Midnight Guest unisce l’heavy rock e il rock occulto degli anni ’70 in un nuovo ep | EFFE RADIO

Midnight Guest unisce l’heavy rock e il rock occulto degli anni ’70 in un nuovo ep

Scritto da il 22/01/2022

“Satanic Panic Attack” è l’ultima uscita di Midnight Guest, l’EP contiene quattro tracce. Mixato da Daniel Stunges, masterizzato da Arthur Joly e cover da Juarez Tanure, il disco presenta influenze musicali da Black Sabbath, Type O’Negative e rock alternativo.

L’EP “Satanic Panic Attack” presenta un gioco di parole; “Satanic Panic” deriva dal “Satanic Panic” degli anni ’80, dove le persone davano la colpa a qualcosa che presumibilmente era coinvolto nel satanismo; hanno bruciato dischi rock e hanno detto che Dungeons & Dragons era una specie di diavolo. Un mix di isteria e caccia alle streghe. “Panic Attack” deriva da un tema che compare in 3 delle 4 canzoni dell’EP: ansia e attacchi di panico. Midnight Guest ha messo insieme una delle cose emerse di più durante la pandemia: l’aumento dell’ansia tra le persone e anche la caccia alle streghe e la lotta contro i mulini a vento che abbiamo visto principalmente da questo governo pazzo e dai suoi sostenitori, anche se mi sembra un fenomeno globale.

Circa le canzoni:
“Sounds Like Doom”: L’ispirazione iniziale fu la caduta di Costantinopoli nel 1453 e come sarebbe essere all’interno di una città assediata. Il sottotesto riguarda la sindrome di panico, l’ansia e il tentativo di non essere paralizzato dalla paura.

“The Hour of the Wolf”: Il testo è ispirato all’omonimo film di Ingmar Bergman e al poema del XVI secolo “The Dark Night of the Soul”. Una frase del film lo riassume bene: “The Hour of the Wolf è l’ora tra la notte e l’alba. È l’ora in cui la maggior parte delle persone muore, quando il sonno è più profondo, quando gli incubi sono più reali. È l’ora in cui gli insonni sono perseguitati dalla loro paura più profonda, quando i fantasmi e i demoni sono più potenti. L’ora del lupo è anche l’ora in cui nasce la maggior parte dei bambini”. “Ognuno ha la sua ora da lupo nella notte oscura dell’anima”, cita Daniel Stunges mentre compone il brano.

“If I Could”: parla dell’ansia causata dall’essere bombardati da troppe informazioni, dal peso delle scelte e dal sentirsi paralizzati. È una canzone che cerca di essere minimalista, ipnotica e ha una sezione Bridge/solo ispirata ai Thin Lizzy.

“Carve Heaven Outta Hell”: è la prima canzone composta da Daniel Stunges insieme agli altri membri della band. Musicalmente sono dei super Black Sabbath, molto lenti, pesanti e pieni di dissonanze. L’assolo di chitarra alla fine è stato suonato dal cantante Kjetil.

Come ponte tra il presente e il passato, Midnight Guest sintonizza l’heavy rock e il rock occulto degli anni ’70 con un look moderno. Il progetto creato nel 2020 dal chitarrista Daniel Stunges si unisce alla voce di Kjetil Landsgard, direttamente dal Canada, e ai musicisti Tadeu Correa alla batteria ed Eduardo Oliveira al basso. La genesi di Midnight Guest nasce dal desiderio di creare all’interno del genere rock occulto, reso popolare da nomi come Black Sabbath e Ghost, ma che aveva anche un’attitudine punk mista a metal, come nel caso di Motörhead e Misfits. Questo suono più analogico ha guidato l’intera produzione.

 
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