Selectra: con l’accensione dei termosifoni fino a 645 euro in più in bolletta | 7 consigli per risparmiare e ridurre i consumi
Scritto da Davide Macor il 24/12/2021
• L’85% del consumo annuo di gas, per chi ha l’impianto di riscaldamento autonomo, dipende proprio dall’utilizzo che se ne fa durante la stagione fredda.
• Quest’inverno, anche a causa dell’aumento record dei prezzi del gas, Selectra stima rincari in bolletta fino a 645 euro in più per la famiglia tipo* che è rimasta nel Mercato Tutelato.
• Per aiutare i consumatori ad arginare i costi in bolletta e ridurre gli sprechi, Selectra condivide 7 consigli pratici, dal corretto utilizzo delle valvole termostatiche alla scelta degli impianti domotici.
Da ottobre inizierà l’accensione dei termosifoni in tutta Italia, prima al nord (dal 15 ottobre) e progressivamente in tutto il resto del Paese.
Questo è sempre stato un momento cruciale dell’anno per l’aumento dei consumi anche considerando che secondo uno studio di Selectra, il servizio gratuito che confronta e attiva le offerte di luce, gas e internet per aziende e privati, il consumo invernale del gas per chi ha il riscaldamento autonomo rappresenta l’85% circa del consumo annuo.
Quest’inverno inoltre l’incremento previsto per le bollette rischia di avere pesanti ripercussioni sulle tasche degli italiani**. Secondo Selectra una famiglia tipo rimasta nel Mercato Tutelato rischia di spendere in bolletta, durante il periodo di accensione del riscaldamento, fino a 645 euro in più (rispetto all’inverno dell’anno scorso) nel caso in cui, come si prevede, i prezzi all’ingrosso del gas continuino a salire. Nello scenario più “ottimista”, cioè se i prezzi non dovessero aumentare ancora, Selectra stima comunque una spesa di 325 euro in più.
Proprio per aiutare i consumatori a contenere le spese e allo stesso tempo ridurre il proprio impatto sull’ambiente, Selectra ha raccolto 7 consigli per accendere e utilizzare in modo intelligente i termosifoni.
1 – Usare in modo intelligente le valvole termostatiche – Le valvole termostatiche, obbligatorie per legge nei condomini, sono un ottimo alleato del risparmio energetico, in quanto permettono di regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni, consentendo di non superare la temperatura impostata per il riscaldamento degli ambienti. Questi dispositivi, che si applicano alla valvola del termosifone, intervengono sul flusso del singolo radiatore e quando la stanza raggiunge la temperatura desiderata, indirizzano il calore prodotto verso gli altri caloriferi. Un buon accorgimento è di posizionare la valvola al massimo nel periodo tra aprile e ottobre, quando le caldaie centrali sono spente, in quanto aiuta ad evitare problemi di pressione alla loro riattivazione.
2 – Attenzione all’impostazione delle temperature – Per ridurre gli sprechi di gas, si consiglia di impostare la temperatura al minimo nelle stanze che non si frequentano per gran parte del giorno. In cucina con forno e fornelli accesi l’ambiente si riscalda comunque di 2-3 gradi: in tal caso i termosifoni possono essere impostati su una temperatura più bassa. In generale, la temperatura suggerita nel soggiorno si aggira intorno ai 20°C, mentre nelle camere da letto può essere anche inferiore di 1-2 gradi. Per ogni grado in meno, ricorda Selectra, si risparmia dal 5 al 10 per cento sui consumi di combustibile.
3 – Impostare la temperatura al minimo invece di spegnere il termosifone – Durante le assenze prolungate, è consigliabile non spegnere del tutto i termosifoni ma lasciarli accesi al minimo (la temperatura non dovrebbe superare i 12-15 gradi). Riscaldare la casa al rientro dopo aver spento completamente l’impianto termico richiederebbe infatti una quantità di energia significativa, portando ad un maggiore consumo di gas.
4 – Spurgare i termosifoni – L’aria che si accumula nei termosifoni può ridurre notevolmente la loro efficacia, poiché ostacola la circolazione dell’acqua causando una riduzione della potenza termica e di conseguenza un maggiore consumo di energia. Per questo è fondamentale sfiatare periodicamente i termosifoni, in particolare in autunno, prima di azionare la caldaia e attivare i termosifoni. Si tratta di una procedura molto semplice, che non richiede la presenza di un tecnico: basta infatti aprire lentamente la valvola dopo aver posizionato un recipiente per raccogliere eventuali perdite d’acqua, far uscire l’aria dai termosifoni fin quando il getto d’acqua non sarà costante, e infine richiuderla. È importante eseguire lo spurgo a freddo, o con la caldaia spenta almeno da un’ora.
5 – Attenzione alle ore di accensione – Tenere acceso l’impianto di riscaldamento di giorno e di notte non serve. In un’abitazione efficiente, infatti, il calore accumulato dalle strutture quando l’impianto è in funzione garantisce un sufficiente grado di comfort anche nel periodo di spegnimento. Il tempo massimo di accensione giornaliero varia per legge a seconda delle sei zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia: da un massimo di 14 ore giornaliere per gli impianti in zona E (nord e zone montane) alle 8 ore della zona B (fasce costiere del Sud Italia).*
6 – Evitare di coprire i termosifoni – Coprire i termosifoni fa abbassare la loro efficienza, ostacolando l’emissione del calore, e provoca alterazioni nella misura del calore da parte del contabilizzatore, incidendo sull’aumento dei consumi energetici. Per questo, è fondamentale che i radiatori siano liberi da oggetti come copritermosifoni, mobiletti a incasso o tende, così che l’aria possa circolare liberamente.
7 – Scegliere impianti domotici – A fronte di un investimento iniziale, la domotica permette di monitorare i consumi in tempo reale e in maniera più consapevole anche a distanza, attraverso lo smartphone. Il controllo remoto, i timer e i termostati smart permettono infatti di gestire gli impianti al meglio ed utilizzare l’energia solo quando è necessario.