Ecomuseo con lode: dal territorio all’accademia | EFFE RADIO

Ecomuseo con lode: dal territorio all’accademia

Scritto da il 17/06/2020

Prima c’erano state altre tesi che si erano occupate del modello ecomuseale, ma che solo in parte avevano approfondito la realtà gemonese. Ora la tesi di laurea “Ecomusei tra patrimonio, comunità e territorio. L’Ecomuseo delle Acque del Gemonese: la partecipazione nei processi di costruzione di identità interculturali”, discussa da Laura Giavitto lo scorso 30 marzo presso l’Università degli Studi di Udine, relatore il prof. Andrea Guaran, ha colmato questa (piccola) lacuna. Si è trattato di un graditissimo omaggio all’Ecomuseo, un riconoscimento alle sue attività, prova dell’inscindibile legame di una comunità con il suo patrimonio e il suo territorio. A venire esaminato e documentato è il ruolo dell’Ecomuseo nella ricerca, nell’educazione, nel coinvolgimento della popolazione, nella conservazione e valorizzazione dei beni culturali e del paesaggio.

La tesi offre una chiave di lettura dei processi di valorizzazione del patrimonio locale proponendo nel contempo un’analisi strutturata di uno strumento prezioso, la mappa di comunità, che lascia ampio margine a indagini valutative e a iniziative progettuali. Vi è pure contenuta una proposta di rivisitazione delle modalità di coinvolgimento dei gruppi sociali nelle pratiche di progettazione partecipata, adeguata al multiculturalismo delle società contemporanee, mediante l’introduzione di un innovativo modello di mappa interculturale. Il testo integrale della tesi di laurea è disponibile, previa richiesta, per la consultazione.

La mappa di comunità è uno strumento di cui l’Ecomuseo delle Acque fa ampio uso: tre esperienze alle spalle (a Godo, Montenars e Plazzaris) e una in gestazione (a Susans e dintorni). Scrive Laura Giavitto: «Gli abitanti di un luogo sono produttori di patrimonio culturale – sono detentori del patrimonio culturale locale, incaricati del suo utilizzo e della sua conservazione, partecipano alla prosperità e allo sviluppo del territorio in qualità di protagonisti – e consumatori di spazi, beni e patrimonio, responsabili di trasmettere ai figli un territorio vivibile. (…) Affinché il processo partecipativo assuma un significato e la mappa diventi efficace e produttiva, l’Ecomuseo lavora per guidare la comunità nel passaggio dalla conoscenza e interiorizzazione del valore del patrimonio alla reale progettualità. (…) Prendendo a esempio la mappa di comunità realizzata a Montenars, si osserva come questa abbia assunto una forte valenza progettuale, riuscendo a coniugare le istanze della popolazione con quelle dell’amministrazione locale».

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