Il Far East Film Festival 23 premia con il Gelso d’Oro alla Carriera L’Immagine Ritrovata di Bologna
Scritto da Davide Macor il 01/07/2021
Salvare un film dall’azione distruttiva del tempo. Salvare letteralmente un film, fotogramma per fotogramma, suono per suono, riportandolo a nuova luce e a nuova vita. A nuova perfezione. Esiste qualcosa di più emozionate e prezioso agli occhi di chi ama il cinema? No, certo che no. Ed ecco perché il Far East Film Festival 23 ha deciso di premiare con il Gelso d’Oro alla Carriera 2021 L’Immagine Ritrovata di Bologna, laboratorio altamente specializzato nel campo del restauro cinematografico.
I destini del FEFF e dell’Immagine Ritrovata, la cui attività si è sviluppata sotto il segno della Fondazione Cineteca di Bologna, hanno trovato un punto d’incontro proprio in Oriente, grazie alla coraggiosa scommessa di Davide Pozzi e Gianluca Farinelli: mettere radici anche nel cuore del “lontano Est”. Una scommessa che, facendo nascere L’Immagine Ritrovata Asia, ha permesso al FEFF di restituire molti capolavori alla bellezza originaria (o, come nel caso del cult Made in Hong Kong di Fruit Chan, di scongiurarne concretamente la fine).
Pensiamo ai sei meravigliosi gioielli di Wong Kar Wai che la friulana Tucker Film sta distribuendo con successo nei cinema italiani (la monografia s’intitola Una questione di stile e vede brillare In the Mood For Love, Hong Kong Express, Happy Together, Angeli perduti, Days of Being Wild, As Tears Go By). E pensiamo, ovviamente, alla trilogia di Infernal Affairs, firmata dal magico duo Andrew Lau-Alan Mak: il restauro del primo, leggendario, capitolo (Scorsese, ricordiamo, ne ha tratto il suo The Departed) chiuderà ufficialmente il Far East Film Festival 23 venerdì 2 luglio.
L’International Festival Premiere sarà, appunto, preceduta dalla cerimonia di consegna del Gelso d’Oro. Un premio a chi crede nel dialogo culturale tra Oriente e Occidente e lo porta avanti con amore e tenacia.