Porti: Pizzimenti, “Clean berth” migliora sostenibilità ambientale | EFFE RADIO

Porti: Pizzimenti, “Clean berth” migliora sostenibilità ambientale

Scritto da il 08/04/2020

“Nonostante l’emergenza, la Regione prosegue la propria attività anche nel settore della portualità, perché è indispensabile mettere a disposizione del mondo economico e delle attività produttive un sistema di approdi moderno, sostenibile a livello ambientale e di efficientamento energetico, a vantaggio anche dell’intera comunità”. Lo sostiene l’assessore regionale alle Infrastrutture, Graziano Pizzimenti, annunciando l’avvio del progetto “Clean berth” (Approdo pulito) – Cooperazione istituzionale transfrontaliera per la sostenibilità ambientale ed efficienza energetica dei porti. L’iniziativa è finanziata dal Programma Interreg Italia-Slovenia con un budget di 880 mila euro. Di tale somma, 181.647 euro sono destinati alla Direzione centrale Infrastrutture e territorio della Regione, per l’attuazione del progetto che avrà una durata di 24 mesi e che sarà guidato dall’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Orientale. Tra i partner figurano, oltre che la Regione Friuli Venezia Giulia, anche l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Settentrionale, l’Università del Litorale della Slovenia e Luka Koper, di Capodistria. “L’obiettivo del progetto – spiega Pizzimenti – è quello di migliorare la performance ambientale di tutti i porti dell’area compresa nel programma, ossia Trieste, Monfalcone, Porto Nogaro (dov’è prevista la sostituzione dell’impianto di illuminazione con un sistema a led), Venezia, Chioggia e Capodistria”. “Sulla base dell’analisi della situazione attuale e utilizzando come base di partenza le migliori pratiche europee e internazionali del settore – prosegue l’assessore – i partner del progetto elaboreranno piani d’azione per il rafforzamento della sostenibilità ambientale e dell’efficienza energetica dei porti di propria competenza”. “A tali strumenti di programmazione – specifica Pizzimenti nel concludere – faranno seguito concrete azioni pilota, tra le quali la realizzazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, l’installazione di sensori multi spettro su droni e radar per individuare la presenza di idrocarburi e inquinanti del mare, la sostituzione degli impianti di illuminazione portuale con sistemi a led, e l’acquisto di centraline per il monitoraggio dell’inquinamento acustico”.


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