Foreste Fvg: tagli a raso contro il diffondersi dei patogeni
Scritto da Davide Macor il 07/07/2020
«Il livello di allarme per i boschi della montagna friulana è altissimo, a seguito dei pesanti danni causati dalla tempesta Vaia di fine 2018 e di quelli conseguenti alle malattie delle piante derivanti dal bostrico. Decine di ettari di abete rosso stanno sparendo e, non essendo curabili, è necessario prendere una decisione drastica per fermare la moria: bisogna intervenire non con un taglio selezionato dei soli abeti malati, ma con un taglio raso che comprenda anche le piante nelle aree vicine e che possa prevenire il diffondersi dei patogeni». A lanciare l’allarme, con una nota, è il consigliere regionale del Pd, Enzo Marsilio, che in II Commissione consiliare, in occasione dell’esame del Ddl 99 sull’Assestamento di bilancio 2020-2022, ha manifestato all’assessore alle Risorse forestali e alla Montagna, Stefano Zannier, la necessità di: «Un intervento finanziario per consentire alle amministrazioni locali di pagare gli interventi di tagli ed esboschi nelle aree, anche private, colpite dalla malattia dei boschi causata dal bostrico. Accanto all’aspetto economico – scrive Marsilio -, c’è anche quello relativo alla possibilità o meno di entrare in aree private dove sono presenti gli abeti malati: per questo è necessaria un’ordinanza che consenta l’ingresso per eseguire i lavori necessari. Abbiamo capito che una cura non è possibile, l’intervento, se pur forzato va fatto anche per evitare situazioni simili a quelle vissute in Puglia con la Xylella, il batterio killer che ha decimato centinaia di ulivi».