate da alcuni dei sound artist e compositori più interessanti del panorama internazionale, oltre a workshop e attività dedicate alla scoperta del territorio.
In questa nuova vita di Tones trova spazio dal 6 all’8 agosto anche l’awareness campus temporaneo dedicato alle Pratiche di consapevolezza nella natura con Gabriele Vacis mentre a chiudere questa edizione, dal 3 al 5 settembre, sarà Campo Base, nuovo format che esplora i temi del rapporto tra uomo e natura e la cultura della montagna: un campeggio temporaneo per sviluppare una comunità temporanea, un’esperienza collettiva legata all’essenzialità che prevede una serie di attività diurne e serali sia per i piccoli, sia per gli adulti.