DOC DELLE VENEZIE, “fase 2”: mercato stabile e misure di gestione per la vendemmia
Scritto da Davide Macor il 12/06/2020
Il Pinot grigio DOC delle Venezie esce indenne dal lock-down con numeri di imbottigliamento a fine maggio stabili sul 2019 (+0,39%), ma guarda con attenzione alla prossima vendemmia. Sebbene, infatti, la stagione di raccolta si preannunci minore rispetto allo scorso anno (si parla di circa -15%), la forte incertezza che continua a dominare i mercati del vino interno e internazionale in questa fase di graduale ripresa delle attività ha spinto il consorzio DOC delle Venezie a promuovere la costituzione di un tavolo di lavoro con i rappresentanti delle doc trivenete per condividere misure di gestione coordinata del potenziale produttivo che mantengano in equilibrio l’offerta e garantiscano la tenuta del valore del Pinot grigio del Nordest, primo vino bianco fermo dell’export italiano e grande ricchezza del nostro sistema vitivinicolo. “L’ultimo Consiglio di Amministrazione del Consorzio ha ribadito la necessità di tenere aperto un tavolo permanente di confronto del Pinot grigio del Triveneto che rappresenta più dell’80% del totale Italiano – ha dichiarato il Presidente del Consorzio delle Venezie Albino Armani – Così da favorire una gestione programmatica e condivisa nell’areale vitato del Nordest con modalità che ci auguriamo, in un prossimo futuro, di poter estendere anche ai produttori delle altre regioni italiane. Abbiamo lavorato con i rappresentanti delle doc trivenete arrivando a una visione collegiale e quindi alla proposta di misure concrete di gestione a livello territoriale sulle singole denominazioni in vista della vendemmia 2020 – la riduzione della resa certificabile a 150 q.li per ettaro e l’attivazione dello stoccaggio amministrativo – volte al mantenimento del valore del pinot grigio”. Questa alleanza rappresenta un passo importante per la tutela del valore della filiera del Pinot grigio: un atteggiamento di collegialità territoriale che, si spera, possa diventare presto un esempio per l’applicazione di sistemi alternativi di tracciabilità sull’intero sistema Pinot grigio Italia, che oggi raggiunge il 43% della varietà nel mondo. In un momento delicato di ripresa per l’Italia del vino, in cui si parla di distillazione e vendemmia verde, la DOC delle Venezie avanza con ottimismo attraverso una Fase 2 che, rispetto ai primi cinque mesi dell’anno, beneficia di un trend di mercato costante rispetto al 2019, grazie soprattutto alla distribuzione nel canale della GDO internazionale. Segnali di stabilità rispetto all’anno scorso confermati dall’andamento degli imbottigliamenti della DOC a fine maggio, che sono in crescita – 611.167 hl pari a un +0,39% – e che lasciano presupporre un’equivalente capacità di assorbimento nella prossima campagna di commercializzazione. “Una stabilità frutto di un trend consolidato nei mesi scorsi che al momento non ha risentito della crisi economica. Il nostro CdA tiene costantemente monitorato il mercato, siamo pronti ad intervenire per garantire l’equilibrio tra la domanda e l’offerta internazionale a tutela della filiera a contrastare eventuali tendenze speculative”, commenta il Presidente del Consorzio delle Venezie “Proprio in quest’ottica guardiamo alla prossima vendemmia con estrema attenzione e senso di responsabilità, al fine di mantenere gli equilibri di mercato”. La richiesta formale per l’attivazione delle misure di gestione dei volumi di prodotto ottenuti con la vendemmia 2020 approvata dalle doc trivenete del Pinot grigio e inviata alle Amministrazioni, raccoglie i seguenti punti:
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