Dottorato industriale, il CNR finanzia un progetto dell’Università di Udine | EFFE RADIO

Dottorato industriale, il CNR finanzia un progetto dell’Università di Udine

Scritto da il 22/01/2021

Un nuovo e importante risultato per la ricerca dell’Università di Udine sviluppata insieme alle aziende del territorio. Al termine del processo di valutazione delle borse di dottorato industriale, il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) ha deciso di finanziare il progetto presentato dal Dipartimento di Scienze Matematiche, Informatiche e Fisiche dell’Università di Udine insieme al MCZ Group, uno dei principali attori europei nel settore del riscaldamento a biomassa, con sede a Fontanafredda, in provincia di Pordenone. Un risultato molto importante considerato che, su 131 manifestazioni di interesse da parte del mondo industriale, il Cnr ha ammesso a finanziamento soltanto 38 progetti a livello nazionale, tra cui quello del dipartimento dell’ateneo friulano.

La borsa di dottorato andrà ad aggiungersi alle altre borse offerte dal nuovo dottorato in Informatica e Intelligenza Artificiale del Dipartimento di Scienze Matematiche, Informatiche e Fisiche dell’Università di Udine. Il responsabile accademico del progetto è Agostino Dovier, professore ordinario di Informatica dell’ateneo friulano. Del gruppo di lavoro fanno parte anche il prof. Angelo Montanari, il dr. Amedeo Cesta e il dr. Andrea Orlandini, gli ultimi due ricercatori dell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR – sede di Roma.

Il titolo della proposta selezionata è “Studio e sviluppo dei sistemi di controllo per stufe mantenendo un basso impatto ecologico e aumentando il benessere degli utenti”. L’azienda partener MCZ Group, nata alla fine degli anni Sessanta, è specializzata nella progettazione e commercializzazione di prodotti a legna o a pellet per la casa. Conta cinque sedi tra Italia, Croazia e Francia, una forza lavoro di 555 dipendenti e produce ogni anno oltre 100mila prodotti tra stufe, caminetti, barbecue e cucine, distribuiti in oltre 40 Paesi al mondo.

Il progetto mira a sviluppare stufe con sistemi di controllo capaci di ottimizzare anche gli aspetti che riguardano l’impatto sull’ambiente del sistema in termini energetici e di inquinamento. Si vogliono anche studiare e sviluppare soluzioni tecnologiche che semplifichino l’interazione con l’utente e garantiscano alte performance energetiche oltre a un impatto ambientale minimo.

Il progetto fa parte dei dottorati industriali cofinanziati al 50% da imprese e al 50% dal Cnr, nell’ambito del protocollo di intesa Cnr-Confindustria siglato nel maggio 2018 e rinnovato nel maggio 2020.


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