Gabrovec (Ssk), allentare morsa ai confini dopo apertura Slovenia

“Con la curva del contagio in calo e il ridimensionamento dell’epidemia da Covid-19 in Friuli Venezia Giulia, potremmo puntare ad allentare la morsa ai confini con la Slovenia ed, eventualmente, anche con l’Austria. La palla quindi passa nelle mani dei governi regionale e nazionale”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale della Ssk, Igor Gabrovece, evidenziando che “con la revoca dello stato di emergenza sanitaria a partire dal 1 giugno, la Slovenia sembra qualificarsi come il primo Paese a lasciarsi alle spalle il lockdown. Avendo, di fatto, riaperto i confini, viene così meno l’obbligo della quarantena per i cittadini Ue in entrata, pur permanendo ancora una serie di restrizioni. Per i cittadini italiani rimane comunque il sostanziale divieto di lasciare la propria regione e il territorio nazionale, essendo tuttora in vigore l’obbligo di quarantena in entrata dalla Slovenia”. “La questione della permeabilità dei confini – precisa Gabrovec – è competenza statale e bene sarebbe che Roma e Ljubljana intraprendessero quanto prima un percorso di normalizzazione della nostra area transfrontaliera. La Commissione europea ha inoltre ipotizzato la riapertura dei confini anche tra Stati e regioni contermini”. “Importanti novità – annuncia il consigliere Fvg della Ssk – anche per i nostri giovani che frequentano scuole ed università in Slovenia. A questi verrebbe riconosciuto lo status di lavoratori transfrontalieri, gli unici ad oggi a poter varcare ogni giorno senza impedimenti il confine italo-sloveno”. “Nota ancora dolente invece la questione dei migranti irregolari, intercettati nuovamente in gran numero negli scorsi giorni a Trieste. Da qui – spiega Gabrovec – il mio forte appello alle autorità slovene a garantire con maggiore efficacia il controllo del confine con la Croazia che è frontiera di Schengen. Solo così – conclude – potremo mantenere e rivendicare la piena apertura del confine italo-sloveno che, per il Fvg, è fondamentale dal punto di vista politico, culturale ed economico”.