Le stelle del jazz dal 23 al 27 ottobre sul Collio per la 22. edizione del festival Jazz & Wine 2019 | EFFE RADIO

Le stelle del jazz dal 23 al 27 ottobre sul Collio per la 22. edizione del festival Jazz & Wine 2019

Scritto da il 09/08/2019

Dal 23 al 27 ottobre 2019, tra Collio friulano e sloveno, si rinnova l’appuntamento con Jazz & Wine of Peace, il festival ideato dal Circolo Controtempo di Cormòns (Go), che giunge quest’anno alla ventiduesima edizione: una manifestazione unica nel suo genere che coniuga le eccellenze enogastronomiche del territorio, dove nascono vini tra i più apprezzati al mondo, con un programma musicale che vede protagonisti le grandi stelle del jazz internazionale e i giovani talenti. Un’accoppiata vincente per un festival che fa del turismo culturale di qualità la propria cifra stilistica.

 

Oltre 25 gli appuntamenti in cartellone, con l’anteprima settembrina di presentazione del programma a Vienna. Tanti i nomi di punta del jazz mondiale, tra i quali, il chitarrista statunitense Bill Frisell (23 ottobre, alle 21); la cantante Dianne Reeves, una delle più importanti interpreti femminili del jazz del nostro tempo vincitrice di 5 Grammy Awards (26 ottobre, ore 18); il guru della chitarra John McLaughlin & the 4th dimension (24 ottobre, ore 21:30); il Cross Current Trio (26 ottobre, 21:30) che annovera tra i suoi membri il leggendario bassista Dave Holland; il brasiliano Renato Borghetti (24 ottobre, 15:30) e tanti altri. Diverse le proposte provenienti da oltre la Manica, a testimonianza del vivace periodo musicale che sta vivendo la scena jazzistica inglese: tra i vari nomi, la sassofonista Nubya Garcia (25 ottobre, ore 18) e il trio The Comet is Coming (25 ottobre, 21:30), esponenti di una fresca generazione di musicisti, difficilmente etichettabile.

 

I concerti si svolgeranno in luoghi diversi: dal Teatro di Cormòns, cuore pulsante del festival, alle cantine vinicole, le aziende agricole, le dimore storiche del Friuli-Venezia Giulia e della Slovenia. Numerosi gli eventi enogastronomici in programma e le degustazioni abbinate ai concerti, secondo l’apprezzata formula Jazz & Taste.

 

I GRANDI NOMI DEL JAZZ MONDIALE

Si comincia mercoledì 23 ottobre con Bill Frisell Harmony (USA), ore 21, Teatro Comunale di Cormòns: il più ispirato e prolifico chitarrista-compositore odierno presenta la sua nuova ricerca musicale in cui s’incontrano il jazz, la New Music e il Great American Songbook. 

Giovedì 24 ottobre Ultramarine “Il canto degli uccelli” (Italia) – alle 11.00 nella Cantina Jermann di Dolegna del Collio – peculiare progetto che affianca agli strumenti musicali il canto di veri uccelli precedentemente trascritto, rielaborato e orchestrato. In contemporanea (ore 11.00, nel Castello di Spessa a Capriva del Friuli) il soundpainting di Lisa Hofmaninger & Judith Schwarz (Austria) giovani musiciste che tessono un’affascinante trama di sonorità a colpi di sax, clarinetto e percussioni. Dal Brasile, il quartetto di Renato Borghetti (alle 15.30 a Villa Attems Cernozza de Postcastro, Lucinico), primo musicista brasiliano a ricevere un Disco d’Oro, che con uno stile unico miscela i ritmi di milonga, chacarera o il chamanè con il tango, il jazz, la samba e altre suggestioni sonore. Il progetto musicale del duo francese composto da Théo Ceccaldi & Edward Perraud (ore 18.00 a Villa Nachini Cabassi, Corno di Rosazzo), in esclusiva per Jazz & Wine: un duo esplosivo per un set di pura energia e invenzioni sonore. Alle 21:30 nel Teatro comunale di Cormòns, John McLaughlin & the 4th dimension (UK, Cameroon, India), vero guru della chitarra, con la sua nuova creatura – the 4th dimension – risultato di molti anni di collaborazione fra musicisti di tradizione, orizzonti e culture diverse.

Venerdì 25 ottobre Si comincia alle 11 nell’Abbazia di Rosazzo, con Frode Haltli Avant Folk (Norvegia), gruppo di musicisti norvegesi capitanato da Frode Haltli che esplora vari generi: jazz, folk e musica classica contemporanea. Alle 15.30 nell’Azienda Agricola Gradis’ciutta di S.Floriano del Collio, la Binker Golding’s Band (UK), gruppo che fonde jazz, grime e soul per un risultato sorprendente. Locomotive Duo (Italia) – ore 16.00, Tenuta di Angoris, Cormòns che ai temi della tradizione jazzistica intreccia le libere improvvisazioni pregne di carica emotiva. Alle 18, nella Cantina Produttori di Cormòns, Nubya Garcia (UK) sassofonista impetuosa e compositrice visionaria. The Comet is Coming (21:30, Teatro Comunale di Cormòns) trio di musicisti londinesi che si muovono su layers psichedelici, miscelando jazz ed elettronica a punte di funk e prog rock. 

Sabato 26 ottobre La giornata si apre a Nova Gorica (SLO), ore 11, con Area Open Project (Italia) formazione guidata da Patrizio Fariselli che per la prima volta dalla morte di Demetrio Stratos propone i brani più importanti degli Area cantati dal vivo da Claudia Tellini. Alle 13:15, nell’Azienda Agricola Ca’ Ronesca di Dolegna del Collio, il pianista e compositore Dieter Glawischnig, vera leggenda del jazz europeo, si esibisce con la giovane sassofonista Tanja Feichtmair (Austria). David Murray, il grande sassofonista di Oakland, incontra il basso di Ingebrigt Håker Flaten e la batteria di Paal Nilssen-Love (USA, Norvegia), ore 16.00 Vipolže (Slo). Alle 18, al Teatro Giuseppe Verdi di Gorizia, Diane Reeves (USA, Brasile), una delle più importanti cantanti jazz del nostro tempo, vincitrice di 5 Grammy Awards. Cross Current Trio (UK, India, USA), un trio formidabile composto da Dave Holland, tra i bassisti più apprezzati di Miles Davis, Zakir Hussain, un fenomeno nel campo delle percussioni, e Chris Potter uno dei più tecnici e potenti sassofonisti in circolazione (ore 21:30, Teatro comunale di Cormòns).

Venerdì 27 ottobre Alle 11.00 nella Tenuta Villanova di Farra d’Isonzo, i Ballister (USA, Norvegia) trio che combina la musica di Chicago con le sonorità tipiche della scena scandinava per una potente esperienza di ascolto. Alle 11, nell’Azienda Agricola Magnas di Cormòns, Filippo Orefice Malaika Trio, band nata dalla volontà del talento friulano Filippo Orefice. Ritmi serrati, aperture improvvise e commistione di suoni elettronici e acustici: sono gli Yellow Squeed capitanati da Francesco Diodati, chitarrista cresciuto nella scuderia di Enrico Fava (ore 13, Villa Codelli, a Mossa). Alle 15:30 nella Cantina dei Produttori di Cormòns, Aly Keita ed Hamid Drake, per un viaggio sonoro sospeso tra l’Africa di ieri e gli Stati Uniti contemporanei. Theon Cross Fyah (ore 18, a Borgo Conventi, Farra d’Isonzo) che, con la sua tuba, accosta il suono del jazz tradizionale con la spinta ritmica tipica dell’afrobeat più sfrenato: “Un giovane talento prodigioso”, secondo il New York Times.

 

Le anteprime

A settembre la presentazione del festival al  Porgy & Bess Jazz & Music Club di Vienna. Sabato 19 ottobre, alle 18, nella Sala Civica di Cormòns, il concerto di The Mutes Thieves.

Domenica 20 ottobre, alle 18, nell’Azienda Agricola Castello di Rubbia di San Michele del Carso si esibirà il Quartzite 4et (Slovenia, Olanda, Italia), formazione nata nel 2015 fra le mura dell’accademia Codarts di Rotterdam che affronta diverse dimensioni musicali e strumentali, unendo la qualità sonora della musica contemporanea all’estro della musica jazz.

 

CONTROTEMPO E IL SUO JAZZ SENZA CONFINI 

Nata nel 1998 per iniziativa di un gruppo di appassionati riuniti nel Circolo Culturale Controtempo, la manifestazione è negli anni cresciuta fino a diventare il cuore della sua programmazione – portando nel Collio protagonisti mondiali del jazz come Dave Brubeck, McCoy Tyner, Jan Garbarek, Stanley Clarke, Charles Lloyd, Sun Ra Arkestra, Joe Jackson, Richard Galliano, Art Ensemble of Chicago, solo per citarne alcuni – fino a raggiungere la configurazione attuale. Ma l’identità è rimasta la stessa dell’intuizione iniziale: utilizzare la ricca e prestigiosa produzione enologica e la musica jazz nel segno del superamento dei confini politici, geografici e culturali, del valore della “mescolanza” delle genti e dell’abbattimento dei confini. 

Il concetto di “confine” (geografico, tra Italia e Slovenia, e… dell’anima) diventa elemento di unione di tipicità diverse all’insegna della musica e della pace: un brindisi con i vini locali è un must alla fine di ogni concerto.

 


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