PORDENONE TEATRO: AL VIA LE PRIMIZIE DE L’ARLECCHINO ERRANTE
Scritto da Davide Macor il 03/07/2020
Neanche durante il lockdown si erano fermati, proponendo a tutti la propria arte grazie a delle apprezzate dirette Facebook, ma ora è tempo di riprendere il ritmo degli spettacoli con pubblico e instaurare nuovamente questo rapporto fondamentale tra esso e gli attori: inizia l’estate della Scuola Sperimentale dell’Attore di Pordenone che, attraverso una serie di rassegne collaterali e una mano tesa alle altre compagnie locali che hanno sofferto come tutto il comparto dello spettacolo regionale per l’emergenza coronavirus, arriverà infine all’autunno con il tradizionale appuntamento del festival de L’Arlecchino Errante. “L’emergenza covid-19 – ha spiegato il presidente Ferruccio Merisi – si è trasformata in un’occasione per valorizzare ulteriormente delle nostre proposte che già effettuavamo per il pubblico, con tanti eventi diffusi usufruibili pure da piccoli gruppi. Si parte con “Le Primizie de L’Arlecchino Errante”, rassegna introduttiva il cui fulcro sarà lo spazio del Selvatico Hub, vera e propria “oasi teatrale” in città grazie alla convenzione con il Comune di Pordenone che ci ha messo a disposizione l’ex asilo di via Selvatico come sede”.
Il giorno 8 luglio la rassegna de Le Primizie de L’Arlecchino Errante aprirà ufficialmente la piccola arena estiva all’aperto nel giardino dell’ex asilo, alle 19 (orario che era stato utilizzato anche per le citate dirette Facebook), con in caso di maltempo la riproposizione il giorno successivo allo stesso orario. Il via sarà dato dallo spettacolo di clown “Bang Bang”, con Martina Santelia e Daria Sadovskaia nei ruoli classici del Bianco e dell’Augusto, ovvero il “direttore” e il “monello”. Questi schema basilare dei clown del circo produce sempre una grande allegria e “felicità di risata”, perché rappresenta una dinamica molto comune, che tutti in qualche modo sperimentano in qualche momento della vita: il principio di ordine che si scontra con i “disastri” più o meno casuali della imprecisione e della non-riuscita. Le papere si succedono ai tentativi di raddrizzarle, con un effetto domino, e tutto diventa come un sogno sfortunato che però trova sempre la sua salvezza nella più sana delle risate.
“L’apertura dell’arena in giardino – aggiunge Merisi – è stata molto desiderata dagli amici della Scuola Sperimentale dell’Attore. Prende forma in questo luglio 2020 in modo “distanziato”, come si dice, ma forse addirittura, invece che esserne penalizzata, la fruizione degli eventi da parte del pubblico sarà valorizzata da questa “aria” di rispetto tra le persone. L’Oasi Teatrale offre in giardino quattro ordini di sedute, dalle più basse alla più alte, per un totale di oltre cinquanta posti, un totale variabile a seconda della presenza di nuclei familiari o simili”.
È necessario prenotare, nelle ultime due ore precedenti lo spettacolo o anche direttamente su posto, arrivando con un piccolo anticipo. In caso di sovrannumero, si replica il giorno successivo, come anche in caso di pioggia. Info: 0434 311042; 340 9330447.
“Gli appuntamenti successivi delle Primizie 2020 – conclude Merisi – sono ancora da definire nel dettaglio, ma è certo che si terranno nei mercoledì e giovedì e che, oltre alle altre produzioni della compagnia di casa, ci sarà anche uno spazio di ospitalità dedicato alle altre compagnie del territorio che in questo momento hanno bisogno di riprendere a lavorare, come e forse più di altre categorie. Per questa ragione l’ingresso agli spettacoli di via Selvatico sarà libero, con la raccomandazione di un’offerta altrettanto libera e responsabile. Mai come in questo momento la produttività locale, anche in senso culturale, va sostenuta”.
Ci sarà anche spazio per la didattica. Il 6 luglio parte uno stage monografico con Ferruccio Merisi, che per tutti i lunedì e martedì di luglio condurrà esperienze di analisi e costruzione del personaggio per tutti i tipi di attore. Il linguaggio sarà quello del teatro contemporaneo, ma ci si eserciterà anche nel “recupero” del teatro classico. Il metodo di Merisi è impegnativo, ma anche molto appassionante e divertente. È previsto anche un saggio finale, alla fine di luglio. Invece il 13 luglio inizieranno i laboratori per bambini con Lucia Zaghet e per ragazzi con Daria Sadovskaia.