“Il Ragazzo Doro”: la scommessa di Doro Gjat
Scritto da Alessandro Sasha Flora il 28/04/2019
Prima dell’inizio dello spettacolo, la domanda più ricorrente tra il pubblico del Teatro Palamostre di Udine era: “Che cosa è Il Ragazzo Doro?”. La descrizione precedentemente fornita da Luca Dorotea spiegava che esso non sarebbe stato un concerto, ma nemmeno uno spettacolo, bensì la sintesi del suo percorso come artista e persona. Queste parole lasciavano in ogni caso una certa curiosità per questo progetto che fonde musica dal vivo e teatro.
Con questo sano interesse (conoscendo e seguendo Doro più o meno da 12 anni), mi sono quindi approcciato al “Ragazzo Doro”, la cui “premiere” è andata in scena venerdì scorso, 26 aprile 2019. Il Ragazzo Doro è quindi una scommessa. Una scommessa da parte di Doro Gjat verso una serie di entità diverse. Innanzitutto, la sfida del rapper è stata verso il proprio pubblico, non abituato più specificamente al contesto teatrale. A giudicare dalla standing ovation finale, i fans hanno apprezzato il concerto-evento in maniera molto positiva. In un secondo momento, Luca si è messo in gioco anche con la propria band (Luca Moreale chitarra, synth e voce, Giacomo “Sanchez” Santini chitarra e percussioni elettroniche, Mirko “il Guzo” Caso basso ed Elvis Fior batteria), che in questo spettacolo, per la prima volta, è diventata entità fisica univoca sul palco, in un momento molto particolare dello show.
Ma andiamo per gradi. Il concerto si apre con la voce fuori campo di Zeus (interpretato da Angelo Floramo), che introduce lo spettacolo raccontando la storia di Re Mida, colui che tutto ciò che toccava faceva diventare d’oro, con alcuni siparietti del rapper. Il concerto in sé è diviso in quattro parti, ciascuna delle quali viene introdotta da un monologo riguardante alcuni argomenti come: i social media, la Carnia e lo stato del Rap. L’elemento focale però di questo show, non è tanto la suddivisione dei pezzi e la presenza di ben quattro medley, bensì la compattezza fisiologica dell’esibizione stessa; non più quindi sequenza di canzoni spezzettate, ma tutte unite all’interno di uno spettacolo dinamico e compatto.
A livello prettamente musicale molte canzoni hanno subito un rimodellamento rispetto alle versioni presenti sui cd finora pubblicati. Le trasformazioni più evidenti sono riscontrabili su pezzi come “Il Disco Doro”, “Il Lato al Sole”, “Cose Nuove” (in versione elettrica rispetto alla versione acustica presentata nel tour teatrale di Orizzonti Verticali) e infine anche nei due pezzi dei Carnicats: “Viot” e “Mani sul Volante”, quest’ultimo presentato in una versione proto-metal. Degni di nota sono inoltre anche i due pezzi inediti “Matite” e “L’ultimo Liricista”, che mostrano un Doro Gjat più maturo e cosciente a livello compositivo.
“Il Ragazzo Doro” è la scommessa VINTA dal rapper carnico, che è riuscito, assieme alla sua band, a creare uno spettacolo, che è stato finora il progetto più ambizioso, coinvolgente e completo della sua carriera, alzando notevolmente l’asticella della sua performance. Questo show diretto, vivace e ricco di contenuti merita di essere visto e apprezzato nelle prossime date della tournée estiva.
Qui sotto il player per riascoltare lo spettacolo.