SETTORE SPETTACOLO: 1 MILIONE DI EURODI FATTURATO MANCATO PER I SOCICOOPERATIVA ESIBIRSI | EFFE RADIO

SETTORE SPETTACOLO: 1 MILIONE DI EURO
DI FATTURATO MANCATO PER I SOCI
COOPERATIVA ESIBIRSI

Scritto da il 18/04/2020

Oltre 1 milione di euro: è quanto non fattureranno, dal 23 febbraio fino al 3 maggio a causa dell’emergenza Covid-19, gli artisti della cooperativa Esibirsi di Pordenone e con sede operativa a Morsano al Tagliamento, associata a Confcooperative Pordenone e che è tra le più grandi del settore in Italia. Il vicepresidente Giuliano Biasin chiede “che venga allargata la forbice dei lavoratori dello spettacolo che hanno diritto di accedere agli incentivi stabiliti dal Governo con il decreto Cura Italia calando le giornate minime effettuate nell’anno 2019 e stralciando il comma 2 che esclude chi abbia in essere un’ulteriore posizione di dipendente. Oltre a questo che si possa garantire fin da subito che sia questi provvedimenti sia la cassa integrazione per i dipendenti del settore vengano garantite per l’intero perdurare delle limitazioni al fine di poter dare un minimo di serenità ai lavoratori del comparto che più di altri si sono visti letteralmente azzerare il fatturato e di conseguenza i compensi”. 
Relativamente alla cosiddetta fase due Biasin specifica che “realisticamente è dura pensare a un ritorno ai concerti, causa motivazioni sanitarie, ma il Governo potrebbe sbloccare almeno alcune tipologie di lavoro in campo artistico, come la musica d’intrattenimento che può essere svolta mantenendo le distanze ed i limiti obbligatori. Già solo questa decisione permetterebbe una piccola ripartenza per diversi dei nostri associati limitando almeno in piccola parte il danno. Da un rapido calcolo mancherà loro almeno un milione di euro da qui a inizio maggio, ma potrebbe anche essere una cifra per difetto”.
Esibirsi è la più grande cooperativa d’Italia tra quelle del settore cultura associate a Confcooperative, nonché una delle più innovative in quanto ha applicato i valori della cooperazione in un settore inusuale come quello dello show business. Fondata da Biasin insieme a Lucio Bot che ora ne è il presidente, conta oltre 4 mila 200 soci ai quali garantisce un rapido servizio nella gestione delle pratiche burocratiche legate alle esibizioni artistiche. Dalla nascita della cooperativa sono oltre 8 mila gli artisti, musicisti e deejay che si sono associati lungo il corso degli anni: solo per fare alcuni dei nomi più noti ci sono Albert Marzinotto, Gazebo, Remo Anzovino, Righeira, Morgan, Gerardina Trovato. Era socio anche Luis Bacalov, pianista e compositore premio Oscar per la colonna sonora del film “Il Postino”, recentemente scomparso. Attualmente soci sono i Jalisse, il duo vincitore del Festival di Sanremo 1997, che hanno ospitato in questi giorni Biasin in alcune dirette sulla propria pagina Facebook le quali sono state seguite da oltre 10 mila persone.
“Un’occasione – ha aggiunto Biasin -, grazie alla splendida ospitalità dei Jalisse, per ricordare come il comparto attenda risposte: ci stiamo muovendo anche rispetto ad un secondo aspetto che riguarda la ripartenza del settore. Insieme a Gli Stati Generali della Musica, promossi da Giordano Sangiorgi del Mei di Faenza stiamo lavorando ad una serie di proposte come sgravi fiscali per i locali che organizzano eventi di intrattenimento, concessione suolo pubblico gratuito ai locali che per rispettare i limiti di distanza in occasione degli eventi necessitano di un temporaneo ampliamento, contributi per chi riorganizza eventi che sono saltati a causa del Covid19 e molte altre proposte che favoriscano un ripresa del settore. E non si venga a dire che ci sono le alternative digitali: realizzare piccoli concerti sui social in diretta è cosa lodevole ma è un’attività gratuita, dietro agli artisti ci sono famiglie che hanno bisogno del necessario per vivere, la maggior parte infatti non sono “star” con conti milionari in banca. Finora i nostri soci che han potuto lavorare si contano sulle dita di una mano: per esempio due nostri soci, Nicoletta Oscuro e Matteo Sgobino, che dovevano realizzare uno spettacolo per il Css Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia, il quale ha confermato il progetto trasformandolo in visibile in streaming, nonché alcuni fonici che possono lavorare nel proprio studio privato”.
“Siamo al fianco degli artisti e delle nostre cooperative del comparto – hanno dichiarato il presidente di Confcooperative Pordenone Luigi Piccoli e il vicepresidente Fabio Dubolino, rappresentante del settore cultura -: si tratta di lavoratori che rischiano di venire dimenticati ma che hanno anche loro bisogno di risposte, in primis economiche. Per questo i nostri uffici stanno lavorando costantemente a favore di Esibirsi e delle altre realtà per portare queste esigenze all’attenzione del legislatore. Quando l’emergenza sarà finita, contiamo di favorire la ripresa anche attraverso il nostro progetto Solidarietà Cooperativa, il quale metterà in contatto le nostre cooperative associate in modo che si sostengano a vicenda affidandosi dei lavori: in tal senso musica, teatro e altre forme d’arte possono essere interessanti per varie iniziative”.


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