La Musica Totale di Yann Tiersen a Villa Manin | EFFE RADIO

La Musica Totale di Yann Tiersen incanta Villa Manin

Scritto da il 11/07/2019

Yann Tiersen è un calcolatore. È un artista che sa quando è il momento giusto di premere un determinato tasto del suo pianoforte. Sa quando percuotere con il proprio martello una serie di campane tubolari facendo sì che una percussione diventi melodia. Ieri sera è accaduto tutto questo e la musica si è trasformata in concetto, il che non significa solamente virtuosismo (come potrebbero far pensare alcuni brani per violino solo), bensì luci e melodia che si fondono nell’atmosfera serale di una cornice d’eccellenza come Villa Manin.

La musica di Yann Tiersen è una finestra sul mondo minimalista francese che fa spalancare orecchie e occhi al numeroso pubblico presente martedì sera nella villa veneta. Musica basata anche sulle pause, sul silenzio (forse alcune volte gli applausi del pubblico erano di troppo) sull’alternanza di suoni lasciati vibrare, come l’esempio chiave che è stato proposto:  due note al pianoforte “Steinway e Sons” lasciate risuonare nell’atmosfera e nel frattempo, il noto compositore ha indossato la fisarmonica per poi muovere le dita su entrambi gli strumenti. Contemporaneamente.

Un perfetto sincronismo si è potuto osservare anche nei movimenti sul palco, altamente studiati. Tiersen e i suoi polistrumentisti-cantanti-percussionisti-tastieristi si sono mossi come marchingegni di un orologio per raggiungere lo strumento da suonare nell’esatto momento, senza mai che la musica si fermasse.

Assolutamente da segnalare la scelta di posizionare una bobina al centro del palco dalla quale si diffondevano suoni, voci e rumori della natura per integrare l’esibizione dal vivo.

Poche parole Yann Tiersen ha riservato al suo pubblico. Interventi brevi. Quasi volutamente, oserei dire, da far percepire il distacco di chi è l’effettivo esecutore e la musica stessa che invece avvolge e ingloba il pubblico, anche emotivamente.

Come repertorio, il compositore ha proposto un concentrato di un’ora e quarantacinque minuti senza intervallo, includendo “Comptine d’un autre été” (colonna sonora de “Il Favoloso Mondo di Ameliè”) rivisitata al clavicembalo.

Anche le luci del palco hanno seguito le atmosfere che i brani proponevano, variando dal bianco all’azzurro, fino al rosso fuoco per l’encore finale.

Azalea ha saputo ancora una volta proporre un mondo musicale che in Italia deve ancora raggiungere il giusto peso per essere apprezzato ampiamente e pienamente, ma grazie al concerto di ieri sera, è stata offerta un’ottima prospettiva e conoscenza


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