La Juvenilia del rugby supporta la “prima linea” che combatte il Covid
Scritto da Davide Macor il 22/06/2021
Ultimo mese di attività gratis e quota dimezzata per i figli di molti combattenti del covid in vista della stagione 2021/2022
Rugby, in molte occasioni dentro e fuori dal campo, vuol dire sostegno e la Juvenilia Rugby ha deciso di supportare in maniera importante chi ha combattuto e combatte il coronavirus: ma cosa significa tutto questo? Il prossimo mese di attività sul campo permetterà a tutti gli appartenenti alle categorie dei Medici, infermieri, operatori sanitari, croce Rossa e assimilabili, forze dell’ordine, forze armate, protezione civile, insegnanti di iscriversi gratuitamente alla società ovale della bassa friulana, stessa cosa per i loro figli. Guardando al futuro, invece, l’offerta per la prossima stagione vedrà la quota ridotta del 50% per i figli delle suddette categorie, mentre sarà sempre gratuita per i seniores.
“Vogliamo dare un segno concreto un ringraziamento a chi in questo buio periodo ha lottato in prima linea per sconfiggere o quanto meno alleviare le sofferenze di chi è stato colpito dal Virus” commenta Ernesto Barbuti, presidente del Club della Bassa Friulana “questa campagna si va ad inserire in altre similari che nel corso degli anni la Juvenilia ha promosso: sconto per i fratelli, fino alla gratuitá dell’iscrizione a chi completa l’anno con la media del otto, tenendo conto che proprio perchè abbiamo il polso del territorio abbiamo lasciato le quote ferme al 2011; il nostro obbiettivo, quindi, rimane quello di trovare una sponsor che, grazie al suo investimento ci faccia abbattere o addirittura ci permetta di togliere la quota annuale. “Supportiamo i nostri Eroi” vuole essere un intervento concreto per ringraziare una parte di quell’Italia che non si è mai arresa alla pandemia”. La Polisportiva Juvenilia offre lo stesso trattamento anche per la sezione della pallavolo, che sposa nella sua totalità lo spirito dell’iniziativa e la voglia di sostenere e supportare che ha vissuto la pandemia in prima linea.