Fvg-Ue: ok Aula a risoluzione, tra priorità Green Deal e digitale
Scritto da Davide Macor il 23/06/2020
Il Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia, nell’ambito della Sessione europea 2020,
parteciperà alla fase ascendente della formazione del diritto e
delle politiche dell’Unione europea attraverso una risoluzione,
accolta trasversalmente (unico no di Enzo Marsilio del Pd,
nessuna astensione), che contiene sei priorità: un Green Deal
europeo; un’Europa pronta per l’era digitale; un’economia al
servizio delle persone; un’Europa più forte nel mondo; promuovere
il nostro stile di vita europeo; un nuovo slancio per la
democrazia europea.
Il documento, ai cui obiettivi si aggiungono alcune
raccomandazioni e 4 ordini del giorno ad esso correlati, sarà
trasmesso a Senato e Camera dei deputati, al presidente della
Regione, alla Conferenza dei presidenti delle Assemblee
legislative delle Regioni e delle Province autonome nonché al
Comitato delle Regioni, alla Conferenza dei presidenti delle
Assemblee regionali europee (Calre) e a tutti i portatori di
interesse locali.
Con il punto primo, inerente il Grean Deal europeo, il Consiglio
Fvg auspica, tra l’altro, una vera e propria rivoluzione del
sistema industriale continentale volta all’economia verde, equa e
socialmente sostenibile. In particolare, condivide la proposta
della Giunta Fedriga di avanzare la candidatura del Friuli
Venezia Giulia quale regione pilota per la sperimentazione di una
strategia che punta a un’economia con emissioni zero di gas a
effetto serra. Sulla base di ciò, ritiene che, diversamente dalle
altre Regioni e dagli altri Stati dell’Unione europea tenuti a
raggiungere la neutralità entro il 2050, dovremmo impegnarci a
conseguirla in tempi più ristretti, ridotti di almeno 5 anni
rispetto ai 30 assegnati, puntando a una diminuzione delle
emissioni per una media annua almeno pari al 4% attraverso un
efficientamento energetico dell’intero sistema Regione Fvg e
incrementando la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Citato anche il parco macchine regionale, per il quale propone
che sia ripensato nell’ottica di una riduzione delle emissioni
inquinanti, e auspica, per quanto concerne il trasporto
combinato, la modifica della normativa nazionale che permette
solo 42 tonnellate per il trasporto intermodale anziché le 44 in
uso in Germania, Belgio, Olanda. Mentre desidera maggiore
attenzione e supporto alla specificità delle imprese e maggiore
tutela ai prodotti della nostra regione, chiede che sia tenuta
alta l’attenzione sulla paventata introduzione di nuovi dazi e,
al pari, che l’Ue e tutte le istituzioni si impegnino in una
forte opera di sburocratizzazione e semplificazione delle
procedure informatiche. Ed esprime contrarietà, rispetto alla
proposta della Commissione europea, di centralizzare a livello
nazionale la Politica agricola comunitaria.
Nella priorità ‘Un’Europa pronta per l’era digitale’, l’Assemblea
legislativa ritiene indispensabile porre l’attenzione sulla
necessità che la digitalizzazione sia pensata per promuovere lo
sviluppo anche delle aree montane e interne, superando
l’isolamento e le disparità rispetto alle città. E considera
necessario investire anche in data center e che le piccole e
medie imprese ricevano un adeguato supporto nel percorso della
trasformazione digitale.
‘Un’economia al servizio delle persone’ vede la speranza che,
nell’ambito dell’attuale Fondo sociale europeo (Fse), le risorse
aggiuntive siano dirette al mantenimento di posti di lavoro,
anche attraverso programmi di lavoro a breve termine e sostegno
ai lavoratori autonomi per proteggere il proprio reddito; a
creare nuovi posti di lavoro, in particolare per le persone in
situazioni vulnerabili; misure per l’occupazione giovanile; per
l’istruzione e la formazione, compresa quella in materia di
sicurezza sul lavoro; allo sviluppo delle competenze, in
particolare per supportare le doppie transizioni verde e
digitale; a misure per migliorare l’accesso ai servizi sociali e
sanitari, anche per i bambini.
L’auspicio è, poi, che possano trovare attuazione rapidamente
tutte le misure necessarie per armonizzare, anche dal punto di
vista fiscale, la crescita fra le aree di confine. Soltanto
quando verrà ristabilito un principio di reciprocità e di
crescita armonica fra gli Stati, si potrà perseguire l’obiettivo
di una conurbazione transfrontaliera unica che le municipalità di
confine in Friuli Venezia Giulia, in Slovenia e in Austria sono
dirette a perseguire.
Il Consiglio regionale, nell’ambito della priorità 4 ‘Un’Europa
più forte nel mondo’, ritiene fondamentale l’estensione quanto
prima del Trattato di Schengen alla Croazia.
Con ‘Promuovere il nostro stile di vita europeo’ vorrebbe invece
che fossero ulteriormente rafforzati i finanziamenti del Fondo
per la Ripresa, presentato dalla Commissione europea per i
programmi di mobilità Erasmus e Erasmus +, Europa creativa e
Corpo europeo di solidarietà, nonché la loro estensione ad
ulteriori fasce di età. Ma anche il riconoscimento del ruolo del
cluster Cultura e Creatività, nonché l’attivazione di azioni di
presa in carico della salute dei cittadini orientate a una
strategia che non veda al centro la sola assistenza ospedaliera,
rispondendo invece a una visione della salute in tutti i suoi
aspetti (bio-psico-sociali) secondo un approccio integrato dei
servizi.
L’auspicio, nell’ottica di mitigare l’impatto sociale ed
economico della pandemia e promuovere l’inclusione sociale, è
pure che le misure per la ripresa siano indirizzate alle seguenti
priorità: mantenere e supportare i programmi che il volontariato
svolge a livello locale; sviluppare e diffondere nella
popolazione le conoscenze digitali rendendole accessibili a
tutti; assicurare l’accesso a luoghi sicuri per tutte le persone
fragili; rinforzare i programmi di prevenzione nei primi anni di
vita; considerare e sviluppare programmi per la salute mentale;
rafforzare la sicurezza nei luoghi di lavoro; espandere e
sostenere i programmi di protezione sociale; ridurre la
burocrazia per l’ottenimento dei benefici sociali; aumentare la
garanzia di stipendi adeguati; supportare le misure di sostegno
al lavoro (mantenimento dell’impiego, accesso all’impiego,
uguaglianza di genere, l’assicurazione di misure di
contenimento); sostenere misure per il contrasto alla solitudine
e all’isolamento patologico.
Infine, con la priorità 6 ‘Un nuovo slancio per la democrazia
europea’, il Consiglio apprezza la volontà del governatore della
Carinzia, Peter Kaiser, di collaborare con le Regioni limitrofe,
in particolare con il Friuli Venezia Giulia, per la prosperità
delle popolazioni dei territori di confine e per la
valorizzazione delle azioni di cooperazione nel contesto europeo.
Ma c’è spazio anche per ritenere necessario continuare a
contrastare le pratiche sleali nella filiera agro-alimentare.
Le raccomandazioni, invece, si concentrano sulla disciplina in
materia di aiuti di Stato (modificare la loro intensità oppure
prorogare il regime temporaneo di aiuti, adottato da marzo in
poi), sul futuro della programmazione europea (utilizzare i
residui dei Fondi europei con procedure semplificate, ma anche
prolungare di un anno la programmazione 2014-20 per disporre di
risorse aggiuntive da destinare a sostegno delle imprese e del
tessuto socioeconomico per fare fronte alla crisi dovuta alla
pandemia; introduzione di strumenti nuovi per sostenere le
imprese e il tessuto socioeconomico in vista della ripresa) e sul
Quadro finanziario pluriennale (che il dibattito sul Quadro
finanziario pluriennale 2021-27 porti a un accordo rapido e
ambizioso tra gli Stati, affinché le risorse possano raggiungere
anche le autorità regionali e locali, le piccole imprese e gli
attori del terzo settore).
I 4 ordini del giorno, invece, sono inerenti la previsione di
contributi a fondo perduto per le imprese agricole (dei
consiglieri dem Iacop, Shaurli, Marsilio e Moretti),
l’obbligatorietà dell’etichettatura di provenienza per tutti gli
alimenti che circolano nell’Ue (Gruppo FI), verità e giustizia
per Giulio Regeni con il sostegno delle istituzioni europee a
livello internazionale (Honsell di Open Fvg) e il coinvolgimento
della Commissione agricoltura nel Green New Deal oggi incardinato
nella sola Commissione ambiente (Iacop)., 23 giu – Il Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia, nell’ambito della Sessione europea 2020,
parteciperà alla fase ascendente della formazione del diritto e
delle politiche dell’Unione europea attraverso una risoluzione,
accolta trasversalmente (unico no di Enzo Marsilio del Pd,
nessuna astensione), che contiene sei priorità: un Green Deal
europeo; un’Europa pronta per l’era digitale; un’economia al
servizio delle persone; un’Europa più forte nel mondo; promuovere
il nostro stile di vita europeo; un nuovo slancio per la
democrazia europea.
Il documento, ai cui obiettivi si aggiungono alcune
raccomandazioni e 4 ordini del giorno ad esso correlati, sarà
trasmesso a Senato e Camera dei deputati, al presidente della
Regione, alla Conferenza dei presidenti delle Assemblee
legislative delle Regioni e delle Province autonome nonché al
Comitato delle Regioni, alla Conferenza dei presidenti delle
Assemblee regionali europee (Calre) e a tutti i portatori di
interesse locali.
Con il punto primo, inerente il Grean Deal europeo, il Consiglio
Fvg auspica, tra l’altro, una vera e propria rivoluzione del
sistema industriale continentale volta all’economia verde, equa e
socialmente sostenibile. In particolare, condivide la proposta
della Giunta Fedriga di avanzare la candidatura del Friuli
Venezia Giulia quale regione pilota per la sperimentazione di una
strategia che punta a un’economia con emissioni zero di gas a
effetto serra. Sulla base di ciò, ritiene che, diversamente dalle
altre Regioni e dagli altri Stati dell’Unione europea tenuti a
raggiungere la neutralità entro il 2050, dovremmo impegnarci a
conseguirla in tempi più ristretti, ridotti di almeno 5 anni
rispetto ai 30 assegnati, puntando a una diminuzione delle
emissioni per una media annua almeno pari al 4% attraverso un
efficientamento energetico dell’intero sistema Regione Fvg e
incrementando la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Citato anche il parco macchine regionale, per il quale propone
che sia ripensato nell’ottica di una riduzione delle emissioni
inquinanti, e auspica, per quanto concerne il trasporto
combinato, la modifica della normativa nazionale che permette
solo 42 tonnellate per il trasporto intermodale anziché le 44 in
uso in Germania, Belgio, Olanda. Mentre desidera maggiore
attenzione e supporto alla specificità delle imprese e maggiore
tutela ai prodotti della nostra regione, chiede che sia tenuta
alta l’attenzione sulla paventata introduzione di nuovi dazi e,
al pari, che l’Ue e tutte le istituzioni si impegnino in una
forte opera di sburocratizzazione e semplificazione delle
procedure informatiche. Ed esprime contrarietà, rispetto alla
proposta della Commissione europea, di centralizzare a livello
nazionale la Politica agricola comunitaria.
Nella priorità ‘Un’Europa pronta per l’era digitale’, l’Assemblea
legislativa ritiene indispensabile porre l’attenzione sulla
necessità che la digitalizzazione sia pensata per promuovere lo
sviluppo anche delle aree montane e interne, superando
l’isolamento e le disparità rispetto alle città. E considera
necessario investire anche in data center e che le piccole e
medie imprese ricevano un adeguato supporto nel percorso della
trasformazione digitale.
‘Un’economia al servizio delle persone’ vede la speranza che,
nell’ambito dell’attuale Fondo sociale europeo (Fse), le risorse
aggiuntive siano dirette al mantenimento di posti di lavoro,
anche attraverso programmi di lavoro a breve termine e sostegno
ai lavoratori autonomi per proteggere il proprio reddito; a
creare nuovi posti di lavoro, in particolare per le persone in
situazioni vulnerabili; misure per l’occupazione giovanile; per
l’istruzione e la formazione, compresa quella in materia di
sicurezza sul lavoro; allo sviluppo delle competenze, in
particolare per supportare le doppie transizioni verde e
digitale; a misure per migliorare l’accesso ai servizi sociali e
sanitari, anche per i bambini.
L’auspicio è, poi, che possano trovare attuazione rapidamente
tutte le misure necessarie per armonizzare, anche dal punto di
vista fiscale, la crescita fra le aree di confine. Soltanto
quando verrà ristabilito un principio di reciprocità e di
crescita armonica fra gli Stati, si potrà perseguire l’obiettivo
di una conurbazione transfrontaliera unica che le municipalità di
confine in Friuli Venezia Giulia, in Slovenia e in Austria sono
dirette a perseguire.
Il Consiglio regionale, nell’ambito della priorità 4 ‘Un’Europa
più forte nel mondo’, ritiene fondamentale l’estensione quanto
prima del Trattato di Schengen alla Croazia.
Con ‘Promuovere il nostro stile di vita europeo’ vorrebbe invece
che fossero ulteriormente rafforzati i finanziamenti del Fondo
per la Ripresa, presentato dalla Commissione europea per i
programmi di mobilità Erasmus e Erasmus +, Europa creativa e
Corpo europeo di solidarietà, nonché la loro estensione ad
ulteriori fasce di età. Ma anche il riconoscimento del ruolo del
cluster Cultura e Creatività, nonché l’attivazione di azioni di
presa in carico della salute dei cittadini orientate a una
strategia che non veda al centro la sola assistenza ospedaliera,
rispondendo invece a una visione della salute in tutti i suoi
aspetti (bio-psico-sociali) secondo un approccio integrato dei
servizi.
L’auspicio, nell’ottica di mitigare l’impatto sociale ed
economico della pandemia e promuovere l’inclusione sociale, è
pure che le misure per la ripresa siano indirizzate alle seguenti
priorità: mantenere e supportare i programmi che il volontariato
svolge a livello locale; sviluppare e diffondere nella
popolazione le conoscenze digitali rendendole accessibili a
tutti; assicurare l’accesso a luoghi sicuri per tutte le persone
fragili; rinforzare i programmi di prevenzione nei primi anni di
vita; considerare e sviluppare programmi per la salute mentale;
rafforzare la sicurezza nei luoghi di lavoro; espandere e
sostenere i programmi di protezione sociale; ridurre la
burocrazia per l’ottenimento dei benefici sociali; aumentare la
garanzia di stipendi adeguati; supportare le misure di sostegno
al lavoro (mantenimento dell’impiego, accesso all’impiego,
uguaglianza di genere, l’assicurazione di misure di
contenimento); sostenere misure per il contrasto alla solitudine
e all’isolamento patologico.
Infine, con la priorità 6 ‘Un nuovo slancio per la democrazia
europea’, il Consiglio apprezza la volontà del governatore della
Carinzia, Peter Kaiser, di collaborare con le Regioni limitrofe,
in particolare con il Friuli Venezia Giulia, per la prosperità
delle popolazioni dei territori di confine e per la
valorizzazione delle azioni di cooperazione nel contesto europeo.
Ma c’è spazio anche per ritenere necessario continuare a
contrastare le pratiche sleali nella filiera agro-alimentare.
Le raccomandazioni, invece, si concentrano sulla disciplina in
materia di aiuti di Stato (modificare la loro intensità oppure
prorogare il regime temporaneo di aiuti, adottato da marzo in
poi), sul futuro della programmazione europea (utilizzare i
residui dei Fondi europei con procedure semplificate, ma anche
prolungare di un anno la programmazione 2014-20 per disporre di
risorse aggiuntive da destinare a sostegno delle imprese e del
tessuto socioeconomico per fare fronte alla crisi dovuta alla
pandemia; introduzione di strumenti nuovi per sostenere le
imprese e il tessuto socioeconomico in vista della ripresa) e sul
Quadro finanziario pluriennale (che il dibattito sul Quadro
finanziario pluriennale 2021-27 porti a un accordo rapido e
ambizioso tra gli Stati, affinché le risorse possano raggiungere
anche le autorità regionali e locali, le piccole imprese e gli
attori del terzo settore).
I 4 ordini del giorno, invece, sono inerenti la previsione di
contributi a fondo perduto per le imprese agricole (dei
consiglieri dem Iacop, Shaurli, Marsilio e Moretti),
l’obbligatorietà dell’etichettatura di provenienza per tutti gli
alimenti che circolano nell’Ue (Gruppo FI), verità e giustizia
per Giulio Regeni con il sostegno delle istituzioni europee a
livello internazionale (Honsell di Open Fvg) e il coinvolgimento
della Commissione agricoltura nel Green New Deal oggi incardinato
nella sola Commissione ambiente (Iacop).