In radio e sulle piattaforme digitali “Umberto” del cantautore Sambiglion: itpop e anima cantautorale per un flusso di coscienza dolente, tra distopia e mémoire familiare
Scritto da Davide Macor il 25/04/2023
In uscita il 21 aprile su tutte le piattaforme digitali il singolo “Umberto” del cantautore vigevanese Ruben Caparrotta, in arte Sambiglion.
Il brano, prodotto e distribuito dall’etichetta La Stanza Nascosta Records di Salvatore Papotto, che è anche co-arrangiatore del pezzo, è accompagnato dal videoclip ufficiale realizzato dal duo Teaseng, composto da Martina Modica e Edoardo Furlani.
La copertina del singolo è firmata da Luca Borchio, in arte Boba.
In Umberto Sambiglion strizza l’occhio all’itpop di ultima generazione, senza abdicare alla sua anima cantautorale, con echi gaetaniani: il risultato è uno stream of consciousness dolente, tra distopia e mémoire familiare.
La reiterazione suggestiva dello xilofono sembra scandire una ritualità amara e claustrofobica, adombrando una flebile promessa di redenzione.
Sul brano Sambiglion è un fiume in piena:
<< Potrei dire che Umberto è un ricordo, una riflessione, una nostalgia, un’emozione. Sarebbe pero solo una cortina fumogena, dietro la quale si cela un sipario fatto da generazioni che forse hanno vissuto talmente tanto il boom economico da tralasciare i sentimenti. La vedo ancora, questa realtà, negli occhi degli imprenditori che, ultra ottantenni, hanno una famiglia solamente per dire che ce l'hanno o forse per non essere soli la sera a casa sul divano, ma che ancora alle 8:00 in punto al mattino sono in azienda. La vedo negli occhi dei pensionati che, al mattino presto, vanno già a fare la spesa, cercando ogni volta un pretesto per stare fuori da casa, lontani dalla moglie, lontani dalla famiglia. I figli di quei pensionati siamo noi, cresciuti il più delle volte con poche attenzioni, cresciuti con delle regole inutili, cresciuti, in qualche modo, col calore di una mamma che comunque aveva sempre da fare. Umberto parla di un padre che, annoiato dalla vita di coppia e annoiato dal sesso con la moglie, si abbandona a uno di quei programmi che andavano di moda in seconda serata, dove Umberto Smaila tra uno spogliarello e l'altro raccontava quasi sempre una barzelletta, una freddura, che non faceva nemmeno tanto ridere. Mentre in camera da letto la moglie, madre e donna, si chiede dove ha sbagliato, cosa sta sbagliando, pensa ai figli che dovranno andare a scuola, dovranno crescere… pensa alla casa, ma soprattutto- anche se non lo ammette- pensa a quell’enorme sacrificio della libertà che è la famiglia. Potrei continuare a parlare per ore. Ma il resto è tutto nei ricordi di ognuno di noi.>>
Gli fa eco l’illustratore Luca Borchio, in arte Boba: <
Martina Modica e Edoardo Furlani raccontano la genesi del video:<< Il videoclip traduce fedelmente, in immagini, il brano, restituendo lo spaccato tipico di una famiglia degli anni ’80: isolamento, frustrazione, solitudine, totale assenza di relazioni tra i componenti del nucleo familiare- ciascuno “rintanato” nella propria stanza. L’unica luce viva è data dal televisore, che proietta “Colpo grosso”. Un osservatore apparentemente esterno, quasi una figura fantasmatica, si aggira per casa, ne osserva gli abitanti, ora con benevolenza, ora con nostalgia, spesso con dolore. >>
Link al videoclip:
Bio
Ruben Caparrotta nasce a Vigevano (PV) il 3 aprile 1989.
Nel 2018 è finalista di Emergenza Festival.
Ha all’attivo i singoli “Anche le mosche indossano i Ray-ban” (2009, autoprodotto), “Caro Natale”(La Stanza Nascosta Records, 2022) e l’album “Tu eri lì” (La Stanza Nascosta Records, 2020), anticipato dal singolo “Lunatica”.