Il sax di Stefano di Battista, ambasciatore della musica Italian nel mondo, al Volo del jazz sabato 30/11 | EFFE RADIO

Il sax di Stefano di Battista, ambasciatore della musica Italian nel mondo, al Volo del jazz sabato 30/11

Scritto da il 26/11/2024

STEFANO DI BATTISTA, L’ACCLAMATO SASSOFONISTA ROMANO AMBASCIATORE DELLA MUSICA ITALIANA NEL MONDO
IN QUINTETTO A SACILE PER
“IL VOLO DEL JAZZ”

PENULTIMA TAPPA DELLA RASSEGNA
SABATO 30 NOVEMBRE NEL TEATRO ZANCANARO
alle 21
SUL PALCO CON IL PROGETTO “LA DOLCE VITA”, TRIBUTO A UN’EPOCA IRRIPETIBILE, FRA BRANI ICONICI, DA ROTA A PIOVANI E IL “CARUSO” DI DALLA

Sarà uno dei più acclamati sassofonisti italiani, Stefano Di Battista, nome di punta del jazz europeo e mondiale, in quintetto, il protagonista del penultimo appuntamento con la ventesima edizione della rassegna Il Volo del Jazz organizzata da Circolo Controtempo. Sabato 30 novembre, alle 21, nel Teatro Zancanaro di Sacile, salirà sul palco per presentare il progetto musicale “La Dolce Vita”, un tributo all’età d’oro della cultura italiana. Il titolo, evocativo di un’epoca irripetibile, non è solo un richiamo al celebre film di Federico Fellini, ma rappresenta anche un viaggio nella bellezza, nei sogni e nella vitalità di un tempo che continua a ispirare. Attraverso un repertorio di brani iconici, Di Battista celebrerà l’eredità dei grandi compositori italiani, rivisitandoli con il linguaggio raffinato e dinamico del jazz. Affiancato da una formazione di talenti eccellenti (Andrea Rea al pianoforte, Daniele Sorrentino al contrabbasso, Luigi Del Prete alla batteria e Matteo Curello alla tromba) Di Battista condurrà il pubblico in un omaggio a un’epoca leggendaria della cultura italiana, declinato in un concerto che è un punto d’incontro fra jazz e tradizione musicale. Atmosfere senza tempo create da arrangiamenti jazz di melodie iconiche come La Dolce Vita di Nino Rota, La vita è bella di Nicola Piovani o Caruso di Lucio Dalla saranno reinterpretate con una sensibilità moderna, mantenendo intatto lo spirito originale. La scelta di un progetto come “La Dolce Vita” non è casuale: Stefano Di Battista ha sempre avuto un forte legame con la tradizione musicale del suo Paese. Per lui il jazz è uno strumento per mantenere viva la memoria culturale, trasformando ogni concerto in un’esperienza emozionale e intellettuale. E in questo caso per raccontare, attraverso la sua musica, un periodo storico unico, intrecciando nostalgia e modernità.

Nato a Roma nel 1969, Di Battista ha iniziato lo studio del sassofono all’età di 13 anni, mostrando fin da subito un talento straordinario. Dopo aver frequentato il conservatorio, dove si è diplomato con il massimo dei voti, ha intrapreso una carriera folgorante che lo ha portato sui palcoscenici più prestigiosi del mondo. La sua carriera internazionale ha preso il volo quando, nei primi anni ’90, si è trasferito a Parigi. È proprio nella capitale francese che Di Battista ha iniziato a collaborare con musicisti di fama mondiale, entrando a far parte di importanti formazioni e pubblicando album di grande successo. E con il suo stile inconfondibile, che unisce una tecnica impeccabile a una profonda sensibilità interpretativa, ha conquistato sia la critica che il pubblico. La sua discografia comprende collaborazioni con leggende del jazz come Michel Petrucciani, Elvin Jones, e la partecipazione a progetti innovativi che hanno lasciato il segno nella scena contemporanea. Considerato uno degli ambasciatori della musica italiana nel mondo, Di Battista è noto per la capacità di fondere la tradizione del jazz con influenze mediterranee. Con il progetto “La Dolce Vita” rende omaggio al passato con uno sguardo rivolto al futuro, celebrando l’arte italiana attraverso il linguaggio universale della musica.

Info e biglietti: www.controtempo.org.


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