Salute: Riccardi, da esperienza Covid sistema sanitario più flessibile | EFFE RADIO

Salute: Riccardi, da esperienza Covid sistema sanitario più flessibile

Scritto da il 06/06/2020

“Il Friuli Venezia Giulia ha 500mila malati cronici su 1,2 milioni di abitanti, quindi oggi la sfida è fare
tesoro dell’esperienza maturata durante l’emergenza Covid-19 per
riempire con servizi adeguati lo spazio tra il domicilio e
l’ospedale. Le recenti circolari ministeriali focalizzano
l’attenzione sulla riorganizzazione degli standard dei reparti di
terapia intensiva, per assicurare che il sistema sanitario sia
preparato a una possibile recrudescenza della pandemia. Ma credo
che non ci si possa concentrare solo su quest’aspetto senza
considerare un riequilibrio organizzativo che sposti il
baricentro dei servizi ai pazienti dall’ospedale al territorio e
alla risposta domiciliare”.
È questo il concetto espresso dal vicegovernatore del Friuli
Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, durante
la tavola rotonda dedicato alla gestione delle cronicità nella
Fase 2, organizzata dall’Advisory board di Senior Italia
FederAnziani del quale fanno parte esponenti delle principali
organizzazioni rappresentative del mondo medico-scientifico.
Nel corso dell’incontro è stato evidenziato che in Friuli Venezia
Giulia alcuni reparti e specializzazioni hanno proseguito le
proprie attività anche durante l’emergenza Covid-19, allo stesso
modo in cui hanno continuato ad essere eseguite visite e
interventi chirurgici urgenti o non rinviabili. Ora il sistema
sanitario regionale sta gradualmente riprendendo tutte le
attività, nel rispetto delle misure di sicurezza previste per il
contenimento del Coronavirus.
Riccardi ha spiegato che “il Friuli Venezia Giulia esce
dall’esperienza Covid-19 in qualche modo rafforzato; i
professionisti del nostro sistema sanitario hanno avuto la
straordinaria capacità di abbattere i muri delle singole
competenze, collaborando tra loro e supportando i colleghi dei
reparti maggiormente sotto pressione. Di questo dobbiamo fare
tesoro per rendere il sistema sanitario più flessibile e, di
conseguenza, capace di reagire a una situazione che si potrebbe
anche riproporre”.
In merito all’innovazione in ambito medico, il vicegovernatore ha
evidenziato che “la tecnologia e la telemedicina sono strumenti
da utilizzare a supporto dell’attività del medico e possono
offrire soluzioni innovative nell’ottica di ridurre al massimo il
periodo trascorso in ospedale dalle persone. In Friuli Venezia
Giulia abbiamo quindi deciso di destinare parte delle donazioni
effettuate dai cittadini alla Protezione civile a un progetto di
questo tipo, perché è fondamentale riuscire a creare una sorta di
“chilometro zero” dell’assistenza sanitaria a favore soprattutto
dei pazienti più fragili”.


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