Hospice di San Vito tornerà a uso originale
Scritto da Davide Macor il 05/05/2020
“Con l’avvio della fase 2 l’Azienda sanitaria Friuli Occidentale identificherà una serie di strutture preposte alla gestione nel medio e lungo periodo di pazienti positivi al Covid-19 e di quelli con problematiche correlate a questa patologia, come i casi sospetti e i positivi autosufficienti che non possono rientrare a domicilio. L’utilizzo degli spazi ex Hospice sono frutto di una scelta urgente in forza dell’emergenza epidemica che rimane, comunque, temporanea ed eccezionale. È quindi previsto un ritorno dell’Hospice nella sua sede originaria appena le condizioni epidemiologiche e gestionali lo permetteranno”. Lo ha confermato il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, relazionando durante la seduta del Consiglio regionale in merito alle misure attuate per contrastare la diffusione del Covid-19, evidenziando che “per quanto riguarda la scelta dell’Hospice di San Vito al Tagliamento, questa è avvenuta dopo una comparazione tra i servizi a disposizione, valutando gli aspetti logistici, il numero di persone da ricollocare in altre strutture e il personale operante. I pazienti allora presenti nell’Hospice, solo 4 persone, sono stati ricollocati nella Struttura intermedia polifunzionale di Sacile, dove sono stati trasferiti anche i medici palliativisti, portando nell’Hospice un medico internista e potenziando l’assistenza domiciliare oncologica. Alla gestione dei pazienti positivi al Covid sono così stati destinati nove dei dieci posti letto presenti”. Nella fase acuta della epidemia, quando l’afflusso giornaliero di pazienti positivi al Covid nei reparti era elevato, è stato necessario trovare in tempi rapidi una struttura nella quale accogliere le persone positive al tampone ma non più bisognose di cure ospedaliere che non potevano essere gestite a domicilio, come gli anziani non autosufficienti. Tradizionalmente queste persone vengono inserite nella rete delle cure intermedie e le risorse, in termini di personale disponibile, escludevano qualsiasi tipo di soluzione che non fosse quella di una struttura aziendale, quindi tale scelta per l’area pordenonese è ricaduta sull’Hospice di San Vito al Tagliamento, che una volta terminata l’emergenza tornerà a svolgere regolarmente la propria funzione”. Riccardi ha spiegato che “la tipologia di pazienti affetti da coronavirus eligibili per l’Hospice di San Vito al Tagliamento è rappresentata in prevalenza da persone anziane con pluripatologia e in questo periodo la struttura ospita solamente pazienti positivi al Covid 19. Alcune di queste persone presentavano una situazione clinica molto compromessa a causa di altre patologie croniche concomitanti e quando l’evoluzione della malattia è stata infausta, il personale della struttura ha gestito nel migliore dei modi, grazie alla propria esperienza, la fase di terminalità, favorendo un contatto umano tra l’assistito e l’operatore, garantendo in videochiamata la possibilità ai parenti stretti di vedere il proprio congiunto”.