L’evoluzione della cybersicurezza: la storia della torinese ToothPic che ha trasformato lo smartphone in una chiave sicura per l’autenticazione | EFFE RADIO

L’evoluzione della cybersicurezza: la storia della torinese ToothPic che ha trasformato lo smartphone in una chiave sicura per l’autenticazione

Scritto da il 19/04/2021

Trasformare ogni smartphone in una chiave sicura per l’autenticazione online. Da questa intuizione è nata ToothPic, la startup innovativa made in Torino al servizio della cyber sicurezza.

 

Spin-off del Politecnico di Torino, è stata fondata da Enrico Magli, Diego Valsesia, Giulio Coluccia e Tiziano Bianchi, ricercatori e professori del Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni del Politecnico di Torino nonché inventori dei 4 brevetti alla base dei prodotti offerti dalla startup.

ToothPic ha infatti inventato, progettato, sviluppato e brevettato una tecnologia MFA (Multifactor Authentication) unica al mondo. Permette infatti allo smartphone di diventare una chiave di accesso sicura per l’autenticazione online, eliminando così la necessità di ulteriori password o device esterni, sfruttando la firma nascosta e involontaria che lascia ciascuna fotocamera.

 

Un’eccellenza scientifica che è stata recentemente riconosciuta anche dalla IEEE Computer Society che ha conferito ai quattro fondatori di ToothPic il Best Paper Award per un loro articolo pubblicato sulla rivista scientifica IEEE Multimedia dal titolo “ToothPic: Camera-Based Image Retrieval on Large Scales” per l’anno 2019. Si tratta di un premio che viene assegnato all’articolo, tra quelli pubblicati dalla rivista, che meglio descriva un’innovazione scientifica di particolare rilievo nell’ambito della multimedialità. “Nell’articolo abbiamo descritto il sistema di ricerca di fotocamere sulla base di impronte digitali compresse del sensore ottico e la sua implementazione in un sistema ad alte prestazioni, con applicazioni possibili di tipo forense e nei social network”, spiegano i fondatori di ToothPic. La tecnologia descritta nell’articolo è basata su proprietà intellettuale brevettata dai fondatori della start-up, parte della quale è anche utilizzata nei prodotti di autenticazione. “Questo premio testimonia il grande lavoro e l’importanza della nostra ricerca che è alla base dei prodotti e del business plan dell’azienda: di questo siamo estremamente orgogliosi”.

 

Quello di ToothPic è stato un percorso di crescita che ha preso il via ancor prima della costituzione legale della società (avvenuta nel 2016) nei laboratori del Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni del Politecnico di Torino, durante attività di ricerca pubblica universitaria finanziata da 2 progetti ERC dell’Unione Europea (uno Starting Grant e un Proof-of-Concept Grant).
Il primo progetto era focalizzato sulla ricerca e lo studio di tecniche innovative legate alla compressione di dati multimediali. Tuttavia, dopo aver assistito ad un talk sullo studio delle PUF (Physical Unclonable Function) legate alle impronte digitali rilasciate dai sensori fotografici all’interno delle fotografie, i futuri fondatori di ToothPic decisero di cambiare prospettiva per concentrarsi sullo studio di questo tema e valutarne le applicazioni nell’ambito della cybersecurity.

In seguito ai primi esperimenti di successo, il team ha quindi intrapreso un percorso in collaborazione con l’ufficio di Trasferimento Tecnologico del Politecnico per avviare tutte le pratiche necessarie per il primo brevetto e concentrarsi poi, tra il 2016 e il 2017, sulla fase prototipale universitaria.

 

Grazie ai fondi aggiuntivi garantiti dal secondo progetto, dedicato all’esplorazione delle fasi di prototipazione e business development, sono state quindi gettate le basi per intraprendere le attività di Proof of Concept e la costituzione della società anche grazie alla collaborazione con I3P, Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino, che ha seguito e sostenuto la startup per tutta la fase di applicazione al bando. Proprio la vittoria del bando ha permesso a Toothpic di ricevere fondi e contributi pubblici, elargiti anche dalla Regione Piemonte, che si sono rivelati necessari per portare avanti le prime attività di sviluppo tecnologico e aziendali.

 

Insieme al Politecnico di Torino, ToothPic ha poi intrapreso le prime trattative con il fondo VV3TT che hanno portato nel 2018 al primo round seed di investimento del valore di 300 mila euro, grazie al quale Toothpic ha potuto proseguire con le attività di sviluppo e portare la tecnologia ad una maturità tale da essere testata sul mercato. Parte delle risorse sono state inoltre impiegate nel corso del 2019 per consolidare l’azienda, inserendo figure professionali con specifiche competenze commerciali, essenziali ad affrontare  la fase di Business Development e Go to Market.

 

Il 2020, nonostante le difficoltà dovute dalla crisi da Covid-19, è stato per ToothPic un anno di svolta importante durante il quale la startup ha consolidato e rafforzato il proprio business portando avanti tutte le attività propedeutiche all’entrata sul mercato di riferimento. Questo anche grazie all’ottenimento della Certificazione internazionale FIDO (Fast IDentity Online) dalla FIDO Alliance per il proprio software, che di fatto riconosce che la soluzione di autenticazione proposta da ToothPic sia non solo conforme e interoperabile con gli standard di mercato in materia di sicurezza, ma utilizzabile dagli utenti in modo semplice e sicuro senza ricorrere a password combinate.
Infine, ToothPic ha concluso – tra fine 2020 e inizio 2021 – un round di investimento di 810 mila euro, sostenuto da VV3TT (Vertis Venture 3 Tech Transfer) di Venture Factory e dal Club degli investitori di Torino, uno dei principali network di Business Angel italiani, raggiungendo così 1,1 milione di euro di investimenti tra il 2018 e il 2020.


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