Salute: Riccardi, a Brugnera primato di donazioni di sangue
Scritto da Davide Macor il 04/10/2020
L’esperienza
dell’Associazione friulana donatori di sangue trova una sintesi
di eccellenza in comune di Brugnera, nel quale, nel 2020, si è
registrato un primato nonostante il periodo non facile: in un
anno gli associati all’Afds hanno assicurato 1.500 donazioni, un
numero che colloca questa realtà al vertice nazionale per quanto
riguarda la raccolta di sangue rispetto al numero di abitanti.
Numeri da primato che, come ha evidenziato il vicegovernatore con
delega alla Salute, Riccardo Riccardi, intervenendo al congresso
provinciale di Afds, sono la punta di eccellenza di un sistema
che funziona e confermano la caratura del popolo del Friuli
Venezia Giulia, animato da sempre da sentimenti di disponibilità,
solidarietà, generosità, che in questo caso si concretizzano nel
dono del sangue.
Un dono che Riccardi ha evidenziato essere ancor più
significativo, se si considera che viene garantito senza poter
conoscere il destinatario, cioè la persona che grazie alla
donazione del proprio sangue potrà contare su migliori
possibilità di salute e di vita.
Riccardi ha ringraziato la sezione Afds di Brugnera – San
Cassiano di Livenza, che ha ospitato il congresso e festeggia
nell’occasione il sessantesimo dalla fondazione, per l’invito
all’evento molto partecipato, ma anche per avergli dato modo di
affrontare assieme agli amministratori della zona, presente il
consigliere regionale Ivo Moras, e ai cittadini, i temi della
riforma del sistema della salute.
Riccardi ha ribadito che è in lavorazione nuovo Piano sangue, uno
strumento essenziale per valorizzare l’attività dei donatori, che
non potrà non tenere conto dei cambiamenti in atto nella società,
nelle abitudini, negli obblighi e nello stile di vita imposti
dalla pandemia, rispetto alla quale la popolazione del Friuli
Venezia Giulia, ha ribadito il vicegovernatore, ha sempre tenuto
un comportamento esemplare: alla base della cultura del dono ci
sono infatti le emozioni delle persone nei confronti di chi
soffre o non si trova in buone condizioni di salute, nella
consapevolezza che un giorno chiunque di noi si potrebbe trovare
nelle condizioni di dover vivere personalmente una situazione
nella quale il dono del sangue diviene vita.
Nel concludere, Riccardi ha rivolto un caloroso ringraziamento a
tutto il mondo del volontariato, da quello della protezione
civile all’associazionismo legato alla salute e all’assistenza,
che concorre e concorrerà con efficacia a ottimizzare e
concretizzare il percorso avviato dal Piano sanitario regionale
adeguando il sistema ai cambiamenti in atto nella società e nel
comportamento dei cittadini anche in funzione della pandemia.