Omar Sosa e Seckou Keita, sabato 4 due miti del jazz per il gran finale del Volo | EFFE RADIO

Omar Sosa e Seckou Keita, sabato 4 due miti del jazz per il gran finale del Volo

Scritto da il 03/12/2021

GRAN FINALE SABATO 4 DICEMBRE CON I RITMI CALDI E TRAVOLGENTI DI DUE MITI DEL JAZZ, IL PIANISTA CUBANO OMAR SOSA E IL MAESTRO DI TORA E CANTANTE SENEGALESE SECKOU KEITA

 

PRESENTERANNO CON IL BATTERISTA GUSTAVO OVALLES “SUBA”, OVVERO ALBA IN LINGUA MANDINKA, SCRITTO DURANTE IL LOCKDOWN, INNO ALLA SPERANZA E A UN CAMBIAMENTO RADICALE DEL MONDO DOPO LA PANDEMIA, PREGHIERA PER LA PACE 

 

In collaborazione con la rassegna “Gli occhi dell’Africa”  

 

Gran finale per la 17.edizione de Il volo del jazz di Circolo Controtempo sabato 4 dicembre alle 21, nel teatro Zancanaro di Sacile, dove la rassegna offrirà ancora al suo pubblico due miti del jazz: il pianista cubano Omar Sosa e il maestro della kora e cantante senegalese Seckou Keita, accompagnati dalla batteria di Gustavo Ovalles. Quest’ultimo concerto dai ritmi caldi e avvolgenti arriva dopo cinque serata caratterizzate dal jazz made in Usa e Uk, passando per le atmosfere del Nord Europa e un ospite speciale come Vinicio Capossela che ha festeggiato a Sacile i 30 anni di carriera ed è stato realizzato in collaborazione con Caritas Diocesana Concordia-Pordenone e Cinemazero nell’ambito della rassegna “Gli occhi dell’Africa”.

Il leggendario duo Sosa-Keita presenterà SUBA, loro secondo album, scritto e registrato nel 2020 durante il lockdown globale, un disco che è un inno alla speranza, a una nuova alba di compassione e di cambiamento reale del mondo dopo la pandemia, nonché un richiamo viscerale ad una preghiera perenne per la pace e l’unione tra le persone. 

L’Oceano Atlantico separa Cuba e Senegal, paesi d’origine rispettivamente di Omar Sosa e Seckou Keita, una distanza temperata dalla loro comune e ancestrale connessione con l’Africa. SUBA significa ‘alba’ in Mandinka, la lingua nativa di Seckou, e l’alba è anche il suo momento preferito della giornata, un’ora di energia e speranza. Per Omar, l’album è una sentita reiterazione delle più antiche preghiere dell’umanità. “Il progetto è l’Africa, fatta a modo nostro. Presentiamo le nostre tradizioni, ma sempre nel rispetto e nell’ascolto dell’altro, con molta umiltà. Nessuno al commando, al comando c’è la musica, al comando c’è il messaggio. Ciò che l’Africa può insegnare al mondo è la spiritualità che si nasconde dietro ogni cosa” – dice Omar – “Siamo spesso schiavi della nostra pazza e umiliante società, dove tutti hanno bisogno di avere successo”. 

Questa 17.edizione de Il volo del jazz, firmata da Loris Nadal,  avviata il 30 ottobre, ha ancora una volta raggiunto l’obiettivo di Controtempo, che insieme al Comune di Sacile la Regione Friuli Venezia Giulia e il supporto di Connessioni Circolo Mario Fain Aps lavora per portare in regione la musica dei più grandi jazzisti internazionali, spesso declinata in progetti esclusivi e proposte nate appositamente per la rassegna.

Da sempre la rassegna è completata e arricchita da alcuni eventi, che quest’anno ruotano attorno a una figura leggendaria, il geniale Charles Mingus, del quale nel 2022 ricorrerà il centenario della nascita. Un progetto realizzato in collaborazione fra Circolo Controtempo e Paff! Palazzo Arti Fumetto Friuli, che si esprime in più iniziative e che, anticipando le celebrazioni di cui sarà costellato l’anno prossimo, ha già dato prodotto la graphic novel “Mingus” scritta da Flavio Massarutto e disegnato da Pasquale Todisco “Squaz”, pubblicata da Coconino Press (Fandango) e la mostra allestita al PAFF! di Pordenone “MINGUS – Master of Jazz”, con in esposizione le tavole originali di Squaz

 

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Info +39 3516112644 / ticket@controtempo 


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