PORDENONE CITTA’FUTURA. Guardare la città dal punto di vista delle donne per progettare la città di domani
Scritto da Davide Macor il 29/09/2020
Elaborare un piano di intervento condiviso e partecipato che, recuperando e valorizzando risultati ed esperienze sinora realizzate, offra una lettura del territorio secondo una prospettiva di genere, al fine di rispondere in modo innovativo alle sfide demografiche, sociali ed economiche: dal post Covid-19 allo sviluppo sostenibile, dalle smart cities al lavoro del futuro, dal calo delle nascite a una popolazione che invecchia. Sfide che riguardano in modo diverso uomini e donne.
Questo l’obiettivo che si propone il progetto “Pordenone Città Futura”, ideato e promosso dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Pordenone, finanziato da un contributo regionale (LR 24/2019, artt. 83, 84, 85; Contributi annuali attività sulle pari opportunità – anno 2020). L’intervento – co-progettato in partnership con Ires Fvg, Anci Fvg, AnciFedersanità Fvg e Ordine dei giornalisti Fvg – sarà realizzato tra ottobre e dicembre 2020.
“Riteniamo fondamentale – spiega l’assessora Guglielmina Cucci – costruire un percorso strutturato, partecipato e coordinato di governance, nel quale le donne siano protagoniste e intervengano trasversalmente sulle tematiche-chiave connesse a: sviluppo economico, innovazione sociale, trasformazione demografica e ripensamento degli spazi e tempi della città. E questo sin dalla fase di elaborazione delle proposte, per fornire una lettura della città differente e per questo nuova, ma rappresentativa di quella maggioranza, che spesso viene vista e vissuta come minoranza: le donne”.
“Ancora una volta – afferma Giuseppe Napoli presidente di Federsanità Anci Fvg – Pordenone si mostra come città viva, che si interroga e si mette in discussione; dimostra di saper fare ricerca e proporre progetti innovativi”.
“Pordenone prosegue nel suo percorso di attenzione alle donne e alle pari opportunità – commenta Dorino Favot presidente Anci fvg – da Carta di Pordenone al Protocollo dei 50 comuni, dimostrandosi un elemento trainante per tutto il contesto regionale. Non a caso Cucci è stata nominata referente del tavolo Anci fvg per le politiche genere, una nomina conquistata sul campo, grazie a una visione di ampio respiro e a una progettualità innovativa”.
Il progetto si presenta come una sperimentazione unica a livello regionale, replicabile anche in altri contesti urbani. Esso si basa su un “ascolto attivo” e partecipato della città, volto a comprendere e analizzare le difficoltà pratiche dal punto di vista delle donne, raccogliendo proposte e suggerimenti, al fine di implementare politiche operative che possano fornire risposte in grado di migliorare i servizi offerti dalla città, a 360°, e in particolare per quanto riguarda quegli ambiti in cui permangono criticità e barriere al percorso di piena parità, ovvero: le opportunità economiche, produttive e innovative, lavorative, di welfare e conciliazione. Il tutto con uno sguardo a lungo termine, guardando all’Agenda Onu 2030, e ai relativi obiettivi di sviluppo sostenibile.
Innovativa sarà anche la metodologia di lavoro, che fa riferimento alla ricerca-azione, per favorire la facilitazione del dialogo e la co-progettazione: i focus group, che hanno il coordinamento scientifico di Ires Fvg, utilizzeranno la metodologia degli “esercizi di futuro” basata sull’approccio UNESCO dell’Università di Trento e la U-Theory del MIT di Boston, la visualizzazione grafica (grazie alla partecipazione della fumettista Sara Pavan), e percorsi di “immersione e scoperta” della città al femminile, secondo la metodologia del game based learning e dei giochi di ruolo (con Michele Viel e Alan Mattiassi).
Le persone partecipanti saranno dunque protagoniste, potranno confrontarsi con istituzioni e soggetti-chiave del mondo del lavoro e del welfare, guardando al futuro ed elaborando, al termine dei tre appuntamenti, un manifesto-decalogo e delle linee guida per la formulazione di politiche operative, per garantire l’effettiva parità di genere in ambito cittadino, ponendo al centro azioni di riqualificazione e rigenerazione urbana e sociale seguendo tre tematiche; lavoro, innovazione, impresa; invecchiamento e rapporto tra le generazioni; rapporto tra i margini e il centro. Si lavorerà su più dimensioni che considerano la conciliazione vita-lavoro, la valorizzazione e la partecipazione femminile alla vita pubblica, sociale, economica e decisionale.
L’azione si rivolge prevalentemente alle donne del territorio cittadino, purché maggiorenni.
A inizio dicembre, saranno presentati i risultati e un Manifesto per Pordenone città del futuro (dal punto di vista delle donne).
Pordenone Città futura è una progettazione dell’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Pordenone, che si inserisce in un percorso consolidato di iniziative e azioni positive a favore delle pari opportunità tra uomini e donne, mirato ad agire sulle molteplici dimensioni che intervengono a rallentare il percorso di piena parità, rafforzando la partecipazione femminile allo sviluppo locale, per il superamento dei divari esistenti in ambito socioeconomico, per risolvere la problematica della conciliazione tra vita e lavoro femminile. Tutto questo coinvolgendo le giovani generazioni sulle tematiche del rispetto e della parità di genere e intervenendo in prevenzione e contrasto della violenza di genere, in ogni sua forma.
Project manager di Pordenone Città Futura è Chiara Cristini, ricercatrice Ires fvg, che lavorerà in team con Michele Viel, educatore e facilitatore Lego Serious Play e Alan Mattiassi, psicologo del gioco, consulente scientifico e ricercatore che opera nell’ambito delle neuroscienze del gioco, del giocare e della gamification e tra gli autori di Free To Choose.
Sara Pavan, social media manager di Rizzoli Lizard, referente per la didattica del PAFF!, è un’attivista creativa. Fa parte del team che sta realizzando Gluo, la piattaforma collaborativa del volontariato, un progetto del CSV FVG premiato anche da Friuli Innovazione. Ha scritto “Il potere sovversivo della carta”; ha preso parte all’antologia di fumetto femminista “Post Pink”, edita da Feltrinelli Comics.