Ecco le novità di Oltre edizioni in uscita il 24 giugno | EFFE RADIO

Ecco le novità di Oltre edizioni in uscita il 24 giugno

Scritto da il 11/06/2021

Alexander Pope, John Arbuthnot e Altri/Martinus Scriblerus

Vita straordinaria, opere e scoperte Memorie e altri testi scribleriani

Traduzione e cura di Giuseppe Sertoli

Agli inizi del Settecento un gruppo di begli ingegni soliti riunirsi la sera intorno a una bottiglia di chiaretto ebbero un’idea geniale: scrivere a più mani una serie di opere che fossero la parodia di quanto la cultura moderna sfornava e la nascente industria editoriale smerciava al pubblico. Opere – poetiche, teatrali, narrative, scientifiche, critiche etc. – che sarebbero state attribuite a un autore fittizio dal nome di Martinus Scriblerus, vale a dire Martino Scribacchino, figura di misconosciuto genio universale che ci si proponeva di rivelare al mondo scrivendone la biografia e pubblicandone poi i numerosi manoscritti «a beneficio dell’umanità». Per quanto realizzato solo in parte, il progetto – che seppure a fasi alterne durò una trentina d’anni e vide la partecipazione, fra gli altri, di Swift e Pope – rappresenta una delle più singolari imprese satiriche settecentesche ed esercitò un’influenza notevole sugli autori successivi, da Fielding a Sterne e oltre. Il volume che qui si presenta include, oltre a una nuova traduzione delle Memorie della vita straordinaria, delle opere e delle scoperte di Martinus Scriblerus, alcuni dei più significativi testi usciti dalla fucina scribleriana e mai prima d’ora editi in Italia

Giuseppe Sertoli, valtellinese di nascita e milanese di formazione, Giuseppe Sertoli ha insegnato Letteratura inglese nelle Università di Perugia, Palermo e – dal 1977 al 2013 – in quella Genova, presso la quale è ora Professore emerito. Si è occupato prevalentemente del romanzo otto-novecentesco (Hardy, Kipling, Conrad, Durrell) e di narrativa, critica e teoria estetica del Settecento. In quest’ultimo ambito ha curato edizioni di L. Sterne (Viaggio sentimentale, 1983), E. Burke (Inchiesta sul Bello e il Sublime, 1985), J. Dennis (Critica della poesia, 1994), D. Defoe (Le avventure di Robinson Crusoe, 1998), J. Addison (I piaceri dell’immaginazione, 2002), S. Johnson (Rasselas principe di Abissinia, 2005). Una raccolta dei suoi saggi d’area settecentesca è uscita nel 2014 col titolo I due Robinson e altri saggi sulla letteratura inglese del Settecento. Ad anni meno recenti risale il suo interesse per la filosofia francese contemporanea, in particolare per la figura e l’opera di Gaston Bachelard, al quale ha dedicato una monografia (Le immagini e la realtà, 1972) e di cui ha curato un’antologia di testi (La ragione scientifica, 1974).

Pagine 220, prezzo 39 euro.

 

 

Diego Zandel/Operazione Venere

Turisti in viaggio sulla nave da crociera Esperia si godono il sole e le bellezze di Cipro. Non sanno di essere sotto il tiro di alcuni indipendentisti ciprioti disposti a tutto per ottenere la liberazione del loro compagni. Non sanno che tra loro c’è un turista davvero speciale, i cui segreti interessano molto i servizi di spionaggio iracheni.

Diego Zandel è nato nel campo profughi di Servigliano da genitori fiumani nel 1948. È autore dei romanzi Massacro per un presidente (Mondadori, 1981), Una storia istriana (Rusconi, 1987, Finalista Premio Napoli 1987), Crociera di sangue (Mondadori,1993), Operazione Venere (Mondadori, 1996), I confini dell’odio (Aragno, 2002), L’uomo di Kos (Hobby&Work, 2004), Il fratello greco (Hacca, 2010), I testimoni muti (Mursia, 2011), Essere Bob Lang (Hacca, 2012), Il Console romeno (2013, Oltre edizioni). Con Giacomo Scotti ha scritto Invito alla lettura di Andric (Mursia, 1981). Suoi racconti compaiono in diverse antologie. È tradotto in Grecia e Croazia.

Pagine 200, prezzo 16,00 euro.

Biagio Proietti/Io che ho visto i delfini rosa

Un romanzo di gente di passaggio, gente triste come i vagoni di un treno che finiscono in un deposito. Ci sono vite spezzate di vecchi e di giovani, di persone che non riescono a far quadrare i conti con la vita, che a volte si diverte troppo e non si fa addomesticare. C’è un racconto che sta in equilibrio sulla corda sottile della finzione, un racconto che ha l’enorme merito di apparire inconsapevole di quel che succede, soccombendo alle storie e alle false verità degli interpreti del romanzo. Un racconto dove lo scrittore stesso si lascia guidare dalla storia, dove l’autore è tanto grande da lasciarsi sopravanzare dagli eventi che prendono consistenza, dai personaggi che rivendicano la loro autonomia e vivono da soli, senza farsi guidare. Con splendide descrizioni di una Roma crepuscolare, spogliata per una volta di tutte le stelle più brillarelle. Per una volta priva di mille e un étoile. E scene d’azione, di lotta e dei colpi di karate che sono da manuale descritte e che rendono questo romanzo un piccolo capolavoro.

Biagio Proietti è nato a Roma nel 1940. E’ stato attivo nel cinema e in televisione tra gli anni settanta e ottanta. Ha legato il suo nome al film horror Black Cat (Gatto nero) e ad alcune serie televisive, tra le quali spiccano due di grande successo Coralba e Dov’è Anna?. Sua anche la miniserie sull’investigatore Philo Vance interpretato da Giorgio Albertazzi. Nel 2014 è uscito il romanzo Dov’è Anna?, per 21 Editore, tratto dalla sua omonima serie, firmandolo con Diana Crispo, sua compagna nella vita oltre che sul lavoro. Ha scritto anche per il teatro e per la radio.

Pagine 400, prezzo 18,00 euro

Gianclaudio de Angelini/Gli occhi di Lavinia

Gianclaudio de Angelini ha cominciato a pubblicare su Facebook le sue poesie in italiano e in istrioto (il dialetto istroveneto parlato soprattutto a Rovigno e Dignano) e i suoi haiku. L’istrioto è un dialetto che l’esodo ha parecchio svuotato, con la sua gente che se n’è andata dai luoghi dove si parlava, e che con l’arrivo in quegli stessi luoghi di gente proveniente da varie parte della ex Jugoslavia (croati dell’interno, serbi, kosovari) nulla hanno a che fare con il passato e le tradizioni non solo linguistiche di queste zone. Il valore della poesia di Gianclaudio de Angelini in istrioto sta anche, oltre che nella sua bellezza e musicalità, nell’essere una delle ultime testimonianze della sua esistenza.

Gianclaudio de Angelini è nato nel 1950 a Rovigno d’Istria. La sua famiglia andò in esilio nell’agosto del 1951. Dal 1956 risiede nel Villaggio Giuliano, ora Quartiere Giuliano Dalmata di Roma. Tornato la prima volta a Rovigno nell’estate del 1960, ha incominciato sin d’allora a interessarsi della storia, del dialetto e delle tradizioni della sua terra d’origine. Nel 1997 ha vinto il primo premio della Sezione in Vernacolo del Premio di Poesia LAURENTUM, con El sèigo da pera, componimento nell’istrioto di Rovigno, l’antico linguaggio dell’Istria meridionale. Nel dicembre 1997 ha pubblicato il volumetto Poesia dell’esodo a due Voci insieme al dott. Marino Micich, figlio di esuli dalmati, con la prefazione del Dott. Amleto Ballarini, a cui ha fatto seguito il volumetto di poesia Zbrèinduli da biechi – Brandelli di stracci pubblicato nel 2010, con il quale nel 2018 ha vinto il primo premio della XVI edizione del “Premio Tanzella” nella Sezione Poesia. Cultore della poesia breve di stampo ermetico si è naturalmente avvicinato al mondo degli haiku. Alcune sue composizioni sono raccolte nell’antologia Autunno edita nel 2013 e Inverno edita nel 2016 pubblicate nella collana Hanami (Edizioni della Sera). Consigliere della Società di Studi Fiumani, ricopre attualmente la carica di vice Presidente dell’Associazione per la cultura fiumana, istriana e dalmata nel Lazio. Ha pubblicato saggi, articoli e partecipato a conferenze nell’ambito della storia e della cultura della sua terra d’origine. Co-fondatore della Mailing List Histria (M.L.H.) e ideatore dell’omonimo Premio letterario indetto per i ragazzi delle Comunità Italiane dell’Istria, di Fiume e Dalmazia, giunto quest’anno alla sua 18° edizione. Dal 2019 è redattore de “La Voce della Famia Ruvignisa” organo della diaspora rovignese. Ha pubblicato svariati saggi sulla storia rovignese e sulla questione giuliana nella Rivista di studi adriatici “Fiume” e negli Atti del Centro di Ricerche Storiche di Rovigno.

Pagine 120, prezzo 16,00 euro.


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