Le elezioni americane: sfide e prospettive. 24Ore Business School organizza, in streaming, la prima tavola rotonda gratuita aperta a tutti per approfondire il delicatissimo tema delle prossime elezioni americane
Scritto da Davide Macor il 22/10/2020
A meno di due settimane dalle attesissime elezioni presidenziali USA, 24ORE Business School, sempre in prima linea nello studio dell’attualità, organizza la prima tavola rotonda gratuita, in streaming, con alcune delle più autorevoli voci in materia, alle quali sarà possibile rivolgere domande di approfondimento nella sessione Q&A.
L’appuntamento nel quale saranno approfondite regole e regolarità per eleggere il Presidente degli Stati Uniti d’America; le sfide all’Europa del nuovo Presidente USA e le elezioni americane dal punto di vista della stampa, è per giovedì 22 ottobre dalle ore 17.00 alle ore 19.00 in streaming sul sito della 24ORE Business School, al quale sarà possibile accedere gratuitamente dopo aver effettuato la registrazione sul sito.
Interverranno: Francesco Clementi, professore abilitato in prima fascia di Diritto pubblico comparato dell’Università degli studi di Perugia; Sergio Fabbrini, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Professore di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali LUISS Guido Carli, Giovanna Pancheri corrispondente USA Sky Tg24 Oliviero Bergamini già corrispondente Rai in USA e Vice Direttore di Rai News24, Valentina Consiglio Forquet, corrispondente di Thomson Reuters, e Dino Pesole, giornalista Il Sole 24 ORE.
“Le elezioni presidenziali del 3 novembre sono davvero elezioni storiche. Segnate da un numero impressionante di morti per Covid da un lato, e, dall’altro, da un andamento dell’economia interna fortemente altalenante. Se a ciò si aggiunge la campagna elettorale, che vuol dire anche – non dimentichiamolo – il rinnovo completo della Camera dei Rappresentanti, quello di un terzo del Senato oltre a diverse elezioni locali e statali – e ci si rende conto che, davvero, è un anno speciale. Tutti questi elementi – compresa la nomina anche di un nuovo giudice della Corte Suprema – rendono allora la campagna elettorale che abbiamo di fronte ulteriormente al calor bianco, con un risultato finale che sarà difficilmente proclamato la sera del 3 novembre. Anzi, è probabile che si finirà a contare i voti per molti giorni, come all’epoca vent’anni fa fu lo scontro tra Bush e Gore. Una ragione in più per capire – meglio di altre volte – cosa si muove nel profondo della società americana rispetto a una campagna elettorale molto polarizzata e conflittuale” spiega Francesco Clementi, Professore abilitato in prima fascia di Diritto pubblico comparato dell’Università degli studi di Perugia.