Giornata della barba: Il 42% degli uomini non fa bene skincare. Barba per 3 italiani su 4 | EFFE RADIO

Giornata della barba: Il 42% degli uomini non fa bene skincare. Barba per 3 italiani su 4

Scritto da il 09/09/2024

La barba è oggi non solo una semplice caratteristica, ma un vero e proprio elemento di stile che merita le dovute attenzioni, a partire da una corretta skincare, che la aiuta a crescere sana e forte. Peccato che il 42% degli uomini italiani non segua una corretta pulizia del viso, trascurando l’utilizzo di un detergente specifico. Tra le motivazioni più comuni la dimenticanza, la scarsa importanza attribuita a questo gesto e l’abitudine di lavarsi con prodotti generici trovati a portata di mano.

Ad affermarlo, in occasione della Giornata Mondiale della Barba (7 settembre), è un’analisi condotta da Barberino’s*, la catena di barbershop Made in Italy che sta rivoluzionando la professione del barbiere, che mostra come solo il 17% si dedichi a una pulizia specifica due volte al giorno. In particolare, i più attenti alla skincare risultano i ragazzi tra i 18 e i 24 anni, che registrano la percentuale più alta tra coloro che usano un detergente specifico per il viso in due diversi momenti della giornata (20%), seguiti, al di sopra della media nazionale, dagli uomini tra i 55 e i 64 anni (19%). I più pigri e disinteressati risultano invece gli over 65, che nel 48% dei casi non usano mai un prodotto specifico (solo nel 5% dei casi lo utilizzano due volte al giorno), lavandosi con ciò che trovano a disposizione sul momento, dal sapone per le mani al bagnoschiuma: la percentuale supera la media nazionale, che si attesta invece al 21%.

That’s amore: il 75% degli italiani non rinuncia alla barba

Secondo l’analisi condotta da Barberino’s, nonostante le scarse attenzioni riservate alla skincare, gli italiani amano la barba. Solo il 18% infatti non la porta — un’evidenza che emerge in particolare tra over 65, tra i quali raggiunge il 43%, e dai giovani tra i 18 e i 24 anni, dove registra il 36% —, mentre un consistente 75% sceglie di tenerla, tra chi la predilige corta e al di sotto dei 5 millimetri, chi di lunghezza media e chi lunga (rispettivamente il 39%, il 31% e il 5% del totale nazionale degli intervistati). Meno apprezzati, invece, il pizzetto e i baffi, che si fermano entrambi al 2%.

Indipendentemente dallo stile scelto, il barber si conferma un punto di riferimento: il 76% degli italiani si fida del consiglio del professionista quando arriva il momento di sistemare il look. Ad affidare il proprio stile ai barbieri sono in particolare gli uomini nelle fasce tra i 25 e i 34 anni e tra i 45 e i 54 anni (entrambe al 79%), mentre i più caparbi si rivelano gli over 65: il 33% preferisce fare di testa propria.

Detergenti e creme viso: i must have della skincare maschile

Nonostante la scarsa attitudine alla detersione con soluzioni specifiche, il detergente viso emerge ugualmente come il più utilizzato tra i prodotti beauty maschili (46%), al pari della crema viso (46%). Al terzo posto, a rivelare invece l’interesse per la cura della barba, ci sono gli shampoo e i balsami barba, che risultano i prodotti più utilizzati dal 37% degli uomini. A netta distanza il contorno occhi (13%) e i prodotti styling per la barba, come oli e cere (12%).

Beauty maschile: tra teoria e pratica c’è un gap da colmare?

Se nella pratica gli italiani risultano in molti casi impreparati, se la cavano invece meglio con la teoria: diffusa è infatti la consapevolezza delle differenze tra la pelle maschile e quella femminile; ne è a conoscenza il 77% degli intervistati. Tra questi, spiccano gli uomini tra i 55 e i 64 anni (89%), mentre la fascia tra i 24 e i 34 anni risulta la meno informata (28%).

“La pelle dell’uomo ha una composizione diversa da quella della donna. Gli uomini hanno infatti un’epidermide che, in media, è più spessa rispetto a quella della controparte femminile. Inoltre, è più compatta e più ricca di collagene, ma anche di ghiandole sebacee, che la rendono più incline a impurità e acne. Proprio per queste caratteristiche, sulla pelle maschile i segni dell’invecchiamento cutaneo appaiono più tardi, ma evolvono anche più rapidamente una volta fatta la loro prima comparsa”, spiega Luigi Amato, master barber di Barberino’s. “Non bisogna poi dimenticare le rasature: secondo le stime, gli uomini ne effettuano circa 16.000 nell’arco di una vita e ciò sottopone la pelle del viso a continui stress rendendo ancora più importante una corretta skincare”.

Promossi anche quando si parla di cura della barba: l’88% degli intervistati ritiene correttamente che vada lavata con prodotti appositi. A sostenerlo sono soprattutto gli over 65 (95%), mentre i meno informati sembrano essere gli uomini tra i 35 e i 44 anni: il 15% pensa che vada bene anche un semplice shampoo per i capelli. “A differenza di quanto si possa pensare, la barba ha un pH diverso rispetto a quello dei capelli, per questo necessita di cure apposite e prodotti specifici”, aggiunge Luigi Amato.

Cosmetici femminili: attirano quasi 1 italiano su 2

Pur essendo a conoscenza delle differenze tra la pelle maschile e quella femminile, quasi la metà degli italiani ha utilizzato almeno una volta cosmetici studiati appositamente per le donne (49%), tra chi lo ha fatto per pura curiosità (38%) e chi, con il tempo, l’ha fatta diventare un’abitudine (11%). Il 38% si è dichiarato invece non interessato.

I più propensi e curiosi risultano gli uomini tra i 25 e i 34 anni, tra i quali il 61% ha sperimentato i cosmetici di familiari o amiche: un valore che non solo risulta più alto rispetto alla media nazionale, ma che supera anche di oltre dieci punti percentuali quello delle altre fasce d’età, a eccezione di chi si trova tra i 18 e i 24 anni, che segue a breve distanza con il 59%. Meno propensi, invece, gli over 65, tra i quali la percentuale si attesta al 24%.

È infine nella fascia tra i 55 e i 64 anni che si trova la percentuale maggiore di coloro che, conoscendo la teoria, non si fanno cogliere impreparati nella pratica: il 17% (contro il 13% della media nazionale) non ha mai utilizzato un prodotto femminile perché sa non essere adatto alla pelle maschile.

Prodotti antiage: più di 2 italiani su 3 non si preoccupano dei segni del tempo

Come ricordato dal master barber Barberino’s, le rughe possono comparire più tardi sulla pelle maschile, per poi evolvere più rapidamente. Questo però non sembra essere un problema per gli italiani, che nel 67% dei casi affermano di convivere serenamente con i segni del tempo. Solo il 33% spera di averci a che fare il più tardi possibile.

I più preoccupati, rispetto alle altre fasce d’età, risultano i giovani tra i 18 e i 24 anni (49%), mentre i meno turbati hanno tra i 24 e i 35 anni, che nel 44% dei casi non sembrano preoccuparsi della comparsa delle prime rughe.

A confermare la serenità nel convivere con i segni del tempo anche il poco slancio nei confronti dei cosmetici antiage: il 47% afferma infatti di non essere interessato. In particolare, i prodotti antirughe sembrano non avere appeal su chi ha tra i 25 e i 44 anni (la fascia 25-34 e quella 35-44 si trovano entrambe leggermente al di sopra della media nazionale con il 49%), oltre che, per ragioni anagrafiche, su chi ha tra i 18 e i 24 anni (68%). A utilizzare saltuariamente prodotti antiage sono soprattutto gli over 65 (38%, contro il 23% della media nazionale), più regolare invece l’uso tra i 45 e i 54 anni (23%, contro il 13% italiano).

Trattamenti benessere: gli italiani divisi tra desideri e portafoglio

Quando si parla di wellness, gli italiani si dividono: il 36% vorrebbe regalarsi dei trattamenti benessere al viso, ma è frenato da questioni di tempo o di budget, mentre il 35% riesce a concederseli ogni qualvolta ne sente il bisogno o il desiderio, due esigenze che sembrano crescere con l’età. Se infatti a sentirle è il 29% di coloro tra i 18 e i 24 anni, la percentuale aumenta al 33% nelle due fasce successive e arriva al 42% tra i 45 e i 54 anni. Al contrario, ricominciano a scendere man mano che ci si avvicina ai 60 anni: si raggiunge il 39% tra i 55 e i 64 anni e il 24% tra gli over 65, dove si registra la percentuale più alta di coloro che hanno risposto che vanno dal barbiere solo per prendersi cura di barba e capelli (57%), escludendo ogni altro tipo di trattamento.

A fare i conti con l’orologio e con il portafoglio, invece, è soprattutto la fascia più giovane: è tra i 18 e i 24 anni che si registra la percentuale più alta di rispondenti a cui piacerebbe concedersi un trattamento benessere, se non fosse per il non avere tempo e il non volere spendere soldi (44%).

Tra le regioni, secondo l’analisi Barberino’s, la più incline al benessere è il Piemonte: il 47% degli intervistati si concede un trattamento quando ne sente il desiderio. Al contrario, in Campania e Lazio si va dal barbiere principalmente per taglio di barba e capelli (rispettivamente il 44% e il 36%). A rinunciare ai trattamenti sono anche gli emiliani, che però ne fanno soprattutto una questione economica e di tempo: ad affermarlo è il 56% degli uomini, un valore che supera di venti punti percentuali la media nazionale.

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