Green Deal: Scoccimarro a IV Comm, candidatura Fvg sia trasversale | EFFE RADIO

Green Deal: Scoccimarro a IV Comm, candidatura Fvg sia trasversale

Scritto da il 05/06/2020

Otto mesi per predisporre la prima bozza di programma e un anno esatto per concretizzare un confronto ufficiale con Unione Europea, Stato e autorità finanziarie. Infine, entro 18 mesi, la stesura del documento definitivo con la valutazione delle risorse e delle modalità di reperimento dei fondi europei necessari per avviare la candidatura del Friuli Venezia Giulia al ruolo di Regione pilota nel campo della sperimentazione verso un’economia a emissioni zero di gas a effetto serra. Queste le tempistiche prospettate oggi dall’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro, davanti alla IV Commissione consiliare, presieduta da Mara Piccin (FI) e riunita in modalità telematica. L’ordine del giorno prevedeva l’esame dei documenti relativi alla Sessione europea 2020 per le parti di competenza e già individuate dall’Ufficio di presidenza come tema di assoluto interesse in tema di strategie per una mobilità sostenibile e intelligente. Un obiettivo, quello auspicato da Scoccimarro, legato al grande progetto del Green Deal europeo, insieme di iniziative politiche portate avanti dalla Commissione europea per raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050. “Si tratta di una candidatura e non di un bando – ha specificato l’assessore in sede di audizione – che segue la decisione favorevole da parte della Giunta regionale in merito all’operatività del progetto”. Pur non prevista originariamente nell’ordine del giorno della Commissione, la generalità di Giunta è stata definita in sede di relazione “molto importante ma, per acquisire ulteriore valore, deve vedere partecipe l’intero Consiglio regionale. Un progetto lungo 25 anni e perciò – ha auspicato Scoccimarro – serve l’adesione di tutte le forze sociali e politiche, indipendentemente dall’orientamento di chi nei lustri sarà chiamato a governare. Saranno coinvolti tutti gli assessorati, perché numerosi saranno i settori interessati. Il Fvg costituisce un contesto ideale, perché è un piccolo ma diversificato compendio, morfologicamente adatto per testare e valutare le ricadute delle politiche, riproducendole in seguito a livello comunitario dopo la fase di sperimentazione”. “Se la candidatura andrà a buon fine – ha aggiunto l’assessore – il Friuli Venezia Giulia si impegnerà a conseguire gli obiettivi della neutralità in tempi più ristretti rispetto gli altri Paesi. Quindi, è necessario avviare quanto prima il processo che consentirebbe di predisporre il documento da sottoporre alla Commissione Europea”. L’organismo, dal canto suo, dovrebbe fornire il proprio supporto sia in fase di predisposizione del programma, sia per il reperimento di parte delle risorse necessarie. Nello specifico, l’obiettivo è quello di pervenire progressivamente alla neutralità delle emissioni attraverso una media annua pari almeno al -4% rispetto quelle attuali. I temi chiave per convincere la CE, invece, sono due: l’adattamento ai cambiamenti climatici e l’educazione dei cittadini all’adozione di comportamenti virtuosi. Piuttosto articolato il dibattito, stante anche la richiesta da parte degli consiglieri di poter visionare l’intera documentazione legata alla generalità di Giunta. “Diamo fin da ora la nostra disponibilità al confronto – ha esordito Ilaria Dal Zovo (M5S) – auspicando però un cambio di passo e valorizzando il tema della sostenibilità”. Perplessa, invece, la collega Mariagrazia Santoro (Pd) che “in attesa di approfondire con il documento in mano, auspico un discorso coordinato con tutte le Commissioni. Intanto, chiedo una sessione congiunta con la V Commissione”. Il consigliere Furio Honsell (Open Fvg) ha invece rivelato di sentirsi “imbarazzato davanti a un progetto che proseguirà per 25 anni, ma descritto così rapidamente. E non è neppure chiaro se sarà in competizione con altri. Sono insoddisfatto per un’idea astratta e futuribile. Io stesso, soltanto sei mesi fa, avevo avanzato una proposta di legge sulla sostenibilità, ma non mi era stato concesso di calendarizzarla”. Il pattista Massimo Moretuzzo si è dichiarato “sorpreso per la candidatura, ma anche favorevole al piano di riduzione delle emissioni: ambizioso e complesso, ma condivisibile. Sono disponibile, purché la generalità sia accompagnata da gesti concreti”. Il consigliere leghista Lorenzo Tosolini ha invece sottolineato che “un lavoro serio ha bisogno dei suoi tempi. Sarà perciò importante iniziare ad affrontare questi problemi in maniera razionale, perché si tratta di scelte di vita che vanno a incidere sulle abitudini della gente”. Secondo il pentastellato Cristian Sergo si tratta “di una meta difficile da raggiungere. Offro totale disponibilità, ma non vorrei che ci si fermasse strada facendo”. Il progetto ha infine raccolto il pieno plauso di Leonardo Barberio (FdI). In relazione alle lamentele legate alla scarsità di occasioni per dibattere su questi temi, Piccin ha ricordato a fine lavori che “il tema stesso del Green Deal europeo ha otto indicatori. Non è possibile affrontarli tutti con incontri specifici e, come hanno fatto anche le altre Commissioni, abbiamo ritenuto di scegliere solo alcuni temi. Altrimenti, si rischia di parlare di tutto senza arrivare a nulla. Ricordo che la Sessione Europea è annuale e che il nostro approccio ci consentirà di trattare punti diversi ogni dodici mesi”.


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