Stella Assange, avvocata e moglie di Julian Assange, e l’attivista Helena Maleno portano la loro lotta per i diritti umani al Rototom Sunsplash
Scritto da Davide Macor il 27/07/2023
Alla tavola rotonda “A sostegno di Julian Assange” parteciperanno anche Alessandro Di Battista e Sabrina Pignedoli, del M5S, mentre l’Aurora Grup de Suport di Burriana (Castellón), collettivo a sostegno delle imbarcazioni di salvataggio umanitario per i migranti, si unirà al dibattito “Le guerre che ci perseguitano” condotto da Maleno
Benicàssim I Giovedì 27 luglio 2023.- Il Social Forum del festival reggae internazionale Rototom Sunsplash (in programma in Spagna a Benicàssim, dal 16 al 22 agosto) completa il suo programma con una doppia sessione di chiusura che vede al centro la difesa della pace e dei diritti umani con le voci di coloro che hanno subìto o subiscono le conseguenze derivanti dal proprio lavoro di attivismo sociale.
È il caso di Stella Assange, avvocata e moglie di Julian Assange, che ha intrapreso una battaglia instancabile per denunciare pubblicamente la situazione del giornalista e fondatore di WikiLeaks, privato della libertà per dodici anni e perseguitato dalla giustizia statunitense da quando ha pubblicato la più grande fuga di segreti militari nella storia degli Stati Uniti. Inoltre, la situazione di Helena Maleno, attivista spagnola e fondatrice di Caminando Fronteras, espulsa dal Marocco per il suo sostegno ai migranti che cercano di raggiungere le coste spagnole.
Le due convergeranno a Benicàssim in questa doppia e ultima sessione del Social Forum, che già vanta altri ospiti illustri per la sua edizione “United for Peace”: sarà aperta in videoconferenza dall’attivista e pensatore americano Noam Chomsky insieme alla giornalista Olga Rodríguez, e alla quale seguiranno, tra gli altri, anche Francesco Vignarca, coordinatore della Rete Italiana per il Disarmo, la giornalista Teresa Aranguren, la ricercatrice per la pace Tica Font, il famoso botanico francese Francis Hallé e il regista e attore Juan Diego Botto.
Stella Assange.
Stella Assange farà sentire la sua voce nella sessione “A sostegno di Julian Assange” (21 agosto, ore 18.00). Il giornalista rischia di essere estradato negli Stati Uniti e condannato all’ergastolo per la pubblicazione di documenti che provano i crimini di guerra commessi dagli Stati Uniti e da altri Paesi nel conflitto in Iraq. Da 12 anni il fondatore di WikiLeaks è privato della sua libertà: prima come rifugiato politico nell’ambasciata ecuadoriana a Londra e ora come detenuto nel carcere britannico di massima sicurezza di Belmarsh, “circondato da un silenzio mediatico agghiacciante che non possiamo accettare”, dice l’organizzazione del Rototom Sunsplash.
Nel corso della sua carriera di avvocata, Stella Assange è stata una sostenitrice internazionale dei diritti umani, soprattutto nel caso del marito Julian Assange. Nel 2011 è stata assunta come avvocata dal team legale del giornalista, assistendolo dal suo soggiorno nell’ambasciata ecuadoriana a Londra. Viaggia costantemente e partecipa a conferenze ed eventi internazionali per denunciare e impedire che la “grave situazione di ingiustizia” vissuta dal fondatore di WikiLeaks, e il suo delicato stato di salute emotiva e fisica dopo tanti anni di prigionia, vengano messi a tacere. Lo scorso giugno è stata ricevuta da Papa Francesco.
Alessandro Di Battista.
Il panel a sostegno di Julian Assange includerà altre due voci di esperti. Da un lato, quella del giornalista, scrittore e attivista politico Alessandro Di Battista, cofondatore ed ex deputato del Movimento 5 Stelle (M5S). Ha realizzato lo spettacolo teatrale “Assange. Colpirne uno per educarne cento”, per mettere in luce la situazione del fondatore di WikiLeaks. Dall’altra parte c’è la giornalista ed europarlamentare del M5S Sabrina Pignedoli. Il suo lavoro al Parlamento europeo si concentra principalmente sulla lotta alle mafie e alla criminalità organizzata, ma anche sulla difesa della libertà di stampa e dello Stato di diritto. Nel 2022 ha proposto Julian Assange come finalista per il Premio Sakharov per la libertà di pensiero, raccogliendo firme e portando Stella Assange a una sessione plenaria a Strasburgo.
Sabrina Pignedoli.
E dai diritti che vengono violati nell’esercizio di informazione, chiave di pace nei tempi di guerra che viviamo, con l’Ucraina che scuote le coscienze, si passa a quelli che vengono calpestati nel Mediterraneo.
Ogni giorno, 5 persone perdono la vita alla frontiera occidentale euro-africana. Le vie di accesso alla Spagna lasciano 951 vittime nella prima metà del 2023. Un totale di 112 donne e 49 bambini sono morti nel tentativo di raggiungere le coste spagnole. 19 imbarcazioni sono scomparse con tutte le persone a bordo in questo periodo. Le vittime provenivano da 14 Paesi diversi, soprattutto africani. È quanto si legge nell’ultimo rapporto dell’organizzazione Caminando Fronteras sulla migrazione verso la Spagna, che sarà discusso da Helena Maleno, difensora dei diritti umani, giornalista e ricercatrice dell’ONG specializzata in migrazione e traffico di esseri umani, al Social Forum del Rototom Sunsplash.
Helena Maleno. Foto EdgarApp, Wikipedia, Creative Commons Attribution
“Le politiche di morte sono state installate alla frontiera per molto tempo. Ma abbiamo anche rilevato un aumento dell’impunità di fronte all’aumento dei tassi di mortalità, che lascia le vittime e le loro famiglie senza accesso alla riparazione e alla giustizia”, sottolinea l’autrice. I dati di questo rapporto, aggiunge, “fanno parte di un processo di ricostruzione della memoria: li contiamo per non dimenticarli, li elaboriamo per le loro famiglie e comunità, come strumento per continuare a lottare affinché le frontiere non siano più spazi di illegalità”, spiega Maleno.
L’attivista per i diritti umani rappresenta la voce di coloro che sono in prima linea in questa lotta, sia alla frontiera, sia in mare o che coinvolga un’intera comunità. La sua voce guiderà il dibattito “Le guerre che ci perseguitano” (21 agosto, ore 16.00) per mettere a fuoco quei dati su ciò che è stato e sulla realtà attuale, in cui sia i migranti sia gli attivisti che difendono i loro diritti sono perseguitati. Helena Maleno, ad esempio, è stata espulsa nel 2021 dal Marocco, dove viveva con la sua famiglia e dove lavorava a sostegno delle comunità di migranti.
Vicent Aleixandre.
Al dibattito, moderato dal giornalista della Cadena SER Nicolás Castellano, parteciperà Vicent Aleixandre, coordinatore operativo de L’Aurora Grup de Suport di Burriana (Castellón), un’organizzazione che vanta 130 persone volontarie e che da più di tre anni collabora con le ONG che si occupano di salvare vite umane nel Mediterraneo, “lottando da terra – dai porti di Burriana, Benicarló, Vinaròs e Sagunt – per salvare vite in mare”, spiega il collettivo.
Proprio la campagna di solidarietà veicolata dal Rototom Sunsplash attraverso i suoi bicchieri riutilizzabili andrà quest’anno a L’Aurora. Il bicchiere, del costo di 1,5 euro, potrà essere depositato dopo ogni utilizzo in uno dei sei contenitori allestiti sul posto, diventando un aiuto diretto al lavoro di manutenzione delle imbarcazioni sviluppato dall’organizzazione del porto di Burriana.
L’Aurora sarà presente anche nell’area no-profit del festival, insieme ad altre organizzazioni dedicate alla difesa dei diritti umani e alla risoluzione dei conflitti, come il Centre Delàs d’Estudis per la Pau, CEAR, Amnesty International, Asamblea Popular València Contra les Guerres e Solidary Wheels-No Borders for Human Rights.
L’Aurora Grup de Suport.
L’incontro “Le guerre che ci perseguitano” è organizzato in collaborazione con il festival del cinema sui diritti umani di Valencia, Humans Fest, e si aprirà con la proiezione del cortometraggio “The way I welcome you”, di Amparo Fortuny, vincitrice del premio per la migliore sceneggiatura alla 14ª edizione dell’evento.