Federalismo: Zanin, Patti finanziari test probante su volontà Governo
Scritto da Davide Macor il 21/06/2020
“La risposta del Governo alla
richiesta che il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha
formulato al fine di rivedere i Patti finanziari Stato-Regione –
commenta il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin – sarà un
test probante, una sorta di prova del nove per comprendere la
volontà o meno di assecondare la natura stessa dell’Italia, dei
suoi territori e dei suoi popoli, ovvero l’autonomia federale
delle Regioni e la conseguente valorizzazione dei Comuni che,
così come le Province, costituiscono da sempre la nostra identità
più vera e totalizzante”.
Una tappa importante del dialogo tutto da costruire con la
capitale sarà, secondo Zanin, proprio l’incontro-confronto sui
Patti finanziari tra Commissione Paritetica Stato-Regione e
Assemblea legislativa Fvg in programma martedì prossimo, 23
giugno, in Aula a Trieste. I lavori della sessione antimeridiana,
infatti, saranno interamente dedicati a questo spinoso argomento,
con la prevista introduzione del presidente del Cr Fvg seguita
dagli interventi del governatore Massimiliano Fedriga, del
presidente della Paritetica, Francesco Peroni, e di tutti i
capigruppo.
“La bilancia tra entrate e uscite con Roma è nettamente a sfavore
del Fvg – evidenzia Zanin – nell’ambito di un’autonomia fatta di
competenze e responsabilità che, tra l’altro, è decisamente meno
favorevole rispetto a quella concessa alle altre Speciali, ovvero
Trentino Alto Adige, Val d’Aosta, Sicilia e Sardegna”.
“Siamo ormai al momento della verità – sottolinea il presidente –
rispetto a un progetto di federalismo che, dopo quanto sta
succedendo soprattutto dal lockdown in avanti, sembra essere
stato relegato in soffitta, calpestato da un centralismo
esasperato che sfugge perfino a un adeguato confronto in
Parlamento. Avanti di questo passo – ammonisce- si rischia il
default locale con conseguenze devastanti su imprese e cittadini,
molti dei quali non hanno ancora superato lo shock
psico-economico da Covid-19″.
“Le insufficienti risorse dispensate dallo Stato, almeno
apparentemente senza una strategia di sostegno e sviluppo come
minimo a medio termine, hanno creato – incalza Zanin – solo false
speranze ormai quasi del tutto trasformate in sfiducia e
pericolosa rabbia generalizzata: un trend da invertire in fretta
affinché non diventi una deriva senza fine”.
“L’errore di prospettiva – sostiene ancora il presidente del Cr
Fvg, riprendendo le parole dell’ex presidente della Paritetica,
Giovanni Bellarosa – è quello di avere considerato l’autonomia
solo come un problema giuridico. Condivido perfettamente
l’opinione di Bellarosa quando afferma che il mancato rispetto
dell’autonomia discende, prima di ogni altra cosa, da una lacuna
culturale, dalla mancanza di consapevolezza e di rispetto per
l’identità e le capacità dell’altro. Tutto ciò – prosegue –
genera infatti una forma di egemonia nella quale la funzione di
governo del Paese viene praticata secondo il modulo top-down, dal
sovrano ai sudditi”.
“Se il presente è incerto – conclude Zanin – il futuro è a dir
poco oscuro se non cambiamo immediatamente le prospettive,
ricalibrando a favore delle Regioni il rapporto con uno Stato
incapace di riconoscere le diversità di un popolo composto da
tanti popoli che necessitano di poteri e responsabilità calibrati
diversamente sul territorio e non calati dall’alto come fossero
dogmi impossibili da applicare”.