Omnibus: Opposizioni critiche, norme tampone e non emergenziali | EFFE RADIO

Omnibus: Opposizioni critiche, norme tampone e non emergenziali

Scritto da il 09/06/2020

“Non si tratta di un provvedimento urgente o collegato agli effetti emergenziali inerenti al Covid-19. Si tratta, invece, di un ddl multisettoriale di manutenzione, nato per volontà della Giunta Fvg con l’obiettivo di semplificare e sburocratizzare alcune procedure, rendendo più efficaci le disposizioni di legge che necessitavano di essere perfezionate”. Lo ha affermato oggi in Consiglio regionale, a Trieste, l’assessore regionale Pierpaolo Roberti nel corso della discussione generale sul ddl 93. Gli 84 articoli della legge Omnibus in oggetto prevedono Disposizioni in materia di finanze, patrimonio e demanio, funzione pubblica, autonomie locali, sicurezza, politiche dell’immigrazione, corregionali all’estero e lingue minoritarie, cultura e sport, infrastrutture, territorio e viabilità, risorse agroalimentari e forestali, lavoro, formazione, istruzione e famiglia, ambiente e energia, cooperazione allo sviluppo e partenariato internazionale e sanità. Il dibattito, immediatamente successivo alla lettura delle relazioni di maggioranza e minoranza, è stato aperto dagli interventi piuttosto critici dei consiglieri regionali del Partito democratico, Enzo Marsilio e Franco Iacop. Il primo ha puntato il dito sulla tematica “del metodo e del comportamento legato a questa norma. Non è possibile che, a fronte di accordi presi tra sindaci dello stesso territorio che fissano priorità e di graduatorie presenti nei vari bandi, un provvedimento di legge vada a stravolgere tutto per favorire un Comune o l’altro. Non entro nel merito della validità delle singole esigenze, ma questo modo di fare non regge. La Giunta risolva questi problemi in altro modo”. Iacop ha invece rilevato che “le comunità locali richiedono ben altro”. La collega di partito Mariagrazia Santoro ha esordito sottolineando di non vedere “niente di nuovo sotto il sole, ma solo modifiche di norme appena fatte. Tuttavia, la semplificazione non è assenza di regole, ma la presenza di regole chiare. Non si facciano finte norme generali per risolvere situazioni particolari”. Il consigliere Tiziano Centis (Cittadini) ha definito il ddl 93 “un contenitore di manovre correttive che dimostra fretta attraverso interventi tampone. Di urgenza c’è ben poco e, a volte, proprio non esiste. Siamo comunque disponibili a discutere su emendamenti costruttivi e migliorativi”. Massimo Moretuzzo (Patto per l’Autonomia) ha dichiarato che “questo non mi sembra il modo giusto per deliberare. La norma in oggetto va incontro a indicazioni che arrivano dall’esterno e ai Comuni serve la capacità di gestire in autonomia dei compiti che risultano impossibili per mancanza di fondi. Voterò a favore delle poste, previa presentazione di subemendamenti”. Roberti, in sede di replica, ha sottolineato che “poiché l’ho sentito dire più volte, il termine provvedimento urgente non è presente in nessuna parte della norma. Ne abbiamo fatti molti, ma non in questo caso. Si tratta, invece, di un articolato già presentato nel mese di febbraio e il fatto di portarlo oggi in Aula significa che ogni tanto un tagliandino ci sta, ma anche che durante le fasi di emergenza si sviluppano problematiche che richiedono determinate misure”. “Per quanto concerne la sicurezza – ha proseguito Roberti – oltre a impegnare 800mila euro di meno, si prevede altri 700mila per i Comuni beneficiari non toccati in precedenza con la possibilità di coprire anche le spese legate alla sanificazione. Cerchiamo di dare risposte concrete, offrendo sollievo alle amministrazioni locali e andando incontro alle molteplici esigenze”. Infine, l’assessore ha sottolineato di “non aver tolto alcun fondo ai Comuni, neppure un centesimo. Piuttosto, l’intervento è previsto sui finanziamenti che le singole amministrazioni hanno dichiarato di non poter spendere entro il 2020, senza intaccare le annualità passate. Tutte cifre che verranno puntualmente riassegnate nel 2021 con l’assestamento di bilancio”. Le repliche dei relatori sono state aperte dal consigliere Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) che ha definito “queste Omnibus quasi degli scivoli, utili per fare manutenzione. Continuo a non valutare positivamente il ddl, perché le leggi dovrebbero essere programmatiche e non azioni di mera deroga, aggiustamento o ritocco estemporaneo”. Cristian Sergo (M5S), rimarcando “di aver letto per la prima volta questi contenuti solo il 19 maggio e non certo in febbraio”, ha aggiunto che “sarebbe quasi il caso di avanzare una chiesta per stralciare tutto quello che non riguarda il Covid-19”. Il dem Diego Moretti ha anticipato “osservazioni di carattere tecnico e metodologico su alcuni emendamenti. In alcuni provvedimenti urgenti, invece, sono state inserite norme che di urgente non hanno niente. Le questioni che abbiamo sollevato sul contributo Verzegnis oggi sono tornate in prima pagina: rinnoviamo perciò l’invito alla Giunta affinché ritiri quell’emendamento, insieme a quelli conseguenti, perché rischiano di creare contenziosi difficili da gestire”. Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar) ha difeso il provvedimento, evidenziando che “l’attuale Maggioranza, come accadeva in passato con quelle di allora, ha ascoltato le esigenze del territorio e cercato di dare le risposte migliori: le necessità sono tante e non si possono ascoltare tutte. Speriamo di aver individuato quelle giuste”. Il forzista Giuseppe Nicoli, dal canto suo, ha esordito parlando di “critiche che fanno riflettere sulle questioni che andremo a gestire in futuro su una norma che punta ad arrivare presto alla sburocratizzazione per semplificare le condizioni di vita. In tema urbanistico, molti sostengono che monetizzare gli standard sia un peccato. Le nostre città e i nostri paesi, dove è importante valorizzare l’aspetto storico, devono invece essere riqualificate e questo è un modo per dare alle amministrazioni locali la possibilità di reperire le risorse per utilizzare nuovi spazi”. In chiusura, il rappresentante di FI ha confermato l’opportunità di “inserire nell’articolato il tema dei vettori ferroviari da e verso l’estero per il potenziamento di una piattaforma logistica assai preziosa in una regione collocata nel cuore del sistema Europa. Ora la stessa operazione andrà fatta utlizzando incentivi importanti per il trasporto non solo dei passeggeri, ma anche delle merci”. La discussione generale è stata archiviata con le parole del leghista Mauro Bordin che ha sottolineato come questa legge rappresenti “una forma di manutenzione per correggere e sistemare passaggi specifici. Tra questi, alcuni emendamenti di particolare rilievo, come quello sull’indennità per i sindaci che rispondono in maniera concreta ai meriti dei primi cittadini. Purtroppo, a causa della situazione generale, la Omnibus che avremmo dovuto discutere in aprile è arrivata fino a giugno, ma l’assestamento di bilancio tornerà utile per approfondire altre questioni”.


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