Domani, lunedì 24 maggio, alle 17.30, all’Antico Caffè San Marco di Trieste: “Quale psichiatria? Taccuino e lezioni” di Franco Rotelli, con Peppe Dell’Acqua e Agnese Baini | EFFE RADIO

Domani, lunedì 24 maggio, alle 17.30, all’Antico Caffè San Marco di Trieste: “Quale psichiatria? Taccuino e lezioni” di Franco Rotelli, con Peppe Dell’Acqua e Agnese Baini

Scritto da il 23/05/2021

Collana 180 – Archivio Critico della Salute Mentale, Edizioni Alphapeta Verlag – Merano. Quale psichiatria? Taccuino e lezioni di Franco Rotelli, con la postfazione di Benedetto Saraceno, a cura di Agnese Baini.

Il libro viene presentato domani, lunedì 24 maggio, alle 17.30 all’Antico Caffè San Marco. Libreria e Ristorante a Trieste. Dialogheranno con l’autore la curatrice del volume, Agnese Baini e il direttore della Collana 180, Peppe Dell’Acqua.

Sarà disponibile il volume, che si trova già nelle librerie, sullo store on-line del sito della casa editrice www.edizionialphabeta.it/180 e sui principali bookstore (Feltrinelli, Amazon, IBS, Mondadori).


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«Una scrittura, quella di Rotelli, che non risente delle gergalità, ahimè datatissime, di molti scritti della psichiatria militante progressista degli anni Settanta e Ottanta. Una scrittura, quella di Rotelli, senza concessioni alle mode stilistiche, come è il caso di tutti i veri “classici”. […] Rotelli riflette sulla eclissi della soggettività come effetto principale della psichiatria e delle sue istituzioni, concrete e simboliche.» 

Così Benedetto Saraceno spiega nella sua postfazione a Quale psichiatria?Taccuino e lezioni di Franco Rotelli, a cura di Agnese Baini (pp. 206, ISBN 978-88-7223-371-6, euro 14,00) appena pubblicato per la Collana 180 – Archivio Critico della Salute Mentale – Edizioni alphabeta Verlag (Merano).

Il volume verrà presentato domani, lunedì 24 maggio, alle 17.30, all’Antico Caffè San Marco. Libreria e Ristorante a Trieste (via Battisti 18/a). Dialogheranno con Franco Rotelli la curatrice del libro, Agnese Baini e il direttore della Collana 180 (Edizioni Alphabeta Verlag), Peppe Dell’Acqua.

I posti sono limitati e la prenotazione è consigliata: per prenotare, telefonare allo 040 203 5357 oppure scrivere un messaggio alla pagina Facebook del Caffè San Marco www.facebook.com/anticocaffesanmarco

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Il lungo e straordinario percorso umano e professionale di Franco Rotelli è raccolto in una serie di 22 saggi, scritti tra il 1967 e il 2018. La raccolta pone al centro della riflessione il concetto di libertà come “pensare altro”. La fine dell’istituzione manicomiale, di cui Rotelli è stato massimo fautore e interprete insieme a Franco Basaglia, diventa un passaggio imprescindibile nel superamento di un approccio semplicistico al disagio mentale basato sulla violenza e sull’esclusione sociale. Il principio ispiratore della radicale ristrutturazione dei servizi di salute mentale, secondo il modello realizzato a Trieste, consiste soprattutto in un’assunzione di responsabilità non solo nella pratica clinica, ma nei confronti dell’intera comunità. Un principio, dunque, essenzialmente “politico”

Così ben anticipa Agnese Baini (curatrice del volume) nella sua prefazione: «Se “l’impossibile diventa possibile”, secondo uno degli assunti più celebri di Franco Basaglia: è questa l’espressione migliore per presentare i saggi che compongono il volume. […] La chiusura degli ospedali psichiatrici e la riorganizzazione dei servizi sono potute avvenire perché c’è stato un cambio di paradigma: dalla psichiatria come disciplina di violenza alla salute mentale come pratica di libertà. E la libertà è appunto il cuore di questo volume. Franco Rotelli scrive, tra l’altro, che occorrono laboratori e non ambulatori. Fa sorridere, ma è tremendamente vero.»

Secondo la premessa basagliana, infatti, “mettere tra parentesi” la malattia significa fare dei luoghi deputati alla cura veri e propri laboratori di senso, che tra regole e utopia prediligano sempre la dimensione affettiva e relazionale. Quello che Rotelli delinea è un instancabile cammino di inclusione e di emancipazione che riguarda la collettività intera, per “cominciare a occuparci seriamente di tutti i muri più prossimi a noi”. 

Il volume Quale psichiatria? Taccuino e lezioni di Franco Rotelli, con postfazione di Benedetto Saraceno e a cura di Agnele Baini, è il ventiseiesimo titolo della Collana 180. Archivio Critico della Salute Mentale che a undici anni dalla sua nascita, in seno alla casa editrice meranese Edizioni alphabeta Verlag – diretta da Aldo Mazza – continua a investire con coraggio per fare luce su argomenti “di confine”: tra essi il complesso contesto della salute mentale, territorio delicato e teatro di inaspettati cambiamenti e tuttavia sempre a rischio di rischiose involuzioni. Quale psichiatria? è inserito nella categoria Attualità di Collana 180 (le altre sono NarrazioniRiproposte e Traduzioni), che – afferma l’editore – «intende rispondere al bisogno di conoscenza intorno a quanto è veramente possibile fare oggi» nell’ambito della salute mentale. 

Il libro è disponibile nelle librerie e on-line sul sito della casa editrice www.edizionialphabeta.it/180 e sui principali bookstore (Feltrinelli, Amazon, IBS, Mondadori).

L’AUTORE

Franco Rotelli (1942) è stato uno dei protagonisti della riforma psichiatrica in Italia e uno dei principali collaboratori di Franco Basaglia. Dal 1979 al 1995 ha ricoperto la carica di direttore dell’Ospedale psichiatrico di San Giovanni e poi, con il suo superamento, del sistema dei servizi psichiatrici della provincia di Trieste. Ha svolto poi l’incarico di direttore generale dell’Azienda sanitaria di Aversa (Caserta 2), e poi dell’Azienda Sanitaria di Trieste ed è stato presidente della Commissione Sanità e Politiche sociali della Regione Friuli-Venezia Giulia. Per la Collana 180 ha curato il volume L’istituzione inventata. Almanacco Trieste 1971-2010 (2016).

LA CASA EDITRICE

Edizioni Alphabeta Verlagè un editore che da più di trent’anni opera “tra i confini” in Alto Adige/Südtirol. La casa editrice nasce all’interno di una cooperativa che si occupa di formazione linguistica e promozione dell’interculturalità. L’attività editoriale si sviluppa con pubblicazioni in lingua italiana e tedesca e spazia tra saggistica, narrativa e materiali didattici per l’apprendimento delle lingue.

Collana 180, nata come una scommessa nel 2010, intende esplorare il confine sottile tra salute e malattia. Si tratta di un progetto culturale e sociale che aggiunge valore a tutto il lavoro della casa editrice. Un esempio di come, attraverso i libri, si possa sostenere e far vivere un pensiero e promuovere uno spirito critico.

Collana 180 – Archivio critico della salute mentale delle Edizioni Alphabeta Verlagdi Merano, è diretta da Peppe Dell’Acqua con la collaborazione di Pier Aldo Rovatti.

È nata nel 2010 e a oggi ha pubblicato 26 titoli che, in ordini di discorso diversi ma convergenti, cercano di approfondire la conoscenza di quanto è accaduto nel nostro Paese nel campo della salute mentale a partire dall’“assemblea” goriziana, al lavoro triestino, alla legge 180, alla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari. Contribuisce a mantenere vivo l’impegno per la restituzione del diritto alle persone che vivono l’esperienza del disturbo mentale. Si muove intorno alla rivoluzione scientifica aperta da Franco Basaglia e al capovolgimento del paradigma medico tutto interno alle fortune del positivismo scientifico dello scorso secolo: ovvero la critica alle certezze del paradigma fondativo della psichiatria, la restituzione di visibilità, diritto e soggettività alle persone; infine il malato e non la malattia, le singole persone con le loro storie.

Collana 180 è nata anche con il compito di tenere viva la memoria e da qui di leggere il presente e di individuare orizzonti possibili e oggi quanto mai necessari. È stato proprio questo, quasi dieci anni fa, a convincere Aldo Mazza, editore delleEdizioni alphabeta Verlag – Merano, Pier Aldo Rovatti e Peppe Dell’Acqua a scommettere sull’importanza, o meglio sulla necessità, di affrontare questo tema e soprattutto sulla trasmissione di un sapere pratico che rischia sempre di finire nei luoghi comuni e nella smemoratezza, uno dei mali più atroci dei nostri tempi


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