Le nuove frontiere della privacy: conferenza di Guido Scorza dell’Autorità garante | EFFE RADIO

Le nuove frontiere della privacy: conferenza di Guido Scorza dell’Autorità garante

Scritto da il 28/04/2021

“Le nuove frontiere della privacy” è l’evento principale del I ciclo di seminari on line sul Diritto della sicurezza digitale (http://bit.ly/WebinarDSD21-5). L’evento, organizzato dai docenti Francesco Bilotta, Federico Costantini e Anna Zili del Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Udine, si terrà venerdì 30 aprile 2021 alle ore 12 e ospiterà l’avv. Guido Scorza, componente del Collegio dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali.

La sicurezza digitale rappresenta una necessità per la società complessa e interconnessa, in cui la circolazione delle informazioni svolge un ruolo essenzialee rappresenta un rischio per tutti i soggetti coinvolti: istituzioni, organizzazioni, persone.

La protezione dei dati deve dunque tenere conto della tutela dei diritti fondamentali, così come degli interessi in gioco.

Si tratta di esplorare “Le nuove frontiere della privacy” attraverso l’intervento dell’avv. Guido Scorza, relatore d’eccezione per il suo ruolo di attento osservatore e conoscitore del tema della riservatezza nell’era di internet, social media e intelligenza artificiale. Già Consigliere giuridico del Ministro per l’innovazione, l’avv. Scorza è rappresentante vicario del Governo italiano presso il GAC – Government advisory Board dell’ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) nonché componente del sottogruppo policy del Comitato ad hoc sulla regolamentazione dell’Intelligenza artificiale del Consiglio d’Europa. È stato anche componente della struttura di missione per l’agenda digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nonché responsabile degli affari regolamentari nazionali e europei del Team digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Da vent’anni docente nel Master in informatica giuridica e diritto dell’informatica dell’Università di Bologna e (dal 2016) anche nel Master in Privacy dell’Università di Roma Tre. Infine, è professore a contratto di diritto e gestione dell’amministrazione digitale presso l’Università europea di Roma.

All’attività di studio e docenza, ha da tempo affiancato quella di pubblicista: tra i suoi volumi, segnaliamo Meglio se taci (Baldini&Castoldi, con Alessandro Gilioli), Processi al futuro (Egea Editric) e Intelligenza Artificiale, l’impatto sulle nostre vite e sulle libertà (Mondadori, con Alessandro Longo).

Il ciclo è promosso dal Laboratorio lavoro del Dipartimento di Scienze giuridiche (Disg) con il Research Laboratory for New Media (Nume, http://nume.uniud.it/) e si colloca nell’ambito delle attività del Progetto di Ricerca di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) 2017 Dis/Connection: Labor and Rights in the Internet Revolution.

A seguire, i prossimi appuntamenti del ciclo di incontri sul Diritto della sicurezza digitale si terranno:

Giovedì 6 maggio dalle ore 12 alle 14, (http://bit.ly/WebinarDSD21-6) con Nicola Lettieri, ricercatore dell’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (INAPP) e professore a contratto presso l’Università del Sannio, e Serena Vantin, assegnista di ricerca in Filosofia del diritto all’Università di Modena e Reggio Emilia – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità (CRID), discuteranno di Dati personali, algoritmi e discriminazioni insieme con Agostino Dovier, ordinario di Informatica nell’Università di Udine.

Venerdì 7 maggio dalle ore 12 alle 14, (http://bit.ly/WebinarDSD21-7) si parlerà deLa tutela dei dati personali dinanzi all’Autorità garante con Marco Lauricella, avvocato di P&A | Panetta & Associati e del Foro di Roma.

 

L’iniziativa è organizzata in collaborazione con gli Ordini degli Avvocati di Udine, degli Ordini degli Ingegneri della Regione Friuli Venezia Giulia, il Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità (CRID) e l’Officina informatica dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Per le iscrizioni da parte dei professionisti, potrà essere contattato l’Ordine di appartenenza.


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