PASOLINI: A CASARSA VOCE AI SUOI SCRITTI CORSARI A TEATRO | EFFE RADIO

PASOLINI: A CASARSA VOCE AI SUOI SCRITTI CORSARI A TEATRO

Scritto da il 12/05/2021

Prosegue a Casarsa della Delizia l’edizione primaverile di Lùsignis – Nei borghi di Pasolini, che in questo 2021 in cui anche il mondo della cultura punta alla ripresa dopo le sfide della pandemia si sdoppia con anche un’edizione in autunno.

La rassegna, organizzata e ideata dall’Assessorato alle Politiche Culturali e del Territorio della Città di Casarsa della Delizia insieme a Giacomo Trevisan, è nata per far conoscere e apprezzare, sia dal punto di vista artistico che turistico, i luoghi in cui visse e scrisse, il grande poeta, intellettuale e regista Pier Paolo Pasolini

Il secondo appuntamento del programma è con i celebri “Scritti Corsari”, la raccolta degli articoli che Pasolini negli anni Settanta fino alla sua morte scrisse sul Corriere della Sera. Uno di essi, tra i più celebri, lamenta la fine della civiltà contadina a favore di quella industriale e la morte delle lucciole, dette lùsignis in lingua friulana.

Venerdì 14 maggio alle 18 sul palco del teatro comunale Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia – con possibilità sia di assistervi in presenza (con prenotazione obbligatoria) che online sulla pagina Facebook “Eventi a Casarsa della Delizia” – ci sarà la messa in scena degli articoli da parte dello storico collettivo goriziano Terzo Teatro, attivo dal 1977. Letture di Giorgio Amodeo. Presenta Flavio Vidoni.

“Pensata nel 2020 per celebrare i 45 anni dalla morte del poeta casarsese avvenuta nello stesso anno in cui vennero pubblicati gli Scritti corsari – spiega Fabio Cristante assessore alle Politiche Culturali e del Territorio della Città di Casarsa della Delizia – questa letturadi Terzo Teatro mette in evidenza gli interventi più dirompenti dell’epoca e traccia un’analisi ancora valida per la nostra attualità. E nel cosiddetto “articolo delle lucciole”, che ha ispirato la nostra rassegna, Pasolini elegge la loro scomparsa a simbolo della scomparsa della civiltà contadina e dell’inesorabile avvento della “mutazione antropologica” propiziata dal consumismo che avrebbe progressivamente ingrigito il vitale mosaico di culture popolari della Penisola”.

La rassegna si svolge con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia

E in collaborazione con Comune di Sedegliano, Centro Studi Pier Paolo Pasolini, Centro Studi Padre David Maria Turoldo, Pro Casarsa della Delizia, Par San Zuan.

Prenotazione richiesta per tutti gli eventi (posti limitati)

Ufficio cultura Comune di Casarsa della Delizia

telefono 0434 873981

email [email protected]

ESTRATTO ARTICOLO DELLE LUCCIOLE

Nei primi anni Sessanta, a causa dell’inquinamento dell’aria, e, soprattutto, in campagna, a causa dell’inquinamento dell’acqua (gli azzurri fiumi e le rogge trasparenti) sono cominciate a scomparire le lucciole. Il fenomeno è stato fulmineo e folgorante. Dopo pochi anni le lucciole non c’erano più. (Sono ora un ricordo, abbastanza straziante, del passato: e un uomo anziano che abbia un tale ricordo, non può riconoscere nei nuovi giovani se stesso giovane, e dunque non può più avere i bei rimpianti di una volta).

Quel “qualcosa” che è accaduto una decina di anni fa lo chiamerò dunque “scomparsa delle lucciole”.

(PIER PAOLO PASOLINI Il vuoto del potere ovvero, «Corriere della Sera», 1 febbraio 1975 poi in Scritti corsari col titolo L’articolo delle lucciole)

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