Down – Under: Canberra. Assolutamente vince il duo Cairns – Townsville
Scritto da Davide Macor il 09/11/2017
Partenza da Townsville ore 9.15, imbarco in aereo alle 11.30, arrivo a Brisbane alle 14.30 (un’ora di fuso in più rispetto al nord). A questo punto 4 ore di pausa, più una di ritardo. Arrivo a Canberra alle 20.00.
Aeroporto pulito, organizzato, perfetto oserei dire. Ci accoglie una piccola folla di tifosi italiani, io mi recupero le valigie. La città è l’opposto di tutto quello che abbiamo vissuto fino ad ora: è ordinata, pulita, organizzata, vuota e, soprattutto, fredda. Dai 40 gradi del nord, siamo passati a 5 gradi serali. Così il mio look “pantaloncini ed infradito” non è dei più affini alla città.
Una bella sorpresa, in ogni caso, arriva dopo 20 minuti di autobus: ci hanno alloggiato al Crowned Palace Hotel, uno dei più lussuosi della città. Oltre a questo aspetto, tuttavia, il soggiorno nella capitale d’Australia si rivela tutt’altro che divertente; poche cose da vedere, tanti condomini, mille uffici governativi e tre sedi universitarie che formano professionisti per le agenzie delle città. In ogni caso abbiamo visitato il War Memorial, interessante botta di cultura, la Telstra Tower e il memoriale del capitano Cook.
Per il resto tanto lavoro in hotel, interviste con tutti i network nazionali e cittadini e poco altro.
Una curiosità? Qui guidando non si prendono sotto ricci o gatti, ma canguri e wombat.