ROBERTO MUSSAPI, MAURICE GODELIER, BLAISE CENDRARS, GIUSEPPE PONTIGGIA, MENDELE SFURIM: le novità di Marietti 1820 di giugno/luglio | EFFE RADIO

ROBERTO MUSSAPI, MAURICE GODELIER, BLAISE CENDRARS, GIUSEPPE PONTIGGIA, MENDELE SFURIM: le novità di Marietti 1820 di giugno/luglio

Scritto da il 25/05/2022

Roberto MussapiLa voce del mare.Storie di viaggi, isole e naufragi
Collana: Le lampare, Pagine: 192, prezzo 18 euro, in libreria dal 17 giugno 2022

Viaggi in mare, vele spiegate al vento, sirene, tempeste, naufragi, pirati, isole. La metafora della navigazione è quella che esprime con maggiore potenza la nostra avventura umana nel mondo e la natura metafisica della letteratura: andare oltre, verso terre lontane, per tornare e restituire l’esperienza vissuta in forma di racconto.
Da Ulisse a Moby Dick, da Sindbad a Robinson Crusoe, dalla Tempesta di Shakespeare all’Isola del tesoro di Stevenson, la voce del mare consente un’autentica  esplorazione dei nuclei forti della nostra civiltà, del suo desiderio di scoperta, di avventura e di ritorno a casa. Perché solo il ritorno consente racconti, memoria, narrazione.
Roberto Mussapi, nato nel 1952, vive a Milano. Poeta e drammaturgo, è anche  autore di saggi, di traduzioni da autori classici e contemporanei e di opere narrative. La sua opera poetica è stata raccolta nel volume Le poesie, prefazione di Wole Soyinka, saggio introduttivo di Yves Bonnefoy (Ponte alle Grazie 2014). In seguito, tra i volumi recenti di poesia, I nomi e le voci. Monologhi in versi (Mondadori 2020), Lirici greci (Ponte alle Grazie 2021). Tra le opere in prosa, Il sogno della Luna (Ponte alle Grazie 2019), Villon (teatro, La Collana 2019).
Maurice GodelierLa vita sociale. Istruzioni per l’uso. Traduzione di Maria Paola Castiglioni
Collana: Madrepore, Pagine: 112, prezzo 10 euro, in libreria il 31 maggio 2022

Cos’è un bilancio sociale? Esiste un’ “essenza” dell’uomo? Cosa insegna la morte sulla vita umana? Quali sono, infine, agli occhi dell’antropologo, gli aspetti fondamentali della vita sociale? Affrontando queste domande che costituiscono sia l’oggetto delle indagini sul campo sia il cuore della riflessione antropologica, Maurice Godelier individua in particolare cinque presupposti dell’esistenza che delineano una “natura umana”, a cui si aggiunge sempre il carattere imprevedibile e aperto dello sviluppo storico.
Sottolineando i contributi della sua disciplina per la comprensione delle società umane nella loro diversità, l’autore ripercorre in modo vivace le tappe principali della sua ricerca, difende sia il distanziamento metodologico sia il senso di impegno e disegna un ritratto dell’antropologo come scienziato dell’intera umanità.
Maurice Godelier, antropologo di fama internazionale, è medaglia d’oro del Centro nazinale per la ricerca scientifica francese. Tra le sue pubblicazioni disponibili in italiano: Comunità, società, cultura. Tre chiavi per comprendere le identità in conflitto (Jaca Book 2010), L’enigma del dono (Jaca Book 2012) e Antropologia e marxismo (Pgreco 2015).

Blaise CendrarsSarajevo. Traduzione di Francesco Pilastro 
Collana: i Melograni, Pagine: 120, prezzo 12 euro, in libreria il 1 luglio 2022 
Scritto per la radiotelevisione francese e trasmesso la prima volta nel 1955, il radiodramma Sarajevo ruota attorno all’attentato del 28 giugno 1914, l’assassinio, per mano del nazionalista serbo Gavrilo Princip, dell’arciduca Francesco Ferdinando e di sua moglie. Con il suo corollario di preludi e code, l’evento viene messo in scena in un gioco di flash-back e dissolvenze narrative da alcuni improbabili avventori di una vineria nella Sarajevo degli anni ’50, dove, nel corso di un improvvisato processo alla Storia, si va cercando la ragione ultima delle cose. Cendrars avvicenda sul palcoscenico una pletora di personaggi secondari; tra questi si insinua la figura ondivaga e umorale del caso, che sembra farsi beffe di loro, trascinandoli nelle sue repentine giravolte. La palese e quasi comica sproporzione tra la natura quasi caricaturale dei personaggi e ciò che è accaduto nei quarant’anni intercorsi tra l’attentato e il «processo» in vineria fa scivolare il dramma nel grottesco. Come se la Storia non fosse che una farsa priva di spazi di redenzione.
Blaise Cendrars (1887-1961), poeta e scrittore svizzero naturalizzato francese, lascia il paese natale a sedici anni e, dopo una serie di viaggi che lo portano anche in Russia e in Cina, raggiunge Parigi nel 1910. Qui stringe amicizia con numerosi artisti, fra i quali Apollinaire, Modigliani, Léger e Chagall. Arruolatosi nella Legione Straniera, partecipa alla prima guerra mondiale e al ritorno si dedica alla letteratura e al giornalismo (è corrispondente di guerra al seguito dell’esercito inglese nel 1939). Ritiratosi ad Aix-en-Provence durante l’occupazione nazista, rientra a Parigi nel 1950. Tra le sue opere principali si ricordano La Prose du Transsibérien (1913), Moravagine (1926) e La Main coupée (1946).
Giuseppe PontiggiaLa lente di Svevo. Introduzione di Daniela Marcheschi 
Collana: Melograni, Pagine: 144, prezzo 12 euro, in libreria il 24 giugno 2022

Italo Svevo è l’autore che Giuseppe Pontiggia ha più studiato negli anni giovanili e alla cui tecnica narrativa ha dedicato la tesi di laurea discussa all’Università Cattolica di Milano nel 1959, qui riproposta in volume. Nel 2003 lo scrittore aveva affidato questo testo alla rivista Kamen’, per ripubblicarlo così come era stato pensato negli anni Cinquanta, quando gli studi  sulle tecniche narrative non erano diffusi. Pontiggia intendeva contribuire alla critica sveviana, ma anche mostrare un aspetto del proprio laboratorio di scrittore e critico, interessato a riconoscersi attraverso la «lente» di Svevo e l’approfondimento della sua geniale officina.
Attenta alle pieghe della realtà quotidiana, la scrittura sapiente di Pontiggia è un «luogo» di forte tensione formale, riflessiva ed etica. Le sue pagine, come quelle di Svevo, hanno lo slancio ideale di chi è consapevole che, nella letteratura e nelle arti, si gioca una partita fondamentale  per il soggetto e le strutture della società: da qui la parola chiara, l’ironia, la verve comico-satirica e la pietas con cui le contraddizioni umane vengono osservate.
Giuseppe Pontiggia (1934-2003), tra i maggiori scrittori e critici del secondo Novecento, collabora fin dalla fondazione (1956) con la rivista d’avanguardia Il Verri, diretta da Luciano Anceschi. Nel 1959 pubblica il suo primo romanzo autobiografico La morte in banca. Nella narrativa coglie brillanti successi di critica e di pubblico, vincendo tra l’altro il Premio Strega nel 1989 con La grande sera, il Super Flaiano nel 1994 con Vite di uomini non illustri, il Premio Chiara alla carriera nel 1997 e, infine, il Premio Campiello, il Premio Società dei Lettori e il Pen Club nel 2001 con Nati due volte, romanzo che viene tradotto in molte lingue e ispira il film Le chiavi di casa di Gianni Amelio.
Mendele Moicher Sfurim, I viaggi di Beniamino TerzoPresentazione di Claudio Magris. Traduzione e introduzione di Daniela Leoni.
Collana: Le lampare, Pagine: 256, prezzo 21 euro, in libreria il 10 giugno 2022

Spinto dalla lettura di favolosi libri di viaggio, Beniamino si avventura nel mondo accompagnato dal burlesco e assennato scudiero Senderl. Questa versione ebraica del Don Chisciotte è il capolavoro poetico di un’odissea comune alla letteratura yiddish, i cui eroi lasciano i piccoli e circoscritti borgo ebraici dell’Europa orientale per avventurarsi nel vasto e sconosciuto mondo. Non tanto per ricercare il nuovo, quanto per scoprire e accertare, sotto le apparenze, non di rado inquietanti, del diverso e del moderno, la presenza consolante di ciò che è già noto e familiare.
Mendele Moicher Sfurim (1833-1917) è lo pseudonimo di Sholem Yankev Abramowitsch, scrittore bielorusso di religione ebraica. Considerato il progenitore della moderna letteratura yiddish e della letteratura in ebraico moderno, esordì come scrittore con racconti e saggi di denuncia sociale, temi che attraversano tutta la sua produzione e che spesso vengono affrontati con inconfondibile ironia.
Claudio Magris, germanista e scrittore, ha insegnato Lingua e letteratura tedesca nelle Università di Trieste e Torino. Studioso della cultura mitteleuropea e della tradizione ebraico-orientale, è autore di saggi, romanzi e racconti. È membro dell’Accademia dei Lincei e collabora con il Corriere della Sera.

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