FEFF 22 ONLINE EDITION – Presentata la line-up: 46 i film in programma (4 le prime mondiali). Si comincia il 26 giugno con l’action coreano “Ashfall” | EFFE RADIO

FEFF 22 ONLINE EDITION – Presentata la line-up: 46 i film in programma (4 le prime mondiali). Si comincia il 26 giugno con l’action coreano “Ashfall”

Scritto da il 04/06/2020

«Questo non è il Far East Film Festival 22: questo è il Far East
Film Festival 22 online edition». Dentro le parole di Sabrina Baracetti e
Thomas Bertacche, responsabili del FEFF, si trova tutta la filosofia operativa
della ventiduesima edizione. Un’edizione davvero storica, sotto i riflettori
mondiali dal 26 giugno al 4 luglio. Anzi: un’edizione rivoluzionaria.
La rivoluzione, però, non consiste nell’aver trasferito il Far East Film sul
web: consiste nell’aver trasformato il Far East Film in un evento digitale,
riscrivendone completamente l’architettura (modello, formule, strategie
editoriali) e conservandone l’obiettivo primario: indagare un territorio,
l’Asia, e presentare il meglio delle sue produzioni cinematografiche popolari.
Se la base operativa si sposterà da Udine a MYmovies.it, dunque, il FEFF
22 non sarà semplicemente una library tematica: sarà, ancora una volta, una
full immersion nel cuore del “lontano Est”, con 46 film provenienti da 8
paesi (Cina, Hong Kong, Taiwan, Corea del Sud, Giappone, Filippine,
Indonesia e Malesia)! Alcuni titoli saranno disponibili worldwide, alcuni solo
per il territorio europeo e alcuni solo per l’Italia. Le prime mondiali saranno
4, le prime internazionali saranno 12, quelle europee saranno 10 e quelle
italiane saranno 17.
La rete diventerà il punto d’incontro del popolo fareastiano, chiamato a
incoronare con i Gelsi (realizzati da Idea Prototipi) i vincitori degli Audience
Awards e chiamato a condividere i video-saluti degli attori e dei registi e i
talk di approfondimento con i grandi nomi del cinema asiatico.
Si sposterà sul web anche il FEFF Campus, la scuola di giornalismo per
giovani talenti (5 asiatici, 5 europei) capitanata dal super tutor Mathew
Scott e sostenuta da China Daily, China Film Insider, Eastern Kicks,
Taiwan News e The Jakarta Post. Dal 30 giugno al 2 luglio, inoltre, troverà
spazio online Focus Asia, cioè l’area Industry del festival, con la sezione Far
East in progress (la prima e unica piattaforma europea dedicata ai film
asiatici in post-produzione), il project market e un ricco programma di
webinar.
Il pubblico cui si rivolge il Far East Film Festival 22, potenzialmente più
ampio e probabilmente meno “specializzato” della community abituale, avrà
l’opportunità di scegliere se vivere l’esperienza da “turista curioso”, da
“viaggiatore” o da “esploratore esperto”: ad ogni attitudine corrisponde
una specifica tipologia di accredito, un vero e proprio abbonamento studiato
appositamente per il web. I pass virtuali giocano affettuosamente con
l’immaginario asiatico: Silver Ninja (€ 9,90), Golden Samurai (€ 49) e
Platinum Shogun (€ 100).
Tra i benefit, l’accesso a Far East Film Online: la nuovissima piattaforma
di cinema asiatico, progettata dal Festival, che inizierà il proprio viaggio
sabato 1° agosto con una cinquantina di titoli (evergreen e novità). Il
catalogo verrà poi aggiornato periodicamente.
Le due anime del FEFF 22, cioè la dimensione festivaliera e la dimensione
internettiana, troveranno piena rappresentazione nella nuova struttura: gli
organizzatori hanno infatti messo a punto un palinsesto quotidiano, cioè
una guida alla visione, ma lasceranno anche la possibilità di scegliere in
piena autonomia quando guardare i film, accedendo all’apposita sezione on
demand. Solo 3 titoli su 46 (I WeirDo, My Prince Edward, Better Days)
andranno visti esclusivamente nella fascia oraria indicata dal programma.
Ma osserviamo più da vicino alcuni highlights di questa ventiduesima
edizione…
ASHFALL (International Festival Premiere) è il film d’apertura
del Far East Film Festival 22!
Il blockbuster Ashfall (pioggia di cenere), campione d’incassi in Corea del
Sud lo scorso Natale, sarà il film di apertura dell’edizione 2020! Super
spettacolare, attraversato da un raffinato umorismo verbale, Ashfall è molto di
più di un esplosivo disaster-movie: è un invito a riflettere sulle frontiere e sui
traguardi raggiunti dai film asiatici di genere (geograficamente lontanissimi da
Hollywood!) e, di conseguenza, un invito a riflettere sulla società in cui
viviamo. Cittadini del Nord e cittadini del Sud, amici e nemici, un paese
diviso, diviso ancora nel 21° secolo! Un enorme terremoto causa una
reazione a catena e sta per provocare un’epocale eruzione vulcanica, in
grado di far scomparire l’intera penisola. Unica via di uscita: un’esplosione
atomica nella camera magmatica… Questo il plot di un film che mescola, in
modo supremo e ambizioso, l’action, il thriller, il family drama e la tanto amata
dai coreani buddy-buddy comedy. I protagonisti sono due attori straordinari: il
grande Ha Jung-woo, nei panni del sudcoreano esperto di bombe (che
vedremo anche nell’horror The Closet), e la star Lee Byung-hun (forse
l’attore coreano più conosciuto a Hollywood), nei panni del nordcoreano. I
due registi LEE Hae-jun (sceneggiatore e regista del memorabile Castaway
on the Moon) e KIM Byung-seo (già direttore della fotografia di Along with
the Gods, qui al suo debutto alla regia), per Ashfall hanno davvero
raggruppato un cast d’eccezione che comprende anche Don Lee,
amatissimo interprete di Train to Busan!
Ashfall sarà distribuito in Italia da Minerva Pictures.
BETTER DAYS (anteprima europea) è il film di chiusura!
Opera seconda e secondo dramma giovanile diretto da un amico del Festival,
Derek Tsang da HK (figlio del mitico Eric Tsang – Gelso d’oro alla carriera al
FEFF 2017). Dopo un debutto folgorante con Soul Mates (presentato a Udine
nel 2016), Derek conferma il suo grande talento come regista e autore
hongkonghese/cinese contemporaneo con il potente Better Days scelto
come film di chiusura. Un dramma sul bullismo ma che anche una storia
d’amore, di redenzione e di crescita. Protagonisti due ragazzi giovani, belli-edannati, poveri ma con un sogno. Soli ai margini di una società spietata ma
anche di un sistema feroce come quello dell’educazione scolastica in Cina. Il
temutissimo esame “gaokao” per l’ammissione all’università nazionale fa da
sfondo alla vicenda. L’estremo bisogno dei due ragazzi di dimostrare al
mondo di essere vivi si tradurrà in un amore gentile ma anche in un fortissimo
sentimento di solidarietà tra due esseri umani che non hanno più nulla da
perdere… Un film riuscito, emozionante e sincero. Un film che ha attirato
l’attenzione degli appassionati di cinema a livello internazionale all’inizio del
2019, quando è stato improvvisamente ritirato dalla line-up del Festival di
Berlino e la sua uscita cinematografica estiva rinviata fino all’ottobre 2019. I
fortunati spettatori del FEFF lo vedranno in anteprima europea!
Da IP MAN 4, che chiude una saga iniziata nel 2008, all’ultimo
film di Johnnie To, CHASING DREAM, da THE CAPTAIN (la
versione cinese di Sully) all’omaggio a uno dei grandi maestri
del cinema giapponese: Obayashi Nobuhiko.
La star delle arti marziali Donnie Yen ritorna come protagonista nell’ultimo (e
conclusivo) capitolo della saga dedicata al Maestro di wing chun di Bruce
Lee. Se nei precedenti tre film avevamo seguito Ip Man mentre affrontava i
nemici giapponesi durante gli anni della guerra e poi, dal 1949, mentre
viveva, insegnava e combatteva a Hong Kong. Questa volta la storia inizia
nel 1964, con Bruce Lee a San Francisco che diffonde la sua filosofia del
kung fu e partecipa ai maggiori tornei (tra i vari partecipanti anche il vero
Bruce Lee!). Ip Man 4, The Finale è un film avvolto da una sottile ed
elegante malinconia, ma non manca di spettacolari scene di azione e di
combattimento. In poche parole è imperdibile! Come potremmo vivere senza
la saggezza, la pacatezza e il grande senso morale del Maestro?
Andrew LAU, uno dei maghi dell’action hongokonghese (Infernal Affairs),
firma la regia di un film spettacolare, teso e adrenalinico, capace di creare
una suspense da film horror pur basandosi su una storia vera. È quasi la
versione cinese di Sully del grande Clint! Tratto da una storia vera, The
Captain è un omaggio ai piloti della Sichuan Airlines che nel 2018 riuscirono
a salvare tutto l’equipaggio nonostante un pauroso incidente ad alta quota…
Labyrinth of Cinema, con i suoi 180 minuti, è l’ultimo, eccentrico capolavoro
di Obayashi Nobuhiko (Gelso d’oro alla carriera nel 2016), scomparso lo
scorso 10 aprile. Un film psichedelico, sperimentale, mistico e super bizzarro.
Un testamento teorico e spirituale per uno dei grandi nomi del cinema
giapponese contemporaneo di cui sentiremo fortemente la mancanza.
Potremmo dire, per intenderci, che Obayashi costruisce Labyrinth of Cinema
un po’ come Dante aveva costruito la Divina Commedia: un’opera d’arte
totale e finale, in cui riversare (affinandole artisticamente, per quanto
possibile) tutte le idee e tutte le suggestioni formali di un’intera vita.
Chasing Dream è, invece, l’ultimo film diretto da Sua Maestà Johnnie To! A
Udine in anteprima internazionale, il film mescola musica e arti marziali. È
un’opera allegra, positiva, sia nel risultato che nell’esecuzione, anche perché
vede riuniti nuovamente il celebre filmmaker e il coproduttore e sceneggiatore
Wai Ka-fai rappresentando un divertente ritorno al passato. Cioè a quella
folle energia delle loro migliori produzioni popolari dell’inizio degli anni
Duemila (anche se, questa volta, la vicenda è ambientata interamente nella
Cina continentale).
Parlando di libertà
Il documentario politico in Giappone sembra avere grande successo in tempi
recenti. I-Documentary of the Journalist diretto da Mori Tatsuya è tra
questi e rappresenta una vetta del genere. Il regista Mori insegue,
letteralmente, l’intrepida e coraggiosissima giornalista Mochizuki Isoko firma
del quotidiano nipponico Shimbun. La Mochizuki ha indagato alcuni fatti che
in questi ultimi anni hanno dato filo da torcere al governo del primo ministro
Abe. Si parla quindi di manipolazione dei media, libertà di espressione, libertà
di parola e gestione dei “poteri forti” in un film che sarà tra i più controversi
della selezione. Presentato in anteprima mondiale al festival di Tokyo,
approda a Udine in anteprima per l’Italia e sarà anche oggetto di un
approfondimento live cui parteciperanno Mori, la Mochizuki e il giornalista
Pio D’Emilia.
IL FOCUS: Watanabe Hirobumi, poeta comico del quotidiano
Il talento di Watanabe Hirobumi sarà al centro di uno speciale Focus
pensato e ideato dal FEFF espressamente per l’edizione online. Il festival
di Udine, nei suoi 21 anni di storia, si è spesso concesso delle deviazioni,
rispetto alla via maestra legata al cinema popolare e di genere. La
deviazione, nel caso del cinema e dello stile di Watanabe, è netta e audace:
la sua è un’estetica in bianco e nero, il suo cinema ha un atteggiamento punk
e il suo umorismo è eccentrico e ricorda il Jim Jarmush degli esordi.
Con 4 titoli dal 2017 al 2020 (inclusa la children comedy I am Really Good
in prima mondiale al FEFF), Udine sarà il trampolino occidentale per
Watanabe Hirobumi che lavora a stretto contatto con il fratello minore Yuji,
autore di tutte le splendide colonne sonore di tutti i suoi film.

FOCUS ASIA
30 Giugno/2 luglio 2020
Dal 30 giugno al 2 luglio troverà spazio online anche Focus Asia, la
sezione “mercato” del festival, che in un momento difficilissimo per l’industria
cinematografica mondiale rappresenta una risposta chiara alle sfide che i
professionisti di Asia ed Europa si trovano ad affrontare in questi mesi. L’idea
è quella di creare un evento unico capace di costruire nuove basi per i film di
domani e di favorire allo stesso tempo una nuova circolazione di titoli
internazionali nelle sale e nei festival dei due continenti.
Come ogni anno il programma includerà l’All Genres Project Market, il
mercato dei progetti in sviluppo dove nuove opere di registi affermati a livello
internazionale verranno presentate a un pubblico di produttori, rappresentanti
di festival e finanziatori, ma troveranno spazio anche i film in cerca di
distribuzione, con la prima edizione di Far East in Progress, unico evento in
Europa dedicato a film asiatici in post-produzione, e la terza edizione rivisitata
di Get Ready for the Future, piattaforma principalmente dedicata
all’esportazione di film italiani ed europei nel mercato asiatico.
Per permettere l’avvio di nuove collaborazioni la versione virtuale di Focus
Asia cercherà di mantenere la dimensione intima e confortevole che
caratterizza l’evento reale e quindi grazie all’utilizzo di nuove piattaforme
digitali si ottimizzeranno la presentazione dei progetti di film e gli incontri
online tra tutti i partecipanti.

I professionisti avranno inoltre l’opportunità di partecipare a
numerosi webinar e tavole rotonde organizzate in collaborazione con
Ties That Bind, il principale workshop di co-produzione tra Asia ed Europa.
Confermate le collaborazioni con EAVE (European Audiovisual
Entrepreneurs) e European Film Promotion, il più grande network di sales
agents e agenzie di promozione cinematografica in Europa, oltre che con
HAF – Hong Kong e Taipei Golden Horse Film Project Promotion.
Nuovo partner dell’edizione 2020 sarà 108 Media, grazie al quale un film in
post-produzione si aggiudicherà un “distribution award”.
La partecipazione a Focus Asia 2020 è gratuita e prevede l’accesso alle
diverse sezioni in programma oltre che alla straordinaria opportunità di
conoscere e incontrare i key player del panorama cinematografico asiatico.
TIES THAT BIND 2020
Anche Ties That Bind 2020 accompagnerà il Festival in questa transizione
digitale, curando l’organizzazione di alcuni webinar e tavole rotonde
all’interno del ricco programma di Focus Asia. Non essendo infatti possibile
allestire la prima sessione del workshop a Udine, questi primi interventi online
avranno l’obiettivo di fare incontrare in uno spazio virtuale i partecipanti
asiatici ed europei ma anche quello di approfondire la situazione attuale delle
industrie cinematografiche in entrambi i continenti, ponendo l’accento sulle
sfide e le prospettive future. La consolidata collaborazione pluriennale tra
Fondo Audiovisivo FVG, FEFF, EAVE, SAAVA/REED e Creative Europe,
invece, riporterà a Udine la versione reale di Ties That Bind il prossimo anno
all’interno dell’edizione 2021 del Festival.
CONSULENTI
Roger GARCIA
Senior Consultant/Strategic Advisor
Maria BARBIERI
Consulente per la selezione cinese
Paolo BERTOLIN
Consulente per la selezione del Sud-Est asiatico: Indonesia, Malesia
Anchalee CHAIWORAPORN
Consulente per la selezione thailandese
Anderson LE
Consulente per la sezione Documentari
Darcy PAQUET
Consulente per la selezione coreana
Maria A. RUGGIERI
Consulente per la selezione cinese
Mark SCHILLING
Consulente per la selezione giapponese
Max TESSIER
Consulente per la selezione filippina
Tim YOUNGS
Consulente per la selezione hongkonghese
COORDINATORI
Sanling CHANG
Coordinatrice per la selezione taiwanese
EJ CHO
Coordinatrice per la selezione coreana
Hideko SAITO con Miyuki TAKAMATSU
Coordinatrici per la selezione giapponese

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