“L’ECONOMIA DI CLARA. Breve viaggio nella scienza del quotidiano” di Pierangelo Dacrema | EFFE RADIO

“L’ECONOMIA DI CLARA. Breve viaggio nella scienza del quotidiano” di Pierangelo Dacrema

Scritto da il 08/04/2021

«Mi chiamo Clara e ho finito la quinta elementare (…). La mia estate l’ho trascorsa a prendere appunti su un argomento che mi interessa sempre di più: l’economia. Non sono capace di spiegare in poche parole che cosa l’economia è, ma perché m’interessa L’economia attraversa la vita di tutti, e quindi anche la mia. Da quando mi sveglio la mattina fino a quando mi addormento la sera l’economia non si ferma, è sempre viva. E non smette mai di intrecciarsi con quello che faccio. Sembra incredibile ma è così, ogni giorno e ogni ora del giorno. Bevo latte e miele, vado a scuola, torno a casa, guardo la televisione, mangio una mela, mi comprano un vestito, prendo l’autobus o mi accompagnano in automobile: tutti fatti economici. Sì, proprio così, una vita piena zeppa di fatti economici».

 

Che cos’è il denaro? Perché ci sono i poveri e le disuguaglianze? Come funziona una banca? Che cos’è l’efficienza? In sette brevi capitoli Pierangelo Dacrema, professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari, spiega anzi fa spiegare alla piccola Clara, una bimba di 10 anni, che cos’è l’economia attraverso esempi tratti dalla storia e dalla vita quotidiana. L’economia di Clara risponde a quesiti specifici (che cosa è la moneta? che cosa sono i prezzi? che cos’è il capitalismo?) o di ordine generale (che cos’è un’economia di mercato? perché c’è un divario tra ricchi e poveri? perché un dipinto può valere più di un altro?) e chiarisce il ruolo dei grandi pensatori dell’economia (Marx e Keynes). L’economia, sostiene l’Autore, non è una materia specifica del nostro tempo, legata al denaro, ma accompagna l’essere umano da quando è comparso sulla terra. Sì, ci spiega Clara, l’economia esisteva anche nel Paleolitico e non è legata ai soldi bensì ai gesti e al comportamento umano.

Dice Clara: «“Mamma, in che senso c’è povertà e povertà? Vuoi dire che qui da noi è povero chi non può comprarsi l’automobile mentre c’è chi in Africa, in Asia o nell’America Latina soffre la fame e non beve acqua potabile?”»

Pierangelo Dacrema, docente di lungo corso, tratta l’economia come una scienza dello spirito. Nato nel 1957, laureato in Bocconi nel 1980, professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari dal 1993. Ha insegnato all’Università Bocconi di Milano, all’Università Cattolica di Milano, all’Università di Bergamo e di Siena, alla Nuova Accademia di Belle Arti (Naba) di Milano e all’Università di Messina. Insegna attualmente all’Università della Calabria, nel Dipartimento di studi umanistici. Le sue principali pubblicazioni non accademiche: La morte del denaro. Una rivoluzione possibile, Marinotti, 2003; Trattato di economia in breve. Frammenti di filosofia del gesto, Rubbettino, 2005; La dittatura del PIL, Marsilio, 2007; La crisi della fiducia. Le colpe del rating nel crollo della finanza globale, ETAS Rcs, 2008; Il miracolo dei soldi, ETAS Rcs, 2010; Fumo, bevo e mangio molta carne, Excelsior 1881, 2011; Lettera aperta a uno studente universitario, Jaca Book, 2013; Marx e Keynes. Un romanzo economico, Jaca Book, 2014; C’era una volta una scienza triste, Jaca Book, 2015; La morte del denaro. Una lezione di disciplina, Jaca Book, 2016; La buona moneta. Come azzerare il debito pubblico e vivere felici (o solo un po’ meglio); Etica dei vizi (Rubbettino 2019) Sognando l’Europa. Grande statista cercasi, All Around, 2019. Ha tradotto (con B.Bruno) l’inedito di J.M Keynes Le mie prime convinzioni, Adelphi, 2012.


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